Segretario del Crocifisso

Divini conforti

« Stanco e abbattuto dalle intere notti passate al capezzale della mia defunta genitrice,

presi riposo per qualche giorno; ed ebbi una visione in sogno.

Vidi Maria SS. che mise le mani sopra una tenda che dalla terra arrivava al cielo;

la separò e allora vidi la Santissima Trinità ... Oh meraviglia!

E mi disse di non disgustare mai quelle tre gemme preziosissime, cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo.

Dolcissima e mesta contemplazione: dolcissima, perché vidi una immensità di anime

andar al possesso dell'eterna gloria (un numero grandissimo era di poveri).

Vidi delle anime sopravanzare assai le altre di grado; io domandai chi fossero;

mi fu risposto che erano le anime di quelli che avevano portato in cielo immacolata la stola battesimale;

mesta contemplazione quando vidi andare anime al Purgatorio, e alcune di queste afflittissime, ansanti, mio Dio!

Che momento di pena per queste poverette!

Momento poi raccapricciante per quelle anime infelici che in vita non solo si dettero al mondo pieno di ogni miseria,

ma fecero tutto il possibile per opporsi a quanto c'è di più santo,

cioè tentarono di cancellare dalle menti degli uomini Iddio Santissimo,

nessun mostro riuscirà perché Dio è verità infallibile.

Ebbene, vidi pure queste infelici anime pretendere con audacia d'entrare in Paradiso;

ma all'ingresso stavano due Angioli alti e fieri, che tenevano in mano un'arma,

con la quale le ricacciavano nel precipizio infernale.

La bontà somma di Dio bussava dolcemente al mio cuore, e io stavo intento alla chiamata del Signore.

Rimasi nel mondo pochi mesi: andavo meditando ogni giorno le promesse fatte alla gran Madre del Salvatore,

cioè di consacrare a Lei anima e corpo per tutto il rimanente della mia esistenza percorrendo,

con la grazia di Dio, una vita veramente cristiana. » ( D 12 )

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