Assoluzione

Dizionario

1) dir. Proscioglimento di un imputato

2) relig. Remissione dei peccati concessa dal sacerdote al penitente nel sacramento della confessione


È idea derivata da ab-sòlvere, il cui concetto fondamentale è "distaccare".

È pertanto il proscioglimento da un sospetto, da un'imputazione in tribunale, da un obbligo, adempiendo ciò a cui si è tenuti ( "assolvere un compito" ); di qui il senso è passato alla soppressione di ogni condizionamento, e quindi al pensiero di compiutezza, di perfezione e perciò di "assoluto", nel valore di "completo", "incondizionato", "illimitato".

Nel diritto penale: proscioglimento dall'accusa;

nel sacramento della penitenza: remissione dei peccati.

Assoluzione sacramentale

Dichiarazione ai peccatori pentiti del perdono dei peccati personali per mezzo di Cristo.

L'assoluzione può avere la forma indicativa ( per es.: " Io ti assolvo " ), o deprecativa ( per es.: " Dio onnipotente abbia misericordia di noi e perdoni i nostri peccati " ).

Le formule di assoluzione degli Orientali sono generalmente deprecative ( per es.: " Dio ti perdoni " ).

Nel Rito Latino, la formula dell'assoluzione suona così: " Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sè il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace.

L'assoluzione costituisce una parte essenziale del sacramento della Riconciliazione e richiama

il ministero di perdono di Cristo ( Mt 18,21-35; Mc 2,1-12.15-17; Lc 5,17-26; Lc 7,36-50; Lc 15,1-32; Lc 19,1-10; Gv 8,3-11 )

e il potere che ha lasciato alla Chiesa di " legare " e di " sciogliere " ( Mt 16,19; Mt 18,18; Gv 20,22-23 ).

E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ".

Il Concilio di Trento ( 1545-1563 ) definì che l'assoluzione non è una semplice dichiarazione, ma è anche un atto giudiziale.

L'assoluzione è data dal vescovo che è a capo di una diocesi e dai presbiteri ai quali egli abbia dato l'autorità di ascoltare le confessioni.

Secondo il Codice di Diritto Canonico del 1983, " Coloro che godono della facoltà di ricevere abitualmente le confessioni sia in forza dell'ufficio, sia in forza della concessione dell'Ordinario del luogo di incardinazione o del luogo nel quale hanno il domicilio, possono esercitare la stessa facoltà ovunque, a meno che l'Ordinario del luogo, in un caso particolare, non ne abbia fatto divieto … " ( Can. 969, & 2; cf 959-960, 966 ).

Si può impartire l'assoluzione in modo generale qualora " vi sia imminente pericolo di morte ed al sacerdote o ai sacerdoti non basti il tempo per ascoltare le confessioni dei singoli penitenti " ( CIC 961 & 1,1° ).

Però, a coloro che ricevono l'assoluzione in questo modo va detto che dovranno confessarsi individualmente appena sarà loro possibile.

L'assoluzione all'inizio della Messa o durante la liturgia delle Ore è un sacramentale, non un sacramento.

Cf Confessione; Diocesi; Epìclesi; Giurisdizione; Ordinario; Perdono dei peccati; Sacramento della penitenza; Sacramento; Sacramentale.

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Su questo sfondo si staglia netta la portata dell' "assoluzione" nella Confessione: slega dalla prigionia del peccato, attua il dovere di purezza spirituale che è collegato con la creazione dell'uomo operata da Dio, porta al compimento della nostra personalità, ed innalza negli spazi dell'infinito a cui ci sentiamo chiamati.

Si profila un cammino ascensionale: dalla colpa alla sublimità: la Confessione non umilia, esalta.

Dal latino « absolvere », ossia « sciogliere, slegare ».

Nel linguaggio del Sacramento della Penitenza, l'assoluzione è quella dichiarazione pubblica ed ufficiale, da parte del ministro della Chiesa, che il perdono di Dio è applicato realmente ed efficacemente ai peccati commessi e confessati dal penitente ( peccato; confessione ).

Nello svolgimento del Rito della Penitenza, l'assoluzione è strettamente legata al riconoscimento pentito delle proprie colpe, e alla soddisfazione ( assolvimento ) della penitenza imposta.


Magistero

S. Congr. Dottrina della fede 16-6-1972
Norme pastorali circa l'assoluzione sacramentale generale
Catechesi Paolo VI 19-7-1972
E la Confessione esige un ministro, il sacerdote autorizzato ad ascoltarla, e a dare quindi l'assoluzione
Esortazione Apostolica Giovanni Paolo II 2-12-1984
L'altro momento essenziale del Sacramento della Penitenza compete questa volta al confessore giudice e medico, immagine di Dio Padre che accoglie e perdona colui che ritorna: è l'assoluzione.

Catechismo della Chiesa Cattolica

« Credo la vita eterna » 1020
In sintesi 1415
Come viene chiamato questo sacramento? 1424
Dio solo perdona il peccato 1442
Il sacramento del perdono 1449
La contrizione 1453
La confessione dei peccati 1457
La soddisfazione 1459
Il ministro di questo sacramento 1463
La celebrazione del sacramento della Penitenza 1480ss
Comp. 302; 308; 311; 349
v. Penitenza; Riconciliazione

Codice Diritto Canonico

i cappellani di ospedali, carceri e del mare 566 § 2
qualunque sacerdote in pericolo di morte 976
dalle censure: v. Censure; Remissione
Penitenziere in foro sacramentale 508
del complice, è invalidata eccetto in pericolo di morte 977
pena 1378 § 1
sacramentale: modo ordinario della riconciliazione 960
generale, quando può essere impartita 961
validità e requisiti nel penitente 962-963
quanto al luogo ed alla sede confessionale 963-964
v. Penitenza

Summa Teologica

… dai peccati (colpa e pena) Spl q. 18
…dalla scomunica Spl q. 24
v. Chiavi; Penitenza, Scomunica