Diario di M. Faustina Kowalska

Indice

21.12.1936.

Nel pomeriggio c'è sempre una radio accesa,86 perciò avverto la mancanza del silenzio.

Fino a mezzogiorno, continua conversazione e chiasso.

Mio Dio, mi ero rallegrata per il silenzio, per parlare solo col Signore, ma qui è tutto l'opposto.

Adesso però non mi disturba più niente, né le conversazioni né la radio.

In una parola, niente. La grazia di Dio ha fatto in modo che, quando prego, non so nemmeno dove mi trovi; so soltanto che la mia anima è unita al Signore e così mi passano i giorni in questo ospedale.

+ Resto ammirata per le tante umiliazioni e sofferenze che affronta quel sacerdote per la causa; lo vedo in momenti particolari e lo sostengo con la mia indegna preghiera.87

Soltanto Dio può dare un tale coraggio, poiché diversamente l'anima cederebbe.

Ma vedo con gioia che tutte queste difficoltà contribuiscono a procurare una maggior gloria di Dio.

Il Signore non ne ha molte di queste anime.

O eternità infinita, tu illumini gli sforzi delle anime eroiche, dato che la terra ripaga questi sforzi con l'ingratitudine e con l'odio.

Queste anime non hanno amici, sono solitarie.

In quella solitudine si rafforzano, attingono la forza soltanto da Dio; sia pure con umiltà, ma anche con coraggio affrontano tutte le tempeste che s'abbattono su di loro.

Essi, come quelle querce alte come il cielo, sono irremovibili e solo in questo c'è il loro unico segreto: attingono la forza da Dio e tutto ciò di cui hanno bisogno, lo hanno per sé e per gli altri.

Portano il loro peso, ma sanno e sono capaci di prendere su di sé i pesi degli altri.

Sono vere colonne luminose, sulle vie di Dio, che vivono esse stesse nella luce ed illuminano gli altri.

Loro stessi vivono sulle alture e agli altri, più piccoli, sanno indicarle, aiutandoli a raggiungerle.

+ O mio Gesù, Tu vedi che non so scrivere come si deve; per di più non ho nemmeno una penna buona e certe volte scrive così male, tanto che debbo scrivere frasi intere lettera per lettera e questo non è ancora tutto.

Ho anche la difficoltà che prendo nota di queste poche cose di nascosto dalle suore; perciò certe volte debbo chiudere il quaderno ogni momento ed ascoltare pazientemente i racconti di una data persona e così se ne va il tempo che avevo destinato per scrivere e quando lo chiudo in tutta fretta, il quaderno si macchia.

Scrivo col permesso dei superiori e per ordine del confessore.

E curioso il fatto che qualche volta scrivo in modo passabile, mentre altre volte in verità, io stessa riesco a leggere a fatica.

23.12.1936.

Trascorro dei momenti con la Madonna e mi preparo al momento solenne della venuta di Gesù.

La Madonna mi dà degli insegnamenti in merito alla vita interiore dell'anima con Gesù, specialmente nella santa Comunione.

Solo nell'eternità conosceremo quale grande mistero compie in noi la santa Comunione.

Sono i momenti più preziosi della vita.

O mio Creatore, ho nostalgia di Te. Tu mi comprendi.

Signore mio. Tutto ciò che c'è sulla terra, mi sembra una pallida ombra.

Io voglio e desidero Te, benché Tu faccia per me molte cose inconcepibili, poiché Tu stesso mi fai visita in modo singolare; tuttavia tali visite non leniscono le ferite del cuore, ma suscitano in me una sempre maggiore nostalgia di Te, o Signore.

Prendimi con Te, Signore, se questa è la Tua volontà.

Tu sai che muoio, sì muoio di nostalgia di Te, ma non posso morire.

O morte, dove sei? Mi attiri nell'abisso della Tua Divinità, ma Ti nascondi dietro una fitta nebbia.

Tutto il mio essere è immerso in Te; io però desidero contemplarTi faccia a faccia.

Quando avverrà questo per me?

Oggi mi ha fatto visita Suor Crisostoma.88

Mi ha portato dei limoni, delle mele ed un piccolo albero di Natale.

Mi ha fatto un grandissimo piacere.

La Madre Superiora ha chiesto al medico, tramite Suor Crisostoma, di permettermi di andare a casa per le feste ed il medico89 ha acconsentito volentieri.

È stata una gioia per me ed ho pianto come una bimba.

Suor Crisostoma è rimasta meravigliata vedendo il mio brutto aspetto e che sono tanto cambiata.

E mi ha detto: « Sai, mia cara Faustina, di sicuro morirai; devi soffrire tremendamente! ».

Le ho risposto che oggi soffrivo più degli altri giorni, ma non era niente; che per la salvezza delle anime non era troppo.

O Gesù misericordioso, dammi le anime dei peccatori.

24.12.1936.

Oggi durante la santa Messa sono stata particolarmente unita a Dio ed alla Sua Madre Immacolata.

L'umiltà e l'amore della Vergine Immacolata sono penetrati nella mia anima.

Più imito la Madre di Dio, più profondamente conosco Dio.

Oh, quale inconcepibile nostalgia pervade la mia anima!

Gesù, come puoi lasciarmi ancora in quest'esilio? Muoio di desiderio per te.

Ogni volta che Tu tocchi la mia anima, mi procuri una ferita enorme.

L'amore e la sofferenza vanno assieme.

Tuttavia non cambierei la sofferenza, che Tu mi procuri, con nessun tesoro al mondo, poiché questa è una sofferenza di un'indicibile delizia ed è una mano amorevole che procura queste ferite alla mia anima.

Nel pomeriggio è venuta Suor Gaetana90 e mi ha accompagnato a casa per le feste.

Ero contenta di poter stare assieme alla comunità.

Attraversando la città,91 immaginavo che fosse Betlemme.

Vedevo che tutta la gente si affrettava e pensavo: « Chi medita oggi su questo Mistero ineffabile nel raccoglimento e nel silenzio? ».

O Vergine Purissima, Tu oggi sei in viaggio ed anch'io sono in viaggio.

Sento che il viaggio odierno ha un significato.

O Vergine Radiosa, pura come il cristallo, tutta immersa in Dio, affido a Te la mia vita interiore.

Organizza tutto in modo che sia gradito a Tuo Figlio, o Madre mia, ed io desidero tanto che Tu mi dia il Piccolo Gesù durante la Messa di Mezzanotte.

E sentii in fondo all'anima talmente viva la presenza di Dio, che dovetti trattenere la gioia con la forza della volontà, per non far capire all'esterno quello che avveniva nella mia anima.

Prima di cena sono entrata un momento in cappella, per scambiare spiritualmente l'optatek con le persone care al mio cuore.

Ho presentato tutti per nome a Gesù ed ho chiesto delle grazie per loro.

Ma questo non è tutto; ho raccomandato al Signore i perseguitati, i sofferenti e coloro che non conoscono il Tuo Nome e specialmente i poveri peccatori.

O Piccolo Gesù, Ti prego ardentemente, chiudi tutti nel mare della Tua inimmaginabile Misericordia.

O dolce, Piccolo Gesù, hai il mio cuore; sia per Te una gradita e comoda dimora.

O infinita Maestà, con quanta dolcezza Ti sei avvicinata a noi!

Qui non c'è il terrore dei fulmini del grande Jahvé; qui c'è il dolce, Piccolo Gesù.

Qui nessun'anima ha paura, benché non sia diminuita la Tua Maestà, ma si sia semplicemente celata.

Dopo cena ero molto stanca e sofferente; ho dovuto andare a coricarmi, ma ho vegliato assieme alla Madonna in attesa della venuta del Bambinello.

25.12.1936. Messa di mezzanotte.

Durante la santa Messa la presenza di Dio mi penetrò da parte a parte.

Un momento prima dell'elevazione vidi la Madre ed il piccolo Gesù Bambino ed il vecchio Nonno.92

La Madre SS.ma mi disse queste parole: « Figlia Mia, Faustina, prendi questo Tesoro preziosissimo ».

E mi diede il piccolo Gesù.

Quando presi Gesù in braccio, la mia anima provò una gioia inconcepibile, che non sono in grado di descrivere.

Ma, cosa strana, dopo un momento Gesù divenne terribile, spaventoso, grande, sofferente e la visione scomparve.

Mancava poco al momento di accostarsi alla santa Comunione.

Quando ricevetti Gesù nella santa Comunione la mia anima tremava tutta sotto l'influsso della presenza di Dio.

Il giorno dopo vidi per un momento il Bambinello divino durante l'elevazione.

Il secondo giorno della festa venne da noi Padre Andrasz a celebrare la santa Messa, durante la quale vidi pure il piccolo Gesù.

Nel pomeriggio andai a confessarmi.

Ad alcune domande che riguardavano quest'opera, il Padre non mi rispose.

Disse: « Quando starà bene, allora parleremo concretamente; per ora procuri di far tesoro delle grazie che il Signore le dà e cerchi di ristabilirsi bene in salute.

Per il resto sa come comportarsi e che regole seguire in queste cose ».

Per penitenza il Padre mi diede da recitare la coroncina che mi ha insegnato Gesù.

Mentre recitavo la coroncina sentii improvvisamente una voce: « Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina: le viscere della Mia Misericordia s'inteneriscono per coloro che recitano la coroncina.

Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia.

Che conosca tutta l'umanità la Mia insondabile Misericordia.

Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia.

Fintante che c'è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro ».

O anime umane, dove troverete riparo nel giorno dell'ira di Dio?

Accorrete ora alla sorgente della Misericordia di Dio.

Oh, che gran numero di anime vedo! Vedo che hanno adorato la, Misericordia di Dio e canteranno nell'eternità l'inno della gloria.

27.12.1936.

Oggi sono tornata nell'eremo della mia stanza.93

Ho avuto un viaggio piacevole, poiché ha viaggiato con me una persona che portava a battezzare un bambino.94

L'abbiamo accompagnata fino alla chiesa di Podgórze.

Per poter scendere mi ha dato il bambino in braccio.

Appena ebbi il bimbo in braccio, con una fervorosa preghiera l'offrii a Dio, affinché un giorno potesse recare una gloria speciale al Signore.

Sentii nel mio intimo che il Signore guardò in modo particolare verso quella cara piccola anima.

Quando arrivammo a Pradnik, Suor Damiana mi aiutò a portare un pacco.

Appena entrammo nella mia stanzetta, vedemmo un bellissimo angelo di carta con la scritta: « Gloria in » …

Ho l'impressione che sia da parte della suora ammalata, alla quale avevo mandato il piccolo albero di Natale.

E così sono passate le feste.

Nulla è in grado di acquietare la nostalgia della mia anima.

Ho nostalgia di Te, o mio Creatore e Dio eterno.

Né le solennità né i bei canti riescono a lenire la mia anima, ma mi procurano una nostalgia sempre maggiore.

Al solo ricordo del Tuo Nome, il mio spirito si lancia verso di Tè, Signore.

Indice

86 I malati nella sala comune accendevano per passatempo la radio, che sì sentiva anche nella stanzetta di Santa Faustina
87 Si tratta delle sofferenze e delle umiliazioni che ha subito Don M. Sopocko in conseguenza del suo interessamento per la diffusione del culto della Divina Misericordia e per la fondazione di una nuova congregazione.
Le sue sollecitazioni incontrarono difficoltà ed opposizioni da parte delle autorità, come capita per ogni nuova opera.
Santa Faustina conobbe nel suo intimo queste sofferenze e ne scrisse a Don Sopocko, il quale fa menzione del fatto nella sua lettera del 6 marzo 1972 alla Congregazione
88 Sr. Crisostoma, Maria Korczak; nata nel 1892 entrò nella congregazione nel 1921.
Lavorò come istitutrice e in seguito come infermiera. Ebbe rapporti con Santa Faustina a Wilno e durante la sua ultima malattia a Cracovia.
Nel processo informativo della Santa è stata teste d'ufficio
89 Il dott. Adamo Silbetg ( Diario, Q, II, nota 53 )
90 A prendere Santa Faustina all'ospedale andò Sr. Gaetana, Maria Bartkowiak, nata nel 1911.
Soggiornò a Varsavia e a Cracovia assieme a Sr. Faustina.
È stata teste nel processo informativo
91 Per andare alla casa della CSBVMM da Pradnik, si attraversa Cracovia
92 Diario, Q. II nota 33
93 Così chiama Santa Faustina la sua stanzetta nel sanatorio
94 Dopo le feste di Natale Sr. Faustina fu riaccompagnata in ospedale da Sr. Damiana Ziólek, la quale racconta così quello che avvenne durante il viaggio di ritorno a Pradnik: « Durante la notte era stato lasciato un neonato davanti alla porta del nostro convento.
Al mattino Sr. Francesca trovò il bambino, si occupò di lui, Io lavò, lo fece mangiare e si diede a cercare qualcuno che potesse occuparsi di lui.
Lo venne a sapere una nostra vicina, che non aveva bambini e desiderava prenderne uno da allevare.
Sentita la proposta della congregazione, accettò volentieri il piccolo trovatello ed espresse il desiderio di registrarlo a suo nome.
Approfittando del calesse che accompagnava Sr. Faustina a Pradnik andò col bambino alla parrocchia di Podgórze, per battezzarlo ed iscriverlo nei registri della parrocchia ».
Questa è la persona di cui scrive Santa Faustina nel suo Diario.
Sr. Damiana Ziólek, nata nel 1911, ebbe rapporti con Santa Faustina nel 1932 a Ptock e successivamente a Cracovia.
È stata teste nel processo informativo