Cenacolo N° 15

Per conoscere, accogliere e testimoniare l'amore del Signore

L'amore intimo e forte per Gesù

Tutto ciò che è santo è permeato, pieno di quella carità che si oppone a Satana, il quale la combatte anche insinuando il dubbio nell'anima per indebolirla, deprimerla e farla disperare.

Per diventare santi occorre liberateci della stolta superbia, rovina dell'anima.

L'umiltà è stata la principale virtù di Maria SS., piena di grazia, premiata con la maternità divina. Fiore dell'umiltà è la "benedetta semplicità" tanto cara alla Madonna, che appare ai bambini e a coloro che a loro assomigliano, e cara al Signore: "Lasciate venire a Me i piccoli". ( Lc 18,16 )

Gesù non ha predicato la distruzione di ciò che è umano e materiale come alcune esagerazioni in uso presso religioni sparse nel mondo.

Gesù ci ha insegnato che no occorre avere sollecitudine per la carne che muore, ma per l'anima immortale; ci ha insegnato a non temere ciò che può uccidere il nostro corpo, ma ciò che può uccidere il nostro spirito, e quando fossimo nella necessità di fare una scelta tra preservare la vita del corpo o quella dell'anima dobbiamo scegliere quanto preserva lo spirito.

Spunti per contemplare le ferite sanguinanti e gloriose di Gesù

Mamma SS. di Gesù, e Mamma nostra, aiutaci ad adorare come gli Angeli e i Santi del Cielo, le ferite che i chiodi ti hanno fatto nelle tue mani benedette, unicamente protese a guarire e a salvare.

Penso al male che avrai sentito, Gesù, e al sangue uscito da questi squarci orrendi nella tua carne.

Grazie Gesù di questo tuo grande amore; grazie per aver sofferto tanti e cosi atroci dolori; grazie per aver accettato lo strazio di vedere la tua Mamma colma di immenso dolore, sotto i cui occhi ti abbiamo crocifisso.

Grazie Gesù per questa tua immensa sofferenza che ci ha meritato la vita divina e la futura resurrezione.

Detti tratti dal Diario di fra Leopoldo

Maria SS. 18 settembre 1909

" Ti benedico figlio mio, unito al mio divin Figlio, benedico anch'io ché essi pure sono i miei figli ".

Maria SS. 7 ottobre 1909

" Questa cella è dolce e santa preparazione per i santi e misericordiosi avvenimenti".

Maria SS. 14 ottobre 1909

"Tu ami tanto il mio divin Figlio ed io, tua SS.ma Madre, Maria Vergine, amo tanto te con tutti i tuoi figli dell'Ordine nascente come già ti dissi".

Come accogliere e riversare sui fratelli l'amore di Gesù

Per crescere nell'amore a Gesù Crocifisso e per suscitare attorno a noi una risposta d'amore verso di Lui, occorre una sempre maggiore consapevolezza che è sua volontà che guardiamo con amore a Lui, che ci ha talmente amati da dare la vita per salvarci.

Un modo semplice che ci è suggerito per riconoscere il suo amore è quello di praticare l'Adorazione a Lui Crocifisso, che ci è stata espressamente richiesta, come risulta dagli scritti di fra Leopoldo.

Il ritornare ogni settimana su questi temi è pertanto un aiuto offerto ai membri dei Cenacoli, per aiutarli a praticare con amore questa devozione.

Come già più volte affermato, con questa devozione ci si propone di stabilire un rapporto d'amore con Gesù che coinvolga tutta la nostra vita, per poi riflettersi sul prossimo.

I foglietti settimanali che vi consegniamo, hanno il solo scopo di rinfocolarci e rinfrancarci in questo nostro apostolato, così da suscitare una risposta d'amore all'Amore, massimamente manifestato nella Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

In questo spirito continuiamo pertanto questa nostra missione, moralmente certi che, l'adesione al Cenacolo di adorazione - evangelizzazione sia volontà di Dio il quale, anche se non ci ha fatto direttamente l'invito, ce lo ha fatto giungere attraverso qualche altra persona che ci ha chiesto di diventare non solo gente che pratica questa preghiera, ma che anche la diffonde.

L'insegnamento dei testimoni della fede

Non dovete stupirvi se Dio vi offre occasioni di sofferenze; sono una testimonianza del suo amore e dovete esserne contenti, perché è soprattutto attraverso al sofferenza che Egli vi purifica e vi rende graditi ai suoi occhi.

Le sofferenze vi mettono in grado di ricevere le grazie di Dio con abbondanza. ( San Giovanni B. De La Salle, M. 124,3 )