Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
Dei libri di Salomone resta da trattare quello che s'intitola: Il Cantico dei cantici.
Ma del contenuto di questo libro che cosa possiamo qui riportare?
Tutto intero infatti esso inculca, con linguaggio figurato che raggiunge altezze profetiche, i santi amori tra Cristo e la Chiesa.
Sebbene ci troviamo di fronte a un libro difficilissimo a comprendersi, tuttavia dalla sua lettura possiamo con facilità dedurre quanto dobbiamo stimare e desiderare la carità, virtù divina e in noi divinamente infusa.
È questa una cosa che nel libro non si afferma una volta sola, ma si ripete due o anche tre volte nell'uno o nell'altro capitolo.
Vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le capre e i cervi dei campi a non destare né scuotere dal sonno l'amata finché lei non vorrà ( Ct 2,7; Ct 3,5 ).
Vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le energie della terra e le risorse del suolo a non svegliare l'amore finché non lo voglia ( Ct 8,4 ).
Con queste parole la Chiesa, nella quale siamo anche noi, esorta le sue figlie, cioè se stessa, costituita da moltissime anime.
È lei il campo fertilissimo di Dio, le cui risorse e capacità sono immense: le hanno raggiunte i santi martiri sospinti dall'amore per Cristo.
Egli infatti propone alla sua sposa diletta, pellegrina in questo mondo, di tenere alta la [ fiamma della ] carità.
Ma fin dove se non fino al punto che egli delineò a parole e incoraggiò con l'esempio quando disse: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici ( Gv 15,13 )?
Egli compì quanto aveva affermato; ma perché non si pensi che queste parole riguardino lui solo, dice Giovanni nella sua lettera: Come Cristo diede la vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli ( 1 Gv 3,16 ).
Questo significa: Fin quando voglia.
Si legge nel medesimo Cantico: Stabilite in me la carità [ Ct 2,4 ].
È sempre Cristo colui che dice in quel libro: Bella sei tu, o mia amica, graziosa e adorna come Gerusalemme [ Ct 6,3 ].
E altrove: Quanto sei bella e leggiadra nelle tue delizie, o mia carissima [ Ct 7,6 ].
E in un altro testo: Ponimi come un sigillo sopra il tuo cuore, come un sigillo sopra il tuo braccio, perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi la gelosia [ Ct 8,6 ].
E dopo un verso: Le molte acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo.
Se l'uomo desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, lo disprezzerebbero come cosa di nessun valore [ Ct 8,7 ].
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