Giovanni Battista de La Salle

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La divina Provvidenza prepara Giovanni Battista de La Salle a fondare i Fratelli delle Scuole Cristiane ispirandogli di prendersi cura dei maestri di scuola.1

La divina Provvidenza attira come vuole e chi vuole per collaborare al bene delle sue creature e favorisce chi ha la felicità di essere scelto per realizzare un'opera di Dio perché si impegni con ardore, anche se altri saranno così avventati da osare di porre ostacoli a ciò che tende solo alla gloria di Dio.

Inoltre Dio, che è la saggezza per eccellenza e conduce tutte le cose al loro fine, sulle prime non fa conoscere a coloro che presceglie quello che dovranno soffrire perché potrebbe compromettere il loro coraggio e così abbandonare l'impresa.

Quindi li attira e li impegna impercettibilmente, senza che prevedano ciò a cui li destina.

Così Dio si è comportato verso il suo servo Giovanni Battista de La Salle quando lo ha scelto per istituire la società dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Ma per meglio conoscere il modo di agire della Provvidenza nei suoi confronti, ascoltiamo lui stesso: "Dio, che conduce tutte le cose saggiamente e soavemente e che non ha l'abitudine di forzare l'inclinazione degli uomini, volendo impegnarmi nell'istituzione delle scuole, lo ha fatto in maniera molto delicata e in poco tempo, accompagnandomi da un impegno all'altro senza che io l'avessi previsto dall'inizio".

Queste parole dicono chiaramente che il La Salle non ha cercato in nessun modo di erigersi a istitutore, come a sproposito lo ha accusato qualche persona malevola.

Su questo pregiudizio ci fu chi lo ha perseguitato come se ostentasse sete di dominio e di autorità, cose a cui, al contrario, provava ripugnanza.

Infatti ha sempre desiderato di essere l'ultimo tra i suoi Fratelli manifestandolo in tutte le riunioni, come provano i suoi tentativi di rinunciare alla carica di superiore in favore di un Fratello.

Non essendoci riuscito ha sempre cercato di sottomettersi ai Fratelli, come spiegherò nella quarta parte di questa biografia.

Per non allontanarci oltre dal nostro argomento, occorre toccare con mano come la Provvidenza abbia regolato gli avvenimenti per disporre il La Salle a intraprendere ciò che non era nei suoi progetti.

Benché si fosse inizialmente occupato dei maestri delle scuole appena istituite a Reims per suo interessamento, aveva previsto, come egli stesso afferma, di occuparsi delle nuove istituzioni solo in modo occasionale.

Non pensava a nessun impegno verso i maestri se non di andare qualche volta a far loro visita perché si applicassero al lavoro con dedizione e non mancassero del necessario per il sostentamento.

Per fortuna si sbagliò, perché Dio voleva servirsi proprio di Lui per fondare le scuole per i fanciulli, renderle stabili e diffonderle.

Prima della sua santa morte ebbe la consolazione di iniziare le scuole in ventidue città della Francia.

Il Signore lo disponeva di giorno in giorno a occuparsi con maggiore dedizione delle scuole e quindi a entrare nei suoi disegni.

Adriano Nyel, avendo iniziato la scuola della parrocchia di Saint-Jacques nel mese di settembre del 1679, dovette cercare maestri per la scuola della parrocchia di Saint-Maurice che aveva lasciato per la nuova istituzione.

Inizialmente avevano preso alloggio insieme presso il parroco di Saint-Maurice.

Inoltre, aumentando ogni giorno gli alunni nella scuola di Saint-Jacques, fu necessario adeguare il numero dei maestri: in tutto cinque per le due scuole.

La casa del parroco di Saint-Maurice era però molto lontana da quella del La Salle.

Poiché questi era ancora legato agli impegni di canonico della cattedrale, comprese, per esperienza e per ispirazione divina, di non poterli seguire, stante il fatto che erano in numero da dover richiedere un vero interessamento.

Inoltre costituiva un peso non indifferente l'obbligo di versare 200 livres di pensione per ognuno al parroco di Saint-Maurice.

Per questi motivi decise di affittare per i maestri una casa presso la sua in modo da poterli vedere più sovente e far preparare i pasti in casa sua con il vantaggio di seguirli meglio e di spendere meno.

Infatti 300 livres gli provenivano dal Signor Maillefer di Rouen2 e 500 dalla Signora L'Evéque.

In tutto 800, mentre ne occorrevano annualmente 1000 per cinque maestri.

In questa maniera tutto contribuiva, di gradino in gradino, alla fondazione delle scuole.

Portò dunque a compimento il suo disegno affittando una casa dietro a Saint-Symphorien, presso il bastione della città.

Iniziativa di alloggiarli in una casa presso la sua.

La casa patema del La Salle sorgeva in prossimità di via Sainte-Marguerite, quindi le due abitazioni non erano molto distanti.3

Appena i maestri furono alloggiati nella nuova casa, il Nyel con la sua intraprendenza propose al La Salle di aprire una nuova scuola nella stessa casa.

Egli acconsentì volentieri non avendo di mira che la gloria di Dio e il bene della società.

Il comportamento dei maestri nella nuova casa rivelò al La Salle che Dio lo aveva ispirato in questa iniziativa.

La loro vita fu impostata in modo più regolare innanzitutto per quanto riguardava la notte, e poi per la preghiera, la santa messa, i pasti.

Il Nyel passava le giornate alla scuola di Saint-Jacques e le domeniche e le feste nell'accompagnare i fanciulli alla "grand'messe", quindi praticamente restava ben poco tempo in casa e non faceva comunità con i maestri come avrebbe dovuto.

In sua assenza non vi era disciplina né silenzio.

Si accostavano ai sacramenti a loro piacere e impegnavano la mattinata delle domeniche e delle feste in dissolutezze, oppure passeggiando a loro piacere.4

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1 Nel testo originale di Fr. Bernard la numerazione dei capitoli della seconda parte ricomincia da capo
2 Il marito della Signora Maillefer continua ad assicurare il sostentamento ai maestri
3 È uno dei tanti dettagli da cui emerge che Fr. Bernard scrive a Reims e conosce bene la città
4 In pochi tratti Fr. Bernard delinea la miseria umana e spirituale dei primi maestri. Gli fa eco Blain attingendo alla stessa fonte e non teme di concludere che nonostante le iniziative del La Salle "il disordi-e regnava nella casa dei maestri". Questo spiega i successivi passi del La Salle per la loro formazione e l'abbandono quasi totale di questo primo gruppo, scelto alla leggera dal Nyel, dinanzi alle sue specifiche proposte di impegno in una vita di dedizione a Dio e ai fanciulli.