Aspetti del messaggio di Fr. Teodoreto

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Conclusione

Rivolgersi al mondo quanto lo comportava la condizione di educatore, attraverso i doveri di stato poiché tutto ciò veniva religiosamente comandato e veniva comandato in quanto nella fede appariva più conforme a Dio: ecco per Fratel Teodoreto il punto di armonia e di sviluppo fra consacrazione religiosa e impegno nel mondo.

La professione religiosa vissuta, lo sforzo ascetico che essa comporta si fanno strumento ed esplicazione da un lato, di santificazione, e contemporaneamente di compito nel mondo. Il quale compito non può non costituirsi fortemente come "missione " e come "apostolato".

Vien quasi da sé che in un simile orientamento Fratel Teodoreto dia un posto preminente al catechismo, alla diffusione cioè tra il popolo del messaggio cristiano.

Fratel Teodoreto seppe armonizzare le esigenze più squisitamente religiose, quali la riparazione ( che volle come uno degli spiriti fondamentali dell'Opera da Lui fondata ), con un impegno serio e fedele, aggiornato e dinamico nelle cose del secolo; seppe trovare la rinuncia, l'abnegazione di sé nell'adempimento del proprio dovere, anche in quanto concerneva la formazione e lo sviluppo della sua persona.

Insomma, in Fratel Teodoreto motivo e consacrazione religiosa si fanno ispirazione e incremento per tutti gli altri aspetti e momenti della vita.

Non che la religiosità in lui anzitutto servisse alle altre attività, ma sono piuttosto i molteplici compiti che trasfigurati dalla fede diventano momenti di un solo dono di sé e di quello unico olocausto d'amore, che nella professione religiosa ha il suo inizio.

In ogni cosa il Regno di Dio, il resto verrà come conseguenza.

Così la laicità del movimento che egli susciterà e organizzerà, non verrà a contrastare sostanzialmente con il progresso spirituale dei suoi discepoli.

Il rimanere nel mondo e la santità non erano per lui, educato allo spirito di fede del suo Fondatore, in contrasto o cose assolutamente eterogenee, anzi seppe intuirne i possibili rapporti.

"Padre, non chiedo che Tu li tolga dal mondo, ma che li guardi dal male" ( Gv 17,15 ): è quanto vorrà riportato in capo alle Regole e Costituzioni dell'Unione Catechisti.

Così quello slancio che dapprima lo guida e lo sostiene nell'insegnamento scolastico, sarà il medesimo che gli ispirerà un'opera di sviluppo, tutta spirituale e apostolica, per i suoi giovani; che gli permetterà sicurezza di giudizio di fronte ai molteplici casi di vita famigliare, professionale e civile sottopostigli dai suoi discepoli; che infine avrà la sua più completa e matura realizzazione in quello stato votale che dischiuderà a quanti, chiamati, lo avranno seguito.

Fratel Teodoreto ha in questo modo confermata la fiducia nelle Scuole Cristiane e nella religiosità laica dei maestri, che congregati costituiscono un potente cenacolo di spiritualità e di imprese educative per la civiltà cristiana nel popolo.

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