Santuario
Edificio sacro costruito per ricordare un evento straordinario o per conservare immagini o reliquie di santi. Secondo lo storico delle religioni Mircea Eliade, il senso del santuario può essere colto attraverso la simbologia del "centro": il suo spazio è ierofanico, manifestazione del sacro e consente di entrare in rapporto con la realtà assoluta. Non si tratta, infatti, di uno spazio messo a parte per il divino, come un normale luogo di culto che i fedeli destinano alla preghiera, ma di uno spazio che il divino ha scelto per sé e ha reso sacro con la sua presenza o manifestazione. L'accesso al "centro" attraverso i pellegrinaggi ( v. ) è come un cammino di iniziazione: consente di entrare in contatto con la sorgente stessa della vita e di superare la caducità e illusorietà dell'esistenza quotidiana. Nel cristianesimo, con l'evento dell'incarnazione, particolare risalto è dato alla memoria storica. Per questo il primo e fondamentale santuario è rappresentato per i cristiani dai "luoghi santi" della vita terrena di Gesù Cristo, che divennero presto meta di pellegrinaggio. Verso il 333 d.C., a pochi anni di distanza dalla visita di Elena, madre dell'imperatore Costantino, a Gerusalemme, un anonimo pellegrino di Bordeaux redasse la prima esauriente descrizione del "luoghi santi", non limitata solo alla grotta della natività e al Santo Sepolcro. Questa tendenza si rivela pure nella Peregrinatio della monaca Eteria ( o Egeria, fine del IV sec. ), le cui identificazioni dei luoghi santi e la descrizione delle liturgie sono particolarmente interessanti. Inoltre i primi cristiani visitano come santuari le tombe dei martiri, luoghi della memoria e della testimonianza. La più antica testimonianza di una simile pratica è la lettera della comunità di Smirne alla comunità di Filomelio, datata tra il 155 e il 160 d.C., con il racconto del martirio del proprio vescovo Policarpo. A Roma, le tombe degli apostoli Pietro e Paolo erano conosciute e venerate dalla comunità locale e dai molti cristiani che si recavano alla capitale dell'impero. Verso la fine del II sec., Gaio di Roma scrive a Proclo della Frigia che, se dovesse venire a Roma, potrebbe vedere i monumenti ( tropaia ) degli apostoli fondatori della Chiesa di Roma, uno sul colle Vaticano e l'altro sulla via Ostiense. Nel corso dei secoli, sia in Oriente che in Occidente, le tombe di alcuni santi divennero importanti santuari, meta di numerosi pellegrinaggi; s. Martino e s. Dionigi in Francia, s. Francesco e s. Antonio in Italia, s. Giacomo apostolo a Santiago di Compostela in Spagna, i Padri delle Grotte ( ss. Antonio e Teodosio ) a Kiev, s. Sergio a Zagorsk ( Russia ). Anche immagini miracolose e icone, soprattutto della Vergine Maria, divennero santuari importanti e meta di pellegrinaggi. Questo fenomeno si diffonderà al punto che praticamente ogni città avrà un santuario mariano nelle sue vicinanze. Ricordiamo in particolare i santuari di Loreto e di Pompei in Italia, di Montserrat in Catalogna ( Spagna ), di Czestochowa in Polonia, di Guadalupe in Messico, oltre alle sacre icone a Costantinopoli, sul Monte Athos e in Russia. Nei secc. XIX e XX, più che i santuari tradizionali, il cui centro è la tomba di un santo o un'immagine miracolosa, sono i santuari sorti sul luogo di un'apparizione di Maria ad attirare i pellegrini: pensiamo a Lourdes in Francia, a Fatima in Portogallo, a Medjugorie in Croazia. |
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Magistero |
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Nel nostro tempo che conosce in diversi gradi la tentazione del secolarismo, bisogna che gli alti luoghi spirituali, costruiti nel corso degli anni spesso per l'iniziativa dei santi, continuano a parlare allo spirito e al cuore degli uomini, credenti o non credenti, che risentono dell'asfissia di una società chiusa su se stessa e a volte disperata. |
Discorso Giovanni Paolo II 22-1-1981 |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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« Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente » | 662 |
che partecipa alla Liturgia celeste | 1090 |
I celebranti della Liturgia celeste | 1137 |
Dove celebrare? | 1183 |
Il sacerdozio dell'Antica Alleanza | 1541 |
La coscienza morale | 1776 |
In sintesi | 1795 |
Comp. 353 | |
Codice Diritto Canonico |
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1230-1234 |