Fratel Teodoreto e l'Adorazione al Crocifisso

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Le meditazioni: sintesi di grande valore

Ma naturalmente la spiritualità della Passione si afferma soprattutto nelle Meditazioni e in particolar modo in quelle dedicate al mistero della Passione dal lunedì al sabato santo di cui quella sull' "Abbandono di Gesù Cristo alle sofferenze e alla morte", quella "sulla Passione di Gesù" e la seguente "Le cinque piaghe di Gesù Cristo" ( La Salle MD 24; La Salle MD 27; La Salle MD 28 ) offrono sintesi dottrinali teologiche e mistiche di grandissimo valore.

E d'altronde la spiritualità e la devozione al Crocifisso sono fondamentali e insostituibili nel cristianesimo, presupponendo, e quindi in qualche modo dipendendone la stessa Eucaristia.

Particolarmente il Cristo Crocifisso è considerato come il principio unitario d'azione di ogni singolo membro e della stessa unione comunitaria tra quelli che egli ha scelto per un'opera comune, cui partecipa quello Spirito di unità divina che si realizza nell'unum sint.

Così Gesù è in mezzo alla comunità per dirigere "tutte le loro azioni e tutta la loro condotta" ad un solo centro che è Lui stesso "Gesù Cristo che agisce in essi e per essi" ( M. O. II ).

"Mettiamo, con S. Paolo, tutta la nostra gloria nel portare sul nostro corpo le sacre stigmate delle sue Piaghe, per renderci conformi a Gesù Cristo Crocifisso…" ( M. 165, 3 ).

Tale spiritualità egli pone a fondamento e a motivo propulsore per l'impegno nell'opera apostolica, nella missione educativa.

E in questo spirito si deve ricercare la radice, la sorgente dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

La partecipazione alla croce si espande in frutti di salvezza:

più gli apostoli di Gesù "sono ricolmi di sofferenze nei loro lavori apostolici" più essi operano efficacemente la salute delle anime ( La Salle MF 126,2 );

la loro testimonianza illustra e feconda la loro azione ( M. 166, 3 );

le sofferenze li purificano, permettono loro di crescere nell'amore di Dio, nello slancio apostolico, nella speranza della ricompensa celeste ( La Salle MF 124 ).

Il Cristo non manca d'altronde di "dare loro la mano" in questi momenti difficili: le persecuzioni non possono separarli dal suo amore ( M. 152, 1 ).

Così la sofferenza non è ricercata per se stessa, ma accettata come facente parte del ministero apostolico: accettando la croce si è sicuri di raccogliere i frutti per gli altri e per se stessi.

La partecipazione interiore al Mistero di Gesù orienta e anima la storia quotidiana del Fratello.

Nella e per mezzo della sua attività il Fratello realizza la consacrazione di tutto se stesso a Dio; con Gesù e in Lui egli "offre la sua vita" al Padre per la salvezza degli uomini.

Più che della "sequela Christi", della imitazione di Cristo e anche della conformità al Cristo il de La Salle parla di unione a Gesù Cristo, e cioè di identificazione, di assimilazione a Gesù Cristo.

L'attività stessa del Fratello nel mondo, le sue relazioni concrete di servizio ai giovani, sono espressione sacramentale dell'amore salvifico del Cristo; nell'azione del Fratello è il Cristo in azione. ( M. 195,3 ).

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