Matteo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Chi è il più grande |
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1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: « Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli? ». |
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2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: | |||||
3 « In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. |
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4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. |
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5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. |
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6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. |
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7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! |
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8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. |
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9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. | |||||
10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. | |||||
11 È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto. | |||||
La pecora smarrita |
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12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? |
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13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. | |||||
14 Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli. | |||||
Correzione fraterna |
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15 Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; |
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16 se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. |
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17 Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. | |||||
18 In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. |
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Preghiera in comune |
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19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. |
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20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro ». | |||||
Perdono delle offese Parabola del servo spietato |
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21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: « Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte? ». |
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22 E Gesù gli rispose: « Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. | |||||
23 A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. |
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24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. | |||||
25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. | |||||
26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. | |||||
27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. | |||||
28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! | |||||
29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava e dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. | |||||
30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. | |||||
31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. | |||||
32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. | |||||
33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? | |||||
34 E sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. | |||||
35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello ». |
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Indice |
18,1-35 | Il discorso sulla comunità dei discepoli Nei vv. 1-14, il discorso è centrato sul vocabolo "bambini-piccoli"; nei vv. 15-35 la parola chiave è invece "fratelli": i due termini riassumono lo stile della comunità cristiana. È il quarto discorso di Gesù, e viene pronunciato lungo la via che conduce a Gerusalemme. 18,1-11 Chi è più grande nel Regno? ( Mc 9,33-37; Lc 9,46-48) |
18,5 | Dalla necessità di "farsi bambini" si passa a quella di "accogliere" i piccoli; ma qui la parola "piccoli" non indica solo i bambini, bensì tutti coloro che sono bisognosi di aiuto. uno solo di questi bambini: BJ preferisce: « un bambino come questo », cioè un uomo ridiventato bambino per la semplicità ( cf. v 4). |
18,6 | "Scandalizzare" significa porre inciampo sul cammino di crescita e di fede. |
18,8-9 | Vedi nota a Mt 5,29-30. Dobbiamo veramente tagliare la mano o il piede, oppure cavare l'occhio, se pecchiamo? 18,8 occasione di scandalo: traduzione letterale ( « scandalizza » ); BJ preferisce: « occasione di peccato ». « Uno scandalo », secondo l'accezione originaria del termine greco, è « occasione d'inciampo » ( cf. Mt 16,23+ ), nozione che il termine non evoca più, almeno direttamente, nelle lingue moderne. - È per un'associazione verbale fondata su questa parola che i vv 8-9 ( già utilizzati in Mt 5,29-30 ) sono venuti a inserirsi qui, non senza rompere il contesto. - vita: la vita eterna. |
18,9 | Geenna del fuoco: ebraico Gê-Hinnom, nome di una valle di Gerusalemme contaminata da sacrifici di bambini (
Lv 18,21+ ); designò più tardi il luogo maledetto, riservato al castigo dei cattivi, il nostro « inferno ». Vedi nota a Mt 5,21-22. |
18,10 | L'angelo custode è segno della protezione che Dio accorda a ciascuno. vedono sempre la faccia: espressione biblica che designa la presenza dei cortigiani davanti al loro sovrano ( cf. 2 Sam 14,24; 2 Re 25,19; Tb 12,15 ). Qui, dunque, l'accento è messo più sulla contemplazione degli angeli ( cf. Sal 11,7+ ) che sull'assiduità e la familiarità dei loro rapporti con Dio. Chi sono gli angeli dei bambini? |
18,11 | Il versetto ( È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto ) manca in molti manoscritti; una frase simile si ha in Lc 19,10. BJ omette questo v. |
18,12-14 | Parabola della pecora smarrita ( Lc 15,4-7 ) |
18,15-18 | Correzione fraterna (
Lc 17,3 ) 18,15 commette una colpa: la precisazione « contro di te », aggiunta da numerosi testimoni, sembra da rigettarsi. - La norma data da Gesù riguarda una colpa grave e pubblica, che non necessariamente è contro colui che la vuol correggere. Il caso del v 21 è diverso. |
18,16 | Citazione di Dt 19,15. |
18,17 | La comunità cristiana deve prendere le distanze dal peccato, perché questo la ferisce profondamente, ma non abbandona il peccatore. Piuttosto continuerà a guardarlo con l'attenzione con cui Gesù guardava i pubblicani e i lontani. assemblea o « comunità »; l'ekklêsia è l'assemblea dei fratelli ( cf. Mt 16,18+ ). - sia per te come … un pubblicano: gente « impura » che i giudei pii non potevano frequentare ( cf. Mt 5,46+ e Mt 9,10+ ). Vedere la scomunica di 1 Cor 5,11+. |
18,18 | Vedi
Mt 16,18-19: ciò che era stato detto a Pietro si applica ora al gruppo dei discepoli. Estensione ai ministri della chiesa ( ai quali si indirizza anzitutto questo discorso ) d'uno dei poteri conferiti a Pietro. Che cosa significare legare e sciogliere le cose sulla terra? |
18,19-20 | Preghiera comunitaria |
18,21-35 | Parabola del servo spietato 18,21-22 Secondo l'esempio di Dio e di Gesù ( Lc 23,34+ ) e come facevano già tra loro gli israeliti ( Lv 19,18-19; cf. Es 21,25+ ), i cristiani devono perdonarsi a vicenda ( Mt 5,39; Mt 6,12p; cf. Mt 7,2; 2 Cor 2,7; Ef 4,32; Col 3,13 ), ma ora « il prossimo » si estende a tutti gli uomini, compresi quelli a cui si deve rendere bene per male ( Mt 5,44-45; Rm 12,17-21; 1 Ts 5,15; 1 Pt 3,9; cf. Es 21,25+; Sal 5,11+ ). Così l'amore copre una moltitudine di peccati ( Pr 10,12 citato da Gc 5,20; 1 Pt 4,8 ). |
18,22 | settanta volte sette: equivale a "sempre": cf.
Mt 6,9+; BJ con D preferisce: « settantasette volte ». |
18,24 | diecimila talenti: è una somma ingente; equivale a 60 milioni di paghe giornaliere di un operaio di allora ( nota a Mt 25,15 ). |
18,28 | cento denari: una somma 600.000 volte inferiore a quella del v. 24. |
18,35 | Non c'è perdono per chi non perdona? |