Articoli processo Ordinario Informativo  

Capo XIX - Della fama di santità e dei miracoli dopo la morte del Servo di Dio

99. - La fama di santità che godeva il Servo di Dio mentre era in vita, non cessò dopo la morte, anzi andò sempre aumentando.

Nella adunanza commemorativa tenuta, un anno dopo la sua morte, nella Cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore presso la Parrocchia di San Tommaso, si è visto, malgrado il ritardo e gli sbagli nel mandare gli avvisi, un affluire di tanta gente da far meravigliare gli stessi organizzatori dell'adunanza.

Il P. Ernesto Ferrarotti O. F. M. scrisse: « La Cappella era stipata, benchè non si fosse fatta tanta reclame.

Durante quell'adunanza sentii parlare di visioni di Fra Leopoldo, di colloqui col Crocifisso, di grande famigliarità con la Santissima Vergine, di grazie straordinarie ».

- Come proveranno ecc.

100. - La fama di santità del Servo di Dio ebbe un crescendo continuo, secondo le seguenti dichiarazioni del Fratello Teodoreto delle Scuole Cristiane: « La fama di santità di Fra Leopoldo andò aumentando con lo sviluppo delle opere che furono o iniziate da lui o promosse con i suoi consigli, ossia: la « Divozione a Gesù Crocifisso »; « l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata »; la Scuola « Casa di Carità Arti Mestieri ».

È vero che tali opere furono assunte o iniziate dai Fratelli delle Scuole Cristiane in seguito a quanto scrisse F. Leopoldo come dettato da Gesù Crocifisso: 18 gennaio 1914

È mio desiderio: ciò che Io ho operato per mezzo tuo, passi dai Fratelli delle Scuole Cristiane; 6 marzo 1915: La pianta della pia « Unione dei giovani e l'Adorazione del SS.mo Crocifisso voglio che rimanga dai Fratelli delle Scuole Cristiane ».

« 25 Gennaio 1916, parlando della « Divozione a Gesù Crocifisso »: Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che ne conservino il privilegio ( la proprietà riservata ).

Ma lo sviluppo di dette opere obbligò i Fratelli delle Scuole Cristiane ad assumere gravi impegni sociali e finanziari ( La « Divozione a Gesù Crocifisso » deve essere propagata gratuitamente ) ».

- Come proveranno ecc.

101. - « L'Istituto Arti Mestieri che costò più di due milioni e mezzo dimostra la fama di santità di Fra Leopoldo non solo mentre era vivo, ma specialmente dopo la sua morte.

Difatti la « Divozione a Gesù Crocifisso » va estendendosi sempre più, specialmente dopo che venne inclusa nel libro « Preces et Pia Opera » pubblicato dalla Sacra Penitenzieria Apostolica.

L'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata è costituita di più di cinquantamila tra Iscritti e Zelatori; dal Gruppo dei Catechisti associati che raccolgono ogni Domenica 300 poveri, li istruiscono nel Catechismo, li fanno pregare durante la S. Messa e poi distribuiscono a ciascuno pane e minestra e radono loro la barba; dal gruppo dei Catechisti Congregati, religiosi con voti in mezzo al mondo, che dirigono la Casa di Carità Arti Mestieri ove istruiscono più di 700 alunni nella Religione e nell'Avviamento Professionale.

L'Istituto Arti Mestieri iniziati dai Fratelli nel 1920 in seguito ai consigli di Fra Leopoldo, ricevette nel primo anniversario della sua morte, il primo tornio e nel secondo anniversario, l'oblazione di diecimila lire.

Attualmente detto Istituto conta 750 allievi in uno dei migliori locali scolastici di Torino ».

- Come proveranno ecc.

102. - Torino, 12 agosto 1923.

« Molto Reverendo Signore, Il giorno 1° di questo mese persona a me carissima, fu colpita da fiera polmonite con pleurite e febbri altissime.

Il terzo giorno il cuore si indeboliva in modo che il dottore si impensierì e temette che non potesse vivere fino alla fine della settimana.

In quel frangente mi rivolsi al venerato Fra Leopoldo e lo scongiurai a voler salvare la vita a quella madre di famiglia se così era la volontà di Dio.

Tutte le sere recitai a tale scopo la « Divozione a Gesù Crocifisso » proponendomi di scrivere a Lei se ottenevo la grazia.

Al quinto giorno si ebbe miglioramento che si accentuò nella settimana ed ora la convalescenza rallegra e consola la famiglia.

L'ammalata tenne vicino a sè il ritratto di Fra Leopoldo ed un pezzetto di stoffa da lui adoperata.

Con reverente ossequio Dev.ma Teresa Pulciano Peyron ».

- Come proveranno ecc.

103. - « Per la perdita repentina del babbo e della mamma a un mese di distanza, mio marito Cav. Uff. Corino, sofferse tanto che si ammalò gravemente il giorno dell'Immacolata.

Vedendolo peggiorare sempre più il dottore non lasciava avvicinare nessuno all'infermo e ci tolse ogni speranza di guarigione.

Rivoltami come già altre volte alla protezione di Fra Leopoldo, incominciai una Novena unitamente ai membri dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso.

Da quel giorno il caro malato cominciò a migliorare e finita la novena fu fuori pericolo.

Ora da parecchi mesi riprese il suo lavoro e non sente più il minimo dolore.

- Torino, 20 aprile 1925. « Carino Maria ».

- Come proveranno ecc.

104. - « A titolo di riconoscenza a Gesù Crocifisso rendo pubblica la grazia ricevuta per intercessione del Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso nella miracolosa guarigione del mio babbo.

Il Dr. Fenoglietti che da circa due anni lo curava, l'aveva avvertito che se ritardava ancora qualche giorno l'operazione della stenosi pilorica - ( ulcera callosa ) questa si sarebbe trasformata in cancro.

Mio babbo allora si decise, andò all'Ospedale S. Giovanni per farsi operare, ma i diversi professori dissero che un uomo ridotto a quello stato non avrebbe durato più a lungo.

Io ero veramente in apprensione per il suo stato e dopo aver pregato il Signore e la sua SS, Madre, sperando nell'intercessione di Fra Leopoldo mi recai al Convento di San Tommaso per avere un ricordo di Fra Leopoldo.

Fra Guido mi diede un pezzetto del mantello di Fra Leopoldo e nel consegnarmelo lo baciò dicendo: « E pensare che siamo stati insieme per venti anni! ».

Mi recai subito all'Ospedale e appuntai alla camicia di mio babbo il pezzetto di mantello e diedi al malato un foglietto della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Qualche giorno dopo ricevette da buon cristiano i Sacramenti della Confessione e Comunione venne operato dell'ulcera callosa pilorica; l'operazione andò bene ma i professori temevano per la« estrema sua debolezza ( pesava appena 39 chilogrammi ).

Dopo oltre 20 giorni di cure nell'Ospedale e qualche mese di convalescenza in casa guarì completamente.

Ora ad un anno e mezzo di distanza gode buonissima salute, pesa Kg. 64 e non sente alcuna indisposizione.

Tutto ciò è narrato a titolo di verità e perchè si affretti, il giorno della glorificazione di Fra Leopoldo Maria Musso.

Italo Giuseppe Paggi ».

- Come proveranno ecc.

Hos pro nunc, salvo semper iure alios quoque Articulos, si opus fuerit, addendi, non se tamen adstringens ad onus superfluae probationis, de quo solemniter protestatur non solum isto, sed omni alio meliori modo.

Taurini, ad S. Antonium Patavinum, die 28 octobris 1940.

Fr. Fortunatis Scipioni Postulator Gen.lis O. F. M.

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