Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 124

Martirio di san Giovanni Evangelista
6 maggio; non figura più nel nuovo calendario

1 Una volta la madre di san Giacomo e di san Giovanni domandò a Gesù di far sedere i suoi due figli nel suo regno, uno alla destra e l'altro alla sua sinistra.

Gesù Cristo domandò loro se potevano bere il calice che avrebbe bevuto lui e aggiunse che in seguito l'avrebbero bevuto ( Mt 20,21-22 ), per far loro capire che, per rendere testimonianza al suo nome, avrebbero patito, sia l'uno che l'altro, tormenti assai violenti e difficili a sopportarsi.

Così capitò a san Giovanni, in diverse occasioni, anche se poi non morì sotto la violenza dei tormenti sofferti.

Sono proprio queste sofferenze che la Chiesa oggi onora, stabilendo per esse un'importante solennità.

Riflettete sul fatto che san Giovanni è un apostolo, proprio perché ha molto sofferto, oltre che per le sue parole e per la predicazione del santo Vangelo.

Ringraziate Dio di aver fatto bere anche a lui il suo calice, come al suo discepolo prediletto, e di averlo trattato come suo vero amico.

2 Queste sono le sofferenze che san Giovanni ha dovuto sopportare per onorare Gesù Cristo e la sua Religione: dopo la discesa dello Spirito Santo fu messo in prigione con san Pietro ( At 4,3 ); ne era appena uscito che fu condannato dai Giudei a una crudele flagellazione ( At 5,40 ).

alcuni anni dopo, mentre stava diffondendo il Vangelo a Efeso, fu condotto a Roma per ordine dell'Imperatore Domiziano che lo condannò a una crudele flagellazione, secondo l'usanza romana, prima che venisse eseguita la sentenza capitale.

In seguito venne immerso in una caldaia di olio bollente, dalla quale però - come afferma Tertulliano - uscì più sano e più forte di quando vi era entrato.

Questi sono stati i martiri di san Giovanni che la Chiesa oggi ricorda, soprattutto quelli subiti a Roma e premiati dal grande miracolo di cui fu oggetto.

Le feste dei martiri - afferma san Cipriano - sono esortazioni al martirio.

Il martirio di san Giovanni, che oggi celebriamo, deve animarci ad accettare le sofferenze, secondo l'esempio che egli ci ha dato, con affetto e per amore di Dio.

3 Quando san Giovanni sopportò questo martirio, Dio lo conservò prodigiosamente sano perché, dopo averlo purificato con il fuoco, voleva disporlo a ricevere quelle copiose ispirazioni che l'avrebbero aiutato a scrivere l'Apocalisse - il suo libro profetico - nell'isola di Patmos ( Ap 1,9 ), dove l'Imperatore lo spedirà in esilio.

Non meravigliatevi se, spesso, Dio offre anche a voi occasioni di soffrire; più ve ne manda, più vi ama ( Pr 3,12 ) e più dovete essere contenti.

sono proprio le sofferenze che vi purificano maggiormente e vi rendono graditi ai suoi occhi.

sono esse che vi allontaneranno agevolmente dal peccato e vi faranno ricevere abbondantemente le grazie divine.

che sia questo il frutto principale delle vostre sofferenze.

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