Osservazioni diagnostiche su Fra Leopoldo Maria Musso |
I disturbi che possono generare allucinazioni uditive sono:
• Disturbo Psicotico: non diagnosticato o diagnosticabile poiché vi era la consapevolezza da parte del soggetto di avere colloqui direttamente con le due persone soprannaturali.
• Disturbo Psicotico Breve: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di criterio relativo al tempo di durata nel quale si sono protratti i colloqui.
• Disturbo Psicotico Condiviso: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di influenze da parte di soggetti esterni nella creazione e condivisione di visioni o sogni.
• Disturbo Psicotico Dovuto a una Condizione Medica Generale: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancata diagnosi di una condizione fisiologica debilitata.
• Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di criterio relativo al tempo nel quali i colloqui sono presenti nella vita del soggetto, ogni abuso di droghe prolungato sarebbe stato sicuramente rilevato e avrebbe portato il soggetto stesso alla morte.
• Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di sintomi che possono derivare esclusivamente da una malattia
• Schizofrenia: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di più sintomi collegati a tale patologia, non sono stati mai riportati esempi della vita del soggetto di eloquio disorganizzato, abulia o alogia o deficit cognitivi ed emotivi.
• Schizofrenia Tipo Paranoide: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di sintomi che comprendono ansia, rabbia, distacco ed atteggiamento polemico, con relativi atteggiamenti e pensieri suicidari.
• Schizofrenia Tipo Disorganizzato: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di manifestazioni esterne dell'incapacità di esecuzione di attività pratiche inerenti alla vita quotidiana del soggetto e di incapacità del soggetto di raggiungere obiettivi lavorativi.
• Schizofrenia Tipo Catatonico: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza evidente di disturbi psicomotori come arresto o eccessiva attività motoria, assunzione volontaria di posture o mimiche facciali bizzarre, presenza di idee e pensieri eccessivamente negativi.
• Disturbo Schizofreniforme: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza del criterio relativo alla durata della manifestazione del disturbo, i tempi prolungati dei colloqui non rientrano nella "categoria tempo" della patologia considerata.
• Disturbo Schizoaffettivo: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di dimostrazioni esterne di umore depresso o alterazioni evidenti dell'umore, cioè il passaggio improvviso da uno stato di serenità ad uno stato di disperazione o angoscia, criterio essenziale per identificare tale disfunzione nel soggetto
• Disturbo Depressivo Maggiore: non diagnosticato o diagnosticabile per la mancanza di espressione di umore perennemente depresso, alterazioni che riguardano varie sfere della realtà umana fra cui energia ridotta nelle attività, perdita o aumento eccessivo di peso o insonnia, pianificazioni o tentativi di suicidio.
In conclusione di questo lavoro possiamo vedere come Fra Leopoldo non soddisfi nessuna delle condizioni richieste per diagnosticare un disturbo psichico che contempli allucinazioni uditive.
Come psicologo posso solo concludere che a Fra Leopoldo non può essere diagnosticato nessun disturbo mentale tale da generare allucinazioni di voci interiori.
Il grado di certezza nel raggiungere questa conclusione è alto.
Certo parte dall'accettazione della possibilità teorica che un uomo mortale possa avere contatti con il Signore e con i Santi.
Se si nega questa possibilità si può sempre diagnosticare una malattia magari non ancora scoperta e standardizzata.
La certezza è collegata alla conoscenza complessiva raggiunta della vita di Fra Leopoldo: una persona con una vita affettiva intensa e con una parallela vita lavorativa continua.
Due fattori che sono garanzia di sanità mentale e che, nella tradizione ecclesiale, risalgono all'"ora et labora" dei Benedettini.
"Aveva una vita regolare, senza alti e bassi, ma sempre uguale, in prosperis, dandone lode a Dio, e in adversis, implorandone l'aiuto" ( Fr. Teodoreto, pg 208 ).
Anche il giudizio dei contemporanei è significativo: "Ricorrevano a Fra Leopoldo per consigli anche persone appartenenti alle classi più elevate della società: professori, magistrati, nobili, ufficiali ed ecclesiastici, non esclusi anche prelati di gran valore e perizia" ( Fr. Teodoreto, pg 203 ).
Per tutto l'insieme del lavoro svolto ho quindi raggiunto la certezza morale che i dialoghi di Fra Leopoldo fossero effettivamente con il Crocifisso e con Maria SS.
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