Discorsi sui Santi

Indice

Discorso su di un giusto

1 - Il perché dell'annuale celebrazione dei Santi
2 - La fede nella risurrezione
3 - Il giusto sarà sempre ricordato

1 - Il perché dell'annuale celebrazione dei Santi

Oggi celebriamo la festa di un uomo giusto.

Pertanto, in forza del nostro ministero, alla Carità vostra è oggi dovuto questo discorso al fine di esporre qualche considerazione su ciò che, con la compiacenza del Signore, abbiamo cantato con il cuore e con la voce: Il giusto sarà sempre ricordato, non temerà annunzio di sventura. ( Sal 112,6-7 )

Questo Salmo è stato letto appunto per ricordarvi a vantaggio di chi si celebra questa solennità.

Evidentemente la santa Chiesa, in occasione dell'anniversario, celebra la morte di coloro che lasciano questo mondo da giusti e da santi non però in quanto si accresce di qui l'onore a quei giusti, ma ci si offre un esempio da imitare.

2 - La fede nella risurrezione

Infatti, i giusti non ci sono cari se della memoria dei giusti non facciamo conto e li consideriamo morti come morti - lungi da noi questo - fino a ritrovarci simili ai Sadducei; di loro, durante la lettura del Vangelo, abbiamo ascoltato che non credevano nella risurrezione dei morti ed erano dell'opinione che non c'è più alcuna forma di esistenza dopo questa vita.

Presentarono al Signore il caso di sette fratelli che ebbero in moglie la medesima donna sposandola l'uno dopo l'altro.

I Sadducei, appunto con tale argomento, turbavano i Giudei; non turberanno i cristiani, dal momento che non convinsero Cristo ma, anzi, furono smentiti da Cristo.

Chi sono quelli che sconcerta un tale argomento?

Quanto ritengono che la risurrezione comporti, nell'altra vita, un modo di vivere simile a quello che si conduce sulla terra.

Pertanto quelli dissero: morirono tutti i fratelli e tutti la ebbero in moglie, morì poi anche la donna: alla risurrezione, di quale di essi sarà la moglie? ( Mt 22,28 )

I Giudei erano sconcertati. Per quale motivo si preoccupavano?

Perché, dopo la morte, si attendevano una vita secondo la carne.

I Giudei si turbarono, ma non si scompose colui che i Giudei uccisero; ma perché i cristiani non vi trovassero motivo di angustia, Cristo apportò la soluzione di tale problema.

Perciò mettiamoci in ascolto del Maestro nostro il quale dà la risposta.

Afferma infatti: Voi vi ingannate, non conoscendo né le Scritture, né la potenza di Dio.

Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. ( Mt 22,29-30 )

A che scopo vi attendete di sapere di chi sarà la moglie là dove nessuno avrà moglie?

Il matrimonio è di necessità nella condizione terrena perché nascano quelli che dovranno vivere e succedere a quelli che moriranno.

Ma che bisogno c'è di una consorte là dove non c'è necessità di prole?

Infatti che bisogno c'è che nascano dei figli là dove i genitori non muoiono, dove tutti hanno un solo Padre che non possono seppellire?

Dal momento che questo ci viene promesso, alla risurrezione saremo perciò come angeli nel cielo, così che il giusto sarà sempre ricordato e non temerà annunzio di sventura.

Ma che sarà sempre ricordato è chiaro, rimane oscuro, invece, quale annunzio di sventura non temerà di udire.

È conveniente pertanto che vi ricordi quel che sapete, non ascoltando ciò che ignorate.

Lo ricordo ora e tutti potete riconoscere quale annunzio di sventura non temerà il giusto.

3 - Il giusto sarà sempre ricordato

Il giusto sarà sempre ricordato, e in questo eterno ricordo vive ora l'anima del giusto nella pace dei santi, lontana e separata da tutte le sofferenze e le tenebre degli empi; ma, alla fine del tempo, riavuto il corpo, non più mortale ma immortale, non animale ma spirituale, che si semina ignobile e risorge glorioso, ( 1 Cor 15,43 ) sarà come gli angeli di Dio e in questo ricordo eterno sarà il giusto.

Ma quale annunzio di sventura non temerà?

Ascoltate anche questo e operate in modo da non dover temere annunzio di sventura.

Dice infatti il Signore nostro Gesù Cristo, che non può ingannare e che non inganna alcuno: Quando verrà - dice - il Figlio dell'uomo nella sua gloria, saranno davanti a lui tutte le genti e separerà gli uni dagli altri come il pastore separa le pecore dai capri e pone le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. ( Mt 25,31-33 )

Elogia le opere buone degli uni, riprova le opere cattive degli altri.

Per non dilungarci: Dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. ( Mt 25,34 )

In questo ricordo eterno sarà il giusto.

Che dirà a quelli che sono alla sua sinistra?

Andate nel fuoco eterno preparato per il diavolo e i suoi angeli. ( Mt 25,41 )

Questo annunzio di sventura il giusto non temerà.

Di conseguenza, mentre siamo vivi, scegliamo dove saremo dopo la morte.

Infatti il Giudice giusto premierà individualmente secondo i meriti.

Quindi, siamo vigilanti per quanto possiamo con il suo aiuto, al fine di poter avere quale avvocato il Figlio di Dio medesimo, che è il Giudice di tutti.

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