Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se un peccato veniale possa essere rimesso restando nell'anima il peccato mortale

In 4 Sent., d. 16, q. 2, a. 1, sol. 3

Pare che un peccato veniale possa essere rimesso restando nell'anima il peccato mortale.

Infatti:

1. A commento di quel passo evangelico [ Gv 8,7 ]: « Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei », una Glossa [ Ps. Agost., De vera et falsa poenit. 20 ] afferma che « essi erano tutti in peccato mortale: infatti i peccati veniali venivano loro rimessi dalle cerimonie rituali ».

Quindi il peccato veniale può essere rimesso senza che lo sia il mortale.

2. Per la remissione del peccato veniale non si richiede l'infusione della grazia.

Questa invece è richiesta per la remissione del mortale.

Perciò si può ottenere la remissione del primo senza la remissione del secondo.

3. Un peccato veniale è meno affine a un peccato mortale che a un altro peccato veniale.

Eppure una colpa veniale può essere rimessa senza la remissione di altre colpe veniali, come si è notato [ a. 3, ad 2 ].

Quindi il peccato veniale può essere rimesso senza il mortale.

In contrario:

Nel Vangelo [ Mt 5,25s ] si legge: « Non uscirai di là », cioè dal carcere in cui un uomo viene rinchiuso col peccato mortale, « finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo », che sta a significare il peccato veniale.

Quindi il peccato veniale non viene rimesso senza la remissione del mortale.

Dimostrazione:

Come si è già notato [ q. 86, a. 3 ], in nessuno si ha la remissione della colpa se non in forza della grazia; poiché, come dice l'Apostolo [ Rm 4,2ss ], si deve alla grazia di Dio che a qualcuno Dio « non imputi il peccato »; frase che la Glossa [ interlin. ] riferisce al peccato veniale.

Ora, chi è in peccato mortale è privo della grazia di Dio.

Perciò a lui non può essere rimesso alcun peccato veniale.

Analisi delle obiezioni:

1. Per colpe veniali in quel testo si intendono le irregolarità o impurità che venivano contratte a norma della legge.

2. Sebbene per la remissione del peccato veniale non si richieda una nuova infusione di grazia abituale, si richiede però un atto derivante dalla grazia.

E questo non ci può essere in chi è soggetto al peccato mortale.

3. Un peccato veniale non esclude mai ogni attività della grazia, mediante la quale possono essere rimessi tutti i peccati veniali.

Invece il peccato mortale esclude del tutto l'abito della grazia, senza del quale non c'è remissione dei peccati né mortali né veniali.

Perciò il paragone non regge.

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