La Scala del Paradiso

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Grado XXIV

Della mititade ovvero mansuetudine e simplicità, e della innocenzia acquistata per l'aiutorio della grazia divina col propio studio ed industria; e con essa insieme della malignità

Come lo lume dell'aurora viene innanzi al sole, cosi innanzi a l'umilità viene la mansuetudine ovver mititade; e che sia così, udiamo lo lume Gesù Cristo, il quale cosi disse ed ordinoe, quando disse nel santo Vangelio: Imparate da me, imperò ch'io sono mansueto ed umile di cuore.

Adunque è cosa possibile e licita, che come l'uomo in prima vede ed è alluminato dal lume dell'aurora innanzi che vegga il sole, e poi vede chiaramente il sole; così è cosa possibile e convenevole, che l'anima in prima abbia la mansuetudine, e poi riceva la santa umilità, e chi in prima non à questo lume, non può vedere il sole, come disse il verace maestro.

La mansuetudine è uno stato della mente intransmutabile, però, che nelli onori e nelle vergogne tiene pure uno modo.

La mansuetudine è di non sentire in sè mutazione ria, quando il prossimo si sforza di conturballo, ed è orare per lui con pieno cuore.

La mansuetudine è come la pietra che sta sopra 'l mare, nella quale tutte l'onde si percuotono e rompensi, ed essa non si rompe.

La mansuetudine è fermamente di pazienzia, ed è porta di caritade e maggiormente è madre ed acquistamento di discrezione, secondo che dice il profeta nel salmo; Dio insegnerae a mansueti le sue vie.

La mansuetudine è conducitrice della remissione de' peccati, e confidenzia nell'orazione e luogo dello Spirito Santo, secondo che dice Iddio per lo profeta Isaia: Sopra cui si riposerà lo Spirito mio, se non sopita quegli ch'è mansueto ed umile?

La mansuetudine è aiutatrice della ubidienzia e conducitrice e guidatrice della fraternità, e freno delli stolti e riparamento de' furiosi, è ministramento di gaudio e seguitamento di Cristo, è appropiazione degli angeli e legamento delle demonia e scudo contra l'amaritudine.

Ne' cuori de' mansueti si riposa Iddio, ma l'anima conturbante e conturbata è sedia del demonio.

Dice il profeta: I mansueti erediteranno la terra, anzi la signoreggeranno; ma gli uomini che si vogliono vendicare, saranno dispersi di terra.

L'anima mansueta è riposo della simplicità, ma la mente iracunda e perversa è accrescitrice della malignità.

L'anima mansueta riceverà ed ispargerà in altrui le parole della sapienzia, dicendo il profeta: Il Signore dirizzerà i mansueti in discrezione e in giudicio, cioè che darà loro descrezione per sapere reggere e giudicare gli fatti altrui.

L'anima diritta è moglie della umilitade, ma l'anima maligna e torta è fancella della superbia.

L'anime de' mansueti saranno ripiene di santità, ma la mente furiosa è abitazione delle tenebre e della stoltizia.

Lo furioso e lo simulatore cioè ingannatore si scontrano insieme, e nel parlare loro non si truova parola diritta nè monda da malignità; se rivolterai e cercherai il cuore del primo, troverai pazzia, se cercherai il cuor del secondo, vedrai malignità.

La simplicità è uno abito ed una disposizione d'anima sanza varietà, la quale non si muove a pensare male; la malignità è uno conoscimento, anzi maggiormente è disonestà e disformazione demoniaca e sterile e privata di virtù, e pensasi che molti nolla conoschino.

La ipocrisia è uno stato d'anima e di corpo contrario tutto implicato e nutricato di presunzioni e di duplicitadi e di falsitadi, però che è uno stato contrario d'anima e di corpo, che altro è dentro nell'anima, e altro dimostra di fuori nel corpo.

La innocenzia è uno stato dell'anima allegro e libero da ogni suspezione e da ogni malizia.

La dirittura è avere la intenzione pura sanza curiosità, che non pone cura di volere piacere ad alcuno; ed è uno stato sanza pigrizia e sanza duplicità, ed avere lo parlamento non infinto e dinanzi apparecchiato e sanza malignità, e avere l'anima monda come fu creata, la quale ad ogni persona si dimostra e dà.

La malignità è mutazione della dirittura, intenzione ingannata ed errante, dispensazione bugiarda e falsa giuramenti legati e congiunti di parole intrigate, profondità di cuore, abisso d'inganno, menzogna trasformata, superbia naturale, la quale da queste cose predette procede, combattitore contrario all'umilitade, ipocrisia di penitenzia, dilungamento di pianto, nimistà di confessione, operazione del propio albitrio, regola di propia volontà, acquistatrice di cadimento, contrarietà di resurrezione, sorrisione nelle ingiurie, ed è tristizia e vanità, religiosità intinta e corrotta e vita demoniaca.

Lo maligno è compagno del demonio e suo consigliere e ragionatore, ed ae lo nome comune conesso, però che 'l demonio è chiamato maligno, secondo che Gesù Cristo insegnoe nel santo Vangelio, quando amaestroe i discepoli dell'orazione, nella quale dice: Liberaci dal maligno, cioè dal demonio.

Fuggiamo dal vizio della ipocrisia e dalla malignità e dalla adulazione della lingua, udendo il profeta che dice nel salmo: Quelli che fanno la malignità, saranno esterminati.

Questi cotali sono nutritori e pastori delle demonia; e secondo che Iddio è nominato carità, così è chiamato dirittura, secondo che 'l savio, parlando al cuor mondo, dice nella Cantica: La dirittura amate; ed ancora il suo padre David dice nel salmo: Iusto e diritto è lo Signore, ed ancora dice ch'egli fa salvi coloro che sono diritti di cuore; ancora dice la santa Scrittura: Dio vide la dirittura dell'anime, e visitoe quelle anime colla faccia sua.

La prima propietà de' fanciulli è la simplicità non variata, la quale men're che l'ebbe Adamo, non vide la sua nudità, e non conosceva la disonestà della carne sua.

Buona e beata è la simplicità naturale d'alcuni, ma non è così beata, come quella simplicità, la quale è dopo la malignità per dolori e per sudori inserta nell'anima, però che quella prima è difesa e guardata da molta malignità e da molti vizii, ma questa è acquistatrice della altissima umilitade e mansuetudine; e la mercè de' primi non è molta, ma la mercè de' secondi è sopra laudabile.

Tutti noi che volemo inchinare e trare Iddio a noi, conviene che simplicemente e sanza infignimento e sanza malignitade e sanza varietà e sanza curiosità andiamo a lui, come vanno i fanciulli al maestro per imparare dottrina.

Non vedrai già mai la simplicità strana ed aliena dalla umilità; il maligno è uno provveditore falso e menzognere, lo quale dalle parole e per li portamenti e per li modi delle persone va fantasticando di comprendere le cogitazioni del cuore.

Vidi quelli ch'erano diritti, essere ammaestrati ed avere imparato da' maligni malignare, e maraviglia'mi come così avaccio potero perdere la propietade della natura e la sua prima condizione, e quanto leggiermente caddero quelli che sono diritti, cotanto è forte a conducersi e dirizzare quelli che sono maligni; ma la verace peregrinazione e la suggezione e la guardia della lingua molte fiate sono molto valute a queste cose, e quelle cose che parevano insanabili, maravigliosamente le sanaro e trasformaro.

Se la scienzia, come santo Paulo dice, enfia molte anime, vedi se la santa rusticità e lo non essere atto a scienzia avrae naturalmente ad umiliare; e quantunque siano radi, pur sono alcuni, che della ignoranzia si levaro in alto.

Lo efficace e manifesto dimostramento e figura della beata simplicità sia a noi Paulo semplice, tre fiate beato, che neuno vide mai nè udì nè potrà vedere sì grande profitto e accrescimento spirituale in brieve tempo, come fue il suo.

Il monaco semplice è uno animale razionale, il quale obedisce non mettendolo per ragione, ma perfettamente pone lo 'ncarico suo sopra 'l suo conducitore.

Non contradice l'animale a quello che lo lega, e l'anima simplice e diritta obbedisce al prelato, e al comandatore suo non gli contradice, ma seguita quegli che 'l trae com'egli vuole, ed infino alla morte non sa contradire.

Forte cosa è, disse il Signore, che li ricchi entrino nel regno del cielo, e così è forte cosa che li savii non savii, cioè sanza timore di Dio, entrino nella beata simplicità.

Il cadimento e la ruina spesse fiate fu cagione che quelli ch'erano incontinenti e duri, diventassero sobrii e continenti, e donoe loro la salute e la innocenzia non volontaria.

Sforzati e combatti d'ingannare il tuo sapere e la tua prudenzia, e così facendo, troverai la salute e la giustizia in Gesù Cristo nostro Signore.

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