Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
Ora ci volgeremo all'altro libro di Salomone chiamato Ecclesiaste mettendone in risalto, come fatto sinora, le cose che troveremo conformi all'intento di quest'opera.
Trascrivete poche frasi. Ho visto che la sapienza è superiore alla stoltezza quanto la luce alle tenebre.
Il sapiente ha gli occhi in fronte, lo stolto cammina nelle tenebre [ Qo 2,13-14 ].
Dopo un po': Misura i tuoi passi quando entri nella casa di Dio.
L'obbedienza vale molto di più delle vittime offerte dagli stolti, i quali non conoscono neppure il male che fanno [ Qo 4,17 ].
Non parlare mai a vanvera, e il tuo cuore non sia precipitoso quando parli con Dio.
Dio infatti è in cielo, mentre tu sei su questa terra: pertanto sii misurato nel parlare.
Al seguito dei sogni vengono molti affanni; nel molto parlare non manca la stoltezza.
Se hai promesso qualcosa a Dio con un voto, non tardare ad adempierlo: a lui infatti dispiace la promessa bugiarda e stolta.
Ciò che hai promesso con voto adempilo: è molto meglio infatti non far voti che, fatto il voto, non adempiere le promesse.
Non permettere alla tua bocca di far peccare il tuo corpo e non dire alla presenza dell'angelo che non esiste Provvidenza.
Dio, adirato per le tue parole, potrebbe rendere vano tutto ciò che hai realizzato con le tue mani.
Dove ci sono molti sogni ci sono anche molte sciocchezze e le chiacchiere non finiscono mai: tu temi il Signore [ Qo 5,2 ]
E dopo sei versi: L'avaro non è mai sazio di far quattrini; chi attacca il cuore alle ricchezze non ne percepirà i frutti [ Qo 5,9 ].
Dopo un po': È meglio andare in una casa dove c'è pianto che in una casa dove si banchetta.
In quella infatti viene richiamata alla mente la fine di tutti gli uomini e il vivente pensa al suo futuro.
L'ira è preferibile al riso perché ad opera di un volto corrucciato si corregge l'animo del colpevole.
Il cuore dei sapienti è dove regna la tristezza, il cuore degli stolti dove regna la giocondità.
È meglio essere ripreso dal sapiente che essere ingannato dall'adulazione degli stolti: il riso dello stolto è come il crepitio di spine che ardono sotto la pentola [ Qo 7,3-7 ].
E dopo quattro versi: L'uomo paziente è migliore dell'uomo arrogante.
Non essere facile ad arrabbiarti perché l'ira alberga nel cuore dello stolto.
Non dire: " Come mai i tempi antichi erano migliori del tempo presente? ".
Una simile domanda è stupida [ Qo 7,9-11 ].
E dopo tre versetti: L'intelligenza e la saggezza in più hanno questo: dànno la vita a chi le possiede [ Qo 7,13 ].
Un poco appresso: Io osservo il volto del re e i precetti dell'alleanza giurata da Dio.
Non allontanarti con disinvoltura dalla sua presenza e non persistere nelle cattive azioni [ Qo 8,2-3 ].
Un po' più tardi dice: Dal fatto che il peccatore, sebbene ricada cento volte nel male, viene pazientemente sopportato [ da Dio ], ho concluso che una buona ricompensa toccherà a chi è timorato di Dio e prova rispetto dinanzi al suo volto.
Per l'empio non ci sarà buona fortuna né si protrarranno i suoi giorni.
E chi non teme il volto di Dio svanirà come ombra [ Qo 8,12-13 ].
Dopo un po': Io asserisco: la sapienza vale più della forza [ Qo 9,16 ].
E dopo quattro versetti: La sapienza è superiore a un equipaggiamento militare; chi commette un solo peccato si priva di molti beni [ Qo 9,18 ].
Dopo due versi: La sapienza e la gloria, anche piccola, sono più preziose della stoltezza, che è di breve durata [ Qo 10,1 ].
E dopo tredici versi: Chi scava una fossa vi cade dentro e chi abbatte una siepe sarà morso dalle vipere.
Chi trasporta le pietre, dalle pietre sarà colpito e chi spacca la legna sarà ferito dalla legna.
Se la spada si ottunde, se cioè non è più [ tagliente ] come prima ma è smussata, occorre molto lavoro per affilarla: la sapienza tiene dietro all'abilità.
Il serpente morde nel silenzio: non gli è inferiore colui che calunnia dietro le spalle.
Le parole del sapiente sono grazia; le labbra dello stolto lo manderanno in rovina [ Qo 10,10-12 ].
Un po' dopo: Rallégrati, giovane, nella tua verde età e sia felice il tuo cuore nei giorni della tua giovinezza.
Cammina pure seguendo le vie del tuo cuore e secondo il desiderio dei tuoi occhi; sappi però che di tutto questo Dio ti giudicherà.
Scaccia l'ira dal tuo cuore, allontana i disordini dal tuo corpo.
L'adolescenza infatti, come anche il piacere, sono cose che svaniscono [ Qo 11,9-10 ].
Nei giorni della tua giovinezza ricordati del tuo Creatore [ Qo 12,1 ].
E dopo trentatré versi: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti [ Qo 12,13 ].
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