Processo di canonizzazione

Ottava testimonia

[3055] 1. Sora Lucia da Roma, monaca del monasterio de Santo Damiano, giurando disse: che tanta fu la santità e la bontà de madonna Chiara, già abbadessa del monasterio de Santo Damiano, che per nessuno modo lo poteria dire appieno.

Adomandata in che cosa fu questa santità e bontà, respose che fu nella molta sua umilità, nella benignità, onestà e pazienzia.

[3056] 2. Adomandata quanto tempo essa fusse stata nel monasterio, respose che, quanto alle bone operazioni, secondo a lei pareva, ce era stata poco; ma secondo el tempo ce era stata tanto che non se recordava.

Imperò che essa madonna Chiara la recevette nel monasterio per amore de Dio che era molto piccola.

E disse che sempre vide essa madonna Chiara conversare in grande santitade.

[3057] 3. Adomandata in che santitade, respose: in molta macerazione de la carne sua e molta asperità de la vita.

Et in quanto lei poteva, se studiava de piacere a Dio et ammaestrare le Sore sue nello amore de Dio, et aveva molta compassione per le Sore nell'anima e nel corpo.

Et aggiunse essa testimonia che, se lei non avesse la scienza de li santi, non poteria esprimere quella bontà e santità che lei vide in essa madonna Chiara.

[3058] 4. E disse che udì che lo Signore liberò più Sore per li suoi meriti.

Ma essa non ce fu presente, perché fu inferma.

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