Summa Teologica - III

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Articolo 7 - Se da parte del battezzando sia richiesta l'intenzione di ricevere il sacramento del battesimo

Infra, q. 69, a. 9; In 4 Sent., d. 6, q. 1, a. 2, sol. 3; d. 27, q. 1, a. 2, sol. 4

Pare che da parte del battezzando non sia richiesta l'intenzione di ricevere il sacramento del battesimo.

Infatti:

1. Nel sacramento il battezzato ha il ruolo del paziente.

Ma l'intenzione non è necessaria da parte del paziente, bensì da parte dell'agente.

Quindi da parte del battezzando non occorre l'intenzione di ricevere il battesimo.

2. Se si omette qualcosa di necessario al battesimo, la persona va nuovamente battezzata: p. es. se si omette l'invocazione della Trinità, come si è detto sopra [ q. 66, a. 6, s. c.; a. 9, ad 3 ].

Ma non pare che si debba ribattezzare una persona per il fatto che non aveva l'intenzione di ricevere il battesimo: altrimenti, non potendosi dimostrare l'intenzione del battezzato, ciascuno potrebbe chiedere di essere battezzato di nuovo per difetto di intenzione.

Quindi non è richiesta da parte del battezzando l'intenzione di ricevere il sacramento.

3. Il battesimo viene dato in riparazione del peccato originale.

Ma chi nasce contrae il peccato originale senza averne l'intenzione.

Quindi il battesimo non richiede l'intenzione da parte del battezzando.

In contrario:

Secondo il rito della Chiesa i battezzandi chiedono pubblicamente il battesimo.

In tal modo quindi essi manifestano la propria intenzione di ricevere il sacramento.

Dimostrazione:

Con il battesimo l'uomo muore alla precedente vita di peccato e inizia una vita nuova, secondo le parole di S. Paolo [ Rm 6,4 ]: « Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con Cristo nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova ».

Come quindi per morire alla vita passata, stando all'insegnamento di S. Agostino [ Serm. 351,2 ], si richiede in chi ha l'uso del libero arbitrio « il pentimento della vita trascorsa », così si richiede l'intenzione di intraprendere la vita nuova che viene inaugurata con la ricezione del sacramento.

Quindi occorre da parte del battezzando la volontà, ossia l'intenzione, di ricevere il sacramento.

Analisi delle obiezioni:

1. Nella giustificazione mediante il battesimo non c'è passività coatta, ma volontaria.

Quindi si richiede da parte del ricevente l'intenzione di ricevere ciò che gli viene dato.

2. Se in un adulto mancasse l'intenzione di ricevere il sacramento, si dovrebbe ripetere il battesimo.

Se però il difetto non risultasse certo si dovrebbe dire: « Se non sei battezzato, io ti battezzo ».

3. Il battesimo è diretto non solo contro il peccato originale, ma anche contro i peccati attuali, che vengono compiuti volontariamente e intenzionalmente.

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