Segretario del Crocifisso |
Torino, 29 marzo 1951
Da più di tre mesi mio figlio autista era disoccupato, di più venne a mancare al nostro affetto mio marito,
sant'uomo, e così nemmeno il suo introito non entrò più a casa nostra,
si temeva così di mangiarci sino all'ultimo quel poco denaro che ancora era in casa.
Pregavo, invocando il Signore che mi aiutasse, e con me pregavano pure mio figlio e mia nuora.
Mi venne in mente di rivolgermi a Fra Leopoldo,
del quale mio caro marito mi aveva portato un'immagine a casa.
Pregai il Signore con la preghiera del Santo Crocifisso che è inscritta dietro l'immagine
e dicevo a Fra Maria Leopoldo che se voleva che lo facessero Santo,
doveva farmi questa grazia, che l'avrei fatta pubblicare ed avrei fatta pure un'offerta.
Con mia gran sorpresa però, dopo aver fatto tre novene non ottenni nulla.
Allora capii che Iddio voleva provare la mia fede, e dissi a Fra Maria Leopoldo
che gli davo tempo ancora tre giorni e che poi mi sarei rivolta ad altri Santi, e pregai di nuovo con fede.
Il primo giorno ebbi buone speranze e al secondo giorno la grazia completa,
una grazia così non l'aspettavo di sicuro.
Mio figlio si è sistemato in un modo meraviglioso, è rispettato e ben retribuito.
Ora lo raccomando sempre tanto al bravo Fra Maria Leopoldo,
acciò me lo preservi da tutti quei pericoli che incontrano sempre gli autisti sia per l'anima che per il corpo,
ed ho una gran fiducia in Lui, e seguiteremo sempre a pregare il Signore
che ci faccia presto la grazia di vederlo presto onorato sugli altari.
Camilla Biora
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