Mons. Cesare Nosiglia, alla "Messa del Povero"

Domenica 21 luglio, presso il Centro Andrea, sede dell'Opera.

1. Valore dell'incontro.

Giornata festosa per gli Ospiti della Messa del Povero ed i Volontari operatori, data la presenza dell'Arcivescovo, che ha celebrato la S. Messa e si è intrattenuto in paterno e cordiale colloquio con i presenti per tutta la mattinata.

Quale sia la predilezione di Mons. Nosiglia per i poveri, gli emigranti, gli emarginati e i reietti, è nozione comune, attraverso i suoi insegnamenti e le sue esortazioni, e per le opere concrete realizzate per la accoglienza, il ricovero e l'assistenza ai bisognosi.

Nelle presenti congiunture di sistemazione di naufraghi immigrati, come è stato rilevato dai media e dai giornali, ha offerto direttamente alle Autorita politiche la disponibilità della Diocesi per l'accoglienza di profughi.

È in questo orientamento spirituale che va considerata la rinnovata visita - è la seconda, in continuità con quelle dei suoi predecessori, quale S. Em.za il Card. Poletto – come contrassegno autentico del motto paolino "Charitas Christi urget nos" ( è l'amore di Cristo che colma i nostri cuori: 2 Cor 5,14 ), cui la Chiesa torinese si è sempre attenuta nei suoi Santi e nelle sue opere.

L'Arcivescovo nel centro Andrea per la S. Messa

2. Il saluto della Presidente.

Mons. Nosiglia, accompagnato dal diacono Michele, è giunto ben prima dell'ora della messa, prevista per le 10,00, avendo così modo di intrattenersi con i Volontari che l'hanno accolto con padre Giovanni, delle Missioni della Consolata, da tempo celebrante abituale, talora alternato da qualche confratello.

La presidente, Silvia Olivetti, gli ha rivolto il saluto della comunità, evidenziando come la famiglia della Messa del Povero venga onorata di una nuova visita, avendo l'Arcivescovo già avuto modo di conoscere l'Opera in un precedente incontro.

« In tale incontro, ha sottolineato la presidente, Lei, Eccellenza, era stato accolto dal compianto fr. Egidio, salito al Cielo il 27 gennaio scorso.

Ma ora Egli è certamente presente in spirito ad accoglierla, come aveva fatto la volta scorsa, con il suo inconfondibile sorriso.

E con Lui l'accolgono, dalla Casa del Padre, altri "pionieri" della Messa del Povero, quali fr. Gustavo, suor Vincenza, Eugenia Verna, don Franci e tutti gli altri Ospiti, Volontari e Catechisti che lo hanno preceduto, e in particolar modo i fondatori suor Luisa e il ven. Fr. Teodoreto".

La Olivetti, dopo un breve cenno alle attività in corso, non ha omesso le difficoltà che si frappongono per l'espletamento di un servizio veramente cordiale e continuo verso il prossimo, data la mentalità di individualismo e di tornaconto che sovente incombe nella cultura e nel costume odierno.

Così ha proseguito: « Da 90 anni l'opera Messa del Povero presta e continua la sua attività ogni domenica, nonchè il giovedì pomeriggio con la scuola di alfabetizzazione per stranieri.

Non mancano però le difficoltà dovute al tempo che viviamo, incline al disorientamento, a fare vacillare i punti di riferimento, a investire di precarietà, specie in alcuni giovani, non solo la sfera operativa ma anche quella affettiva.

C'è poco desiderio di costruire e di progettare, si vive il presente come unico stadio e senza sufficienti prospettive per il futuro.

Eppure siamo convinti che può essere proprio questo il momento per mettere nuove basi.

La bellezza della nostra comunità risiede nell'ascolto, nel confronto, nel dialogo con l'altro.

Facciamo così una maggiore esperienza di Chiesa, sperimentando la grazia che inonda la nostra vita, e che attraverso di noi arriva a toccare anche le vite degli altri che Dio ci ha affidato.

È bello per noi essere qui con Lei questa mattina: la sua presenza fra noi é occasione di crescita, di confronto, di "prenderci a cuore" la nostra comunità, piccola componente della Chiesa tutta.

Noi viviamo storie varie, ma chiamate a percorrere un cammino insieme.

L'augurio che oggi ci facciamo è che questa sua visita sia l'occasione per noi di comporre insieme nuovi spazi e far nascere straordinari desideri ispirati al Bene, perché originati nel bene e per il bene, desideri che ci richiamano a tornare all' essenziale, e che fanno dell'essenziale la nostra region di vita ».

E per conclusione ha tratto lo spunto da un augurio: il cinquantesimo di matrimonio di una coppia di Volontari, sposatisi proprio nella cappella della Messa del Povero, e per i quali ha chiesta La benedizione.

3. La parola di Mons. Nosiglia.

Nell'omelia della Messa, concelebrata con Padre Giovanni, l'Arcivescovo ha tratto lo spunto dal vangelo della domenica, sulla visita di Gesù alle sorelle Marta e Maria ( Lc 10,38-42 ), per applicarlo alla situazione abituale e ricorrente propria dell'ambiente, anzi della famiglia in cui egli e i fedeli si trovavano: gli Ospiti e i Volontari nel salone - cappella.

Marta nella sua casa era tutta presa e impegnata per servire Gesù nel migliore dei modi, la sorella Maria invece, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.

Tant'è che Marta si fece avanti e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire?

Dille dunque che mi aiuti".

E cosa risponde Gesù?: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno.

Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".

Mons. Nosiglia ha sottolineato come la famiglia della Messa del Povero rappresenti bene l'insegnamento che proviene dal testo evangelico.

Visita ai locali

Ci sono molti servizi da svolgere ed espletare per i poveri, ma questa attività va condotta nell'amore di Dio, con una spiritualità tutta particolare che la contrassegni, come autentica offerta di carità: la carità virtù teologale, che accoglie meravigliosamente ogni opera di misericordia.

4. Le parole "confidenziali" dell'Arcivescovo.

Ma non da meno che per quelle dell'omelia, siamo grati a Mons. Nosiglia delle parole che ha donato un po' a tutti in via personale, agli Ospiti e ai Volontari, in colloqui e anche in brevi battute, animate da sorriso, mentre Egli si prestava al servizio dei commensali durante il pranzo.

Sono state parole di incoraggiamento, di consolazione e di vicinanza paterna.

Nell'occasione gli sono state anche esposte difficoltà dell'Opera, prospettive operative, nel corso della visita alla cucina e ai locali di deposito.

E infine, ciliegina sulla torta, Mons. Nosiglia ha affidato per una breve vacanza la Sorgente di Baldissero ( già centro di spiritualità dell'Unione Catechisti ) alla Messa del Povero, con accessibilità anche agli Ospiti che lo desiderino.

Grazie di cuore, Mons. Cesare!

Silvia Olivetti ( presidente )