Summa Teologica - III

Indice

Articolo 3 - Se si debba dire che lo Spirito Santo è padre di Cristo secondo l'umanità

In 3 Sent., d. 4, q. 1, a. 2, sol. 1, 2; expos.; C. G., IV, c. 47; Comp. Theol., c. 223; In Matth., c. 1

Pare che lo Spirito Santo debba dirsi padre di Cristo secondo l'umanità.

Infatti:

1. Secondo il Filosofo [ De gen. animal. 1, cc. 2,20; 2,4; 4,1 ] « il padre dà il principio attivo nella generazione, mentre la madre somministra la materia ».

Ma la Beata Vergine è detta Madre di Cristo per la materia che somministrò nel suo concepimento.

Quindi anche lo Spirito Santo può dirsi padre di Cristo per essere stato il principio attivo del suo concepimento.

2. Come le anime degli altri santi vengono formate dallo Spirito Santo, così pure il corpo di Cristo venne formato dallo Spirito Santo.

Ma gli altri santi per la suddetta formazione vengono detti figli di tutta la Trinità, e quindi anche dello Spirito Santo.

Quindi Cristo deve dirsi figlio dello Spirito Santo, in quanto il suo corpo venne formato dallo Spirito Santo.

3. Si dice che Dio è nostro padre perché ci ha fatti, come si legge nel Deuteronomio [ Dt 32,6 ]: « Non è lui il padre che ti ha creato, che ti ha fatto e ti ha costituito? ».

Ma lo Spirito Santo, come si è detto [ aa. 1,2 ], produsse il corpo di Cristo.

Quindi lo Spirito Santo deve dirsi padre di Cristo secondo il corpo da lui formato.

In contrario:

S. Agostino [ Enchir. 40 ] dichiara che « Cristo nacque dallo Spirito Santo non come figlio; dalla Vergine Maria invece come figlio ».

Dimostrazione:

I nomi di padre, madre e figlio derivano dalla generazione, ma non da qualunque generazione, bensì soltanto da quella dei viventi, e principalmente degli animali.

Non diciamo infatti che il fuoco generato è figlio del fuoco generante, se non forse per metafora; lo diciamo invece solo degli animali, la cui generazione è più perfetta.

E tuttavia nemmeno negli animali prende il nome di figlio tutto ciò che viene generato, ma solo ciò che viene generato a somiglianza del generante.

Per cui, come osserva S. Agostino [ Enchir. 39 ], non diciamo che è figlio dell'uomo un capello nato da lui, e neppure che l'uomo è figlio del seme umano, poiché né il capello assomiglia all'uomo, né l'uomo al seme, ma al suo genitore.

Una somiglianza perfetta dà poi una filiazione perfetta, sia in Dio che negli uomini, mentre una somiglianza imperfetta dà una filiazione imperfetta.

Come nell'uomo c'è una certa somiglianza imperfetta con Dio, sia in quanto egli è stato creato a immagine di Dio, sia in quanto ha ricevuto il dono creato della grazia.

Perciò l'uomo può dirsi figlio di Dio per ambedue le ragioni: sia perché creato a sua immagine, sia perché reso simile a lui mediante la grazia.

Ora, dobbiamo ricordare che un attributo non può predicarsi nella sua accezione imperfetta di uno a cui esso spetta in maniera perfetta: come di Socrate, che è uomo per natura e in senso proprio, non si potrà mai dire che è uomo nel senso di uomo dipinto, anche se per caso assomigliasse a un altro uomo.

Ora, Cristo è Figlio di Dio in senso pieno.

Di conseguenza, sebbene secondo la natura egli sia stato creato e giustificato, tuttavia non può dirsi figlio di Dio per la creazione, ma solo per la generazione eterna, in base alla quale è figlio solo del Padre.

Quindi in nessun modo si deve dire che Cristo è figlio dello Spirito Santo, e neppure di tutta la Trinità.

Analisi delle obiezioni:

1. Cristo fu concepito da Maria Vergine con la somministrazione della materia in vista di una somiglianza specifica.

Perciò può dirsi suo figlio.

Al contrario Cristo in quanto uomo fu concepito di Spirito Santo in quanto questi operò quale principio attivo, ma non secondo quella somiglianza specifica che c'è tra un uomo e suo padre.

Perciò Cristo non può dirsi figlio dello Spirito Santo.

2. Gli uomini formati soprannaturalmente dallo Spirito Santo non possono essere detti figli di Dio nel senso di una filiazione perfetta, ma sono figli di Dio secondo una filiazione imperfetta, dovuta alla somiglianza della grazia, che è un dono di tutta la Trinità.

Per Cristo invece la cosa è diversa, secondo le spiegazioni date [ nel corpo ].

3. È così risolta anche la terza obiezioni.

Indice