Segretario del Crocifisso

Apostolo della Madonna

Notevolissima è la parte che nel Diario occupa la SS. Vergine,

la cui divozione è stata e sarà sempre la prerogativa delle anime che desiderano la loro salvezza eterna

quella del prossimo.

Questa divozione pertanto fu anche la fiamma d'amore che arse in cuore a Luigi Musso

che nelle pagine descrive i pii suoi accorgimenti per accendere in altri lo stesso fuoco

e accenna a grazie segnalate della SS. Vergine.

« L'anno seguente, secondo il solito, si fece ritorno alla villeggiatura;

appena arrivato mi porto dall'amico Pietro, ansioso di vederlo, e ringrazio il Signore di trovarlo pieno di salute.

Dopo esserci dette tante cose, ci nasce il pio desiderio di acquistare per la chiesetta di S. Rocco

un bel simulacro della SS. Vergine sotto il titolo di Madonna di Lourdes.

Si fece arrivare la statua da Torino e in quell'anno 1895, col permesso del Sindaco locale,

nel mese di luglio, si fece nella detta chiesetta un'apposita nicchia e per il 5 agosto,

dedicato alla Madonna della Neve, il Rev. Signor Arciprete invitò i suoi buoni parrocchiani

a recarsi tutti a S. Rocco per festeggiare Maria SS. Madre delle celesti grazie,

affinché proteggesse, benedicesse le nostre famiglie e la nostra campagna.

Tutta la popolazione rispose all'invito di quel pio Sacerdote:

si benedisse il simulacro della SS. Vergine secondo il rito e si cantò Messa solenne:

come sono belle le feste religiose! L'anima esulta di santa gioia, di soavità,

di allegrezza nel vedere glorificato Iddio e la gran Madre del Signore venerata da molte centinaia

dei suoi servi fedeli; certamente quanti amavano la nostra cara Mamma celeste piangevano di consolazione

nel vedere tanti devoti piegarsi ad onorarla e benedirla.

Ma la Vergine gloriosissima non tardò a premiare la fede dei suoi figli che la invocavano.

In quell'anno, giugno e luglio non avevano visto goccia d'acqua: un sole cocente, un caldo soffocante;

quei cari popolani avrebbero ritenuto come grazia straordinaria se la Madonna avesse loro mandato un po' di pioggia:

l'avrebbero ricevuta come gli Ebrei la manna del deserto.

"Ma per ora è impossibile - andavano dicendo - si muore dal caldo!

Ah! se questa Madonna facesse un miracolo e ci mandasse un po' di pioggia!".

Si diceva loro: "Abbiate fiducia nella Gran Madre del Salvatore,

Ella è Madre pietosa e non tarda a venire in aiuto a chi confida in Lei e La invoca".

Ed ecco che il medesimo giorno della festa, alle ore cinque del pomeriggio,

si vide in lontananza come una nuvoletta, e a poco a poco s'alzò un gran temporale,

che pareva un finimondo, ma senza danno, perché cadde beneficamente tant'acqua da riempire fossati e ogni cosa.

È un fatto molto notevole che la pioggia cadde solo sul territorio di Viale.

Quei buoni parrocchiani nel vedersi così favoriti, accrebbero la divozione a Maria SS.

che nelle calamità sempre invocano come loro Patrona.

Ah sì! ricorriamo sempre a Maria, serbiamo alla gran Madre di Dio la più profonda riconoscenza

del prezioso e soave conforto dalle grazie ricevute. ( D 7 )

Questo fatto l'udii confermare come autentico, nel settembre del 1917,

dallo stesso Arciprete Don Antonino Gambino il quale aggiunse che,

avendo invitato a Viale d'Asti diversi Parroci dei Comuni vicini,

per una festa occorsa alcuni giorni dopo quella pioggia benefica,

furono tutti colti da meraviglia nel vedere la campagna fresca e rigogliosa,

mentre nei loro paesi per la siccità tutto era arido e cadente.

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