In memoria |
( A completamento dei dati biografici già riportati nel numero precedente )
Quale forza di temperamento e di carattere serbasse il carissimo Luigi è circostanza nota a quanti hanno avuto la grazia di conoscerlo: sicuro nel comportamento, motivato nelle idee, inflessibile nella ricerca della verità.
Ma dove la fortezza si manifestava veramente inamovibile era nell'amore al Crocifisso, cui ha consacrato la sua vita come congregato dell'Unione Catechisti, di cui è stato presidente per due anni.
Riportare quanto ha operato e realizzato in quel non facile periodo sarebbe troppo lungo per questa breve commemorazione, ma non possiamo tralasciarne un aspetto, che caratterizza una delle sue virtù emergenti: l'interessamento e i solleciti alle Autorità ecclesiastiche per la ripresa della causa di beatificazione del Servo di Dio fra Leopoldo, processo cui si è sempre dedicato anche con propri oneri pecuniari.
Fra Leopoldo "cofondatore" dell'Unione e della Casa di Carità Arti e Mestieri: ecco uno degli obiettivi su cui ha operato la sua forza d'animo, come espressione del suo amore di Catechista.
Tra le varie iniziative al riguardo, negli ultimi anni, pur se con le difficoltà di ambulazione, ha disposto di apporre, nel santuario di N. Signora del Sacro Cuore, interno alla chiesa di S. Tommaso, una targa illustrativa delle virtù e opere di fra Leopoldo, ivi tumulato, nonché un'altra targa all'entrata della chiesa, con l'indicazione dei Servi di Dio ivi sepolti.
Ha inoltre tenuto, nella sua abitazione, per la sopravvenuta impossibilità di recarsi nella sede dell'Unione, vari incontri con Catechisti e Volontari della Messa del Povero, per la perseveranza del carisma dell'amore a Gesù Crocifisso.
Ma a quest'amore Luigi ha ricondotto e coltivato in modo particolare le sofferenze interiori e i dolori fisici, essendo menomato per la poliomelite contratta nell'infanzia, con difficoltà nella deambulazione, con ricorso a rimedi ortopedici.
Tale anomalia è peggiorata nella maturità, impedendogli di camminare, e costringendolo a ricoveri in ospedale.
È morto nell'ultimo ricovero, non per il Covid-19, ma per l'aggravarsi dello stato di salute.
Delle sue varie e articolate attività, va rilevata la sua qualità di pittore raffinato, sia nel dipingere , che nel disegno a matita.
Dalle sue opere lasciato alla Casa di Carità Arti e Mestieri la copia di un Crocifisso e la riproduzione del volto del ven. fr. Teodoreto, tracciati a matita e ingranditi con maestria, e una tela a colori sulla "Cena di Emmaus", ispirata a quella di Caravaggio.
Nella professione si è dedicato all'insegnamento dell'arte figurativa e del disegno nei licei, e con forte passione alla catechesi e alla formazione spirituale, specie con i giovani della Casa di Carità.
Si è molto impegnato in attività sociali e in politica, espletando, tra l'altro, il mandato di consigliere comunale nel comune di Orbassano, ove risiedeva con i familiari.
Viva attenzione ha sempre serbato per i poveri e i bisognosi, e ha contribuito con consigli e cospicue erogazioni all'attività e al sostentamento delle Catechiste della sede dell'Unione di Asmara in Eritrea.
E che dire dell'esemplare sostegno morale, finanziario e di assistenza serbato per i familiari?
onviveva con le sorelle Lina ed Emanuela, entrambe Catechiste, le quali con pari generosità l'hanno ricambiato, prestandogli tutte le cure affettive e di assistenza nella malattia: ma degli affetti familiari già si è detto in precedenza. ( V. M. )
Caro Giovanni, « Tu hai quel che hai donato »!
L'amore alla tua Liliana, cui Ti sei offerto all'altare e in tutti i giorni, nel profumo di rose autentiche perché munite di spine.
Hai donato amore ai vostri figli e nipoti, che Ti hanno fatto assaporare il bene della famiglia, che da piccolo Ti mancò perché orfano di guerra.
Hai trascorso la tua infanzia dalle Salesiane, quindi l'adolescenza dai Salesiani, che hai ricambiato ponendoti a loro disposizione in tanti impegni e servizi.
In modo speciale Ti sei fatto dono ai Gruppi Famiglia dell'Unione, da generoso e insostituibile organizzatore di incontri e pellegrinaggi, Ti sei donato alla scuola cattolica nell'Agesc, e a quanti altri hai beneficato.
Dove è ora questo bene?
Di certo accanto al manto dell'Ausiliatrice, in cui hai trovato sollievo nella tua malattia, e nella gioia del Crocifisso Risorto.
Arrivederci Giovanni!