Cenacolo N° 59

« Crocifisso per la sua debolezza, Cristo vive per la potenza di Dio »

La debolezza di Dio

In tutta la Bibbia, accanto alla rivelazione della potenza di Dio, c'è una rivelazione segreta, che potremmo chiamare la rivelazione della debolezza di Dio.

La debolezza di Dio è legata a ciò che la Scrittura chiama spesso « le viscere di misericordia del nostro Dio » ( Cf. Ger 31,20; Lc 1,78 ).

Essa lorende, per così dire, impotente di fronte all'uomo peccatore e ribelle.

Il popolo è « duro a convertirsi », « si ribella con continua ribellione ».

E qual è la risposta di Dio?

« Come potrei abbandonarti - dice -, come consegnarti ad altri, Israele? …

Il mio cuore si commuove dentro di me, le mie viscere fremono di compassione » ( Os 11,8 ).

Quasi scusandosi di questa sua debolezza, Dio dice: « Può una madre dimenticare il suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? » ( cf Is 49,15 ).

In realtà, questo amore è, per eccellenza, l'amore della madre.

Esso parte dalle profondità in cui la creatura si è formata e afferra poi tutta la persona della donna - corpo e anima -, facendole sentire il figlio come una parte di se stessa che non potrà mai tagliare via, senza profonda lacerazione del suo stesso essere.

La causa della debolezza di Dio è, dunque, il suo amore per l'uomo.

Vedere la persona amata distruggersi con le proprie mani e non poter fare nulla!

Ne sa qualcosa il padre o la madre che vede il suo ragazzo spegnersi, un giorno dopo l'altro, a causa della droga e non può nemmeno accennare al suo vero male, per paura di perderlo del tutto.

Ma Dio non potrebbe impedirlo, essendo onnipotente?

Certo che potrebbe, distruggendo, però, anche la libertà dell'uomo, cioè distruggendo l'uomo!

Perciò egli può soltanto ammonire, scongiurare, minacciare, ed è quello che fa tutto il tempo, per mezzo dei profeti.

( Cfr. Il Potere della Croce di R. Cantalamessa )

La carità è la virtù più nobile in mancanza della quale siamo nulla

« La Carità non avrà mai fine »

Carità significa successo, felicità, vita.

« La Carità, dice il poeta Browning, è energia vitale".

Dove c'è amore c'è Dio.

Chi vive nell'amore vive in Dio.

Dio è amore, dunque amate senza calcoli, senza distinzioni, senza rinvii: amate!

Date a piene mani, ai poveri, che è cosa molto facile, ma date anche ai ricchi, che spesso ne hanno ancora più bisogno; e ancor più date ai vostri pari, cosa difficilissima, e per i quali ciascuno di noi fa forse meno che per qualsiasi altro.

C'è una differenza tra il cercare di far piacere e il rendere felici.

Rendete felici!

Questo è l'inesauribile e anonimo trionfo di uno spirito che ama realmente.

« Viviamo una volta sola, qualsiasi cosa buona possiamo fare per un essere umano, qualsiasi servizio possiamo rendere, rendiamolo adesso.

Non tardiamo, non trascuriamo alcuna possibilità perché non passeremo mai più per quella strada ».

( Cfr. La cosa più grande del mondo di E Drummond )

Meditazione sulle piaghe sanguinanti e trionfanti di Gesù, porte del cielo

Ogni adoratore di Gesù Crocifisso e Risorto potrà trovare il suo modello e il suo corrispondente tra i fedeli che hanno circondato la Croce:

ci saranno dei convertiti come Maria Maddalena ( Mt 27,56.61; Mt 28,1-10; Mc 16,1-10; Lc 24,10; Gv 20,1-2.11-18 );

delle nature semplici e rette come i soldati che proclamarono la divinità di Gesù dopo che furono presenti al suo supplizio ( Mt 27,54, Mc 15,39; Lc 23,47 );

delle persone sapienti e influenti come Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea ( Gv 19,38-42; Mt 27,57-60 );

anime fedeli e consacrate come l'apostolo prediletto ( Gv 19,26-27.35; Gv 20,1-10; Gv 21,7.24 ) e

le altre pie donne ( Mt 27,55-56; Mc 15,40-41; Lc 23,49.55- 56; Lc 24,1-10; Gv 19,25 ).

Il mio Gesù Crocifisso … mi chiama a portarmi ai suoi piedi e a stare in adorazione come faceva Santa Maria Maddalena e le altre piissime anime sue compagne ( Fra Leopoldo, Diario 26-1-1909 ).

Solo con te, dolce mio Dio, / ai piè della Croce, sia degno anch'io / come un S. Giovanni, o mio Signore, / colla Madre tua SS.ma … ( 2-VI-1909 ).

"lo ti voglio bene come a un secondo S. Giovanni!": Gesù Crocifisso ( 18-X-1913 ).

"Veglia, figlio, scaccia il sonno ( la Mamma tua SS.ma io sono ) ad imitazione delle pie donne che sempre accompagnarono il mio Divin Figlio" ( Giovedì Santo 24-III-1910 ).