VII stazione

Gesù cade la seconda volta

Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira.

Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce …

Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri …

Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere ( Lam 3,1-2.9.16 ).

Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato ( Eb 4,15 ).

Meditazione

La prima caduta di un uomo può suscitare sentimenti di pena e comprensione, la ricaduta, invece, suscita spesso scandalo e indignazione.

Chi potrà mai conoscere il mistero di umiltà nascosto nel tuo ripetuto venir meno lungo la via, Gesù, uomo dei dolori?

Davvero tu hai voluto essere provato in ogni cosa come noi, eccetto il peccato.

Proprio per l'amore che ti ha spinto a rivestirti delle nostre infermità sei diventato per noi fortezza e scudo di difesa contro gli assalti ricorrenti del male.

Cadremo, sì, cadremo forse tante volte ancora sotto la sferza della tentazione, ma Tu ci sosterrai, Signore, e ci farai di nuovo camminare a testa alta, partecipi della tua regale dignità.

O Cristo, Buon Samaritano pietosamente chino sulle nostre ferite, abbi di noi pietà!