Specchio di precetti morali dalla Sacra Scrittura |
Se quindi siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dov'è Cristo, assiso alla destra di Dio; gustate le cose di lassù, non quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.
Quando apparirà Cristo, vostra vita, allora insieme con lui apparirete anche voi nella gloria.
In vista di ciò mortificate le vostre membra in quel che hanno di terreno: la fornicazione, l'impurità, la licenza, i desideri cattivi, e soprattutto l'avarizia, che è una idolatria.
Per questi vizi venne l'ira di Dio sulle popolazioni senza fede; e al seguito di tali vizi eravate incamminati anche voi quando vivevate nel paganesimo.
Adesso però dovete sbarazzarvi di tutto ciò: l'ira, lo sdegno, la malignità, l'ingiuria; e non lasciatevi sfuggire di bocca il turpiloquio né ricorrete alla menzogna.
Spogliatevi dell'uomo vecchio con le sue azioni e rivestitevi dell'uomo nuovo, quello cioè che continuamente si rinnova ad immagine di colui che lo ha creato e progredisce nella conoscenza di Dio.
Lì non c'è più né pagano né giudeo, né circonciso o incirconciso, né barbaro o scita, né schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.
Pertanto, come eletti da Dio, a lui consacrati e da lui amati, rivestitevi anche voi di sentimenti di misericordia, bontà, umiltà, moderazione e pazienza.
Sopportatevi a vicenda e perdonatevi se qualcuno ha del risentimento verso l'altro.
Come vi ha perdonato il Signore, così fate anche voi.
Al di sopra di tutto questo poi abbiate la carità, che è il vincolo della perfezione, e trionfi nei vostri cuori la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati essendo tutti in un solo corpo.
E siate riconoscenti. La parola di Cristo dimori tra voi in abbondanza: ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza; pieni di grazia, cantate a Dio nei vostri cuori con salmi, inni e cantici spirituali.
Tutto quello che fate in parole e opere, fatelo nel nome del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
Voi, mogli, come di dovere, siate sottomesse ai vostri mariti, nel Signore; voi, mariti, amate le mogli e non siate aspri con loro.
Voi, figli, obbedite in tutto ai genitori, poiché questa è la volontà del Signore; voi, genitori, non suscitate nei vostri figli sentimenti d'indignazione perché non finiscano col diventare dei pusillanimi.
Voi, schiavi, obbedite in tutto ai vostri padroni terreni e serviteli non [ soltanto ] quando vi osservano, quasi che vogliate conquistarvi l'approvazione degli uomini, ma con cuore schietto, come chi teme il Signore.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come chi agisce per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete in compenso la sua eredità.
Servite Cristo Signore! Chi peraltro commette ingiustizia riceve la pena dell'ingiustizia commessa, e dinanzi a Dio non esistono preferenze personali [ Col 3,18-25 ].
Padroni, date ai servi quel che loro spetta secondo giustizia ed equità, consapevoli che anche voi avete un padrone nel cielo.
Siate perseveranti nell'orazione, vegliate in essa e rendete grazie.
Pregate anche per noi, affinché Dio ci apra l'uscio della parola per annunziare il mistero di Cristo, per il quale sono anche incatenato.
Che io lo sappia comunicare con parole adeguate! Comportatevi da saggi nei confronti degli estranei, cercando di sfruttare le circostanze.
Il vostro parlare sia sempre condito del sale della grazia, perché sappiate rispondere a ciascuno secondo la necessità [ Col 4,1-6 ].
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