VIII stazione

Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Grida dal tuo cuore al Signore, vergine figlia di Sion; fa' scorrere come torrente le tue lacrime … alza verso di lui le mani per la vita dei tuoi bambini, che muoiono di fame all'angolo di ogni strada ( Lam 2,18.19 ).

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.

Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?" ( Lc 23,27-29.31 ).

Meditazione

Una donna aveva un giorno versato sui tuoi piedi, Gesù, lacrime di amore e pentimento.

Ancora una donna - e si chiamava Maria - durante un'ultima cena aveva versato sul tuo capo profumo di nardo purissimo …

Ora ti vengono incontro, piangenti, le "figlie di Gerusalemme", le donne della stirpe di Rachele, per fare su di Te l'accorato lamento.

Sì, è ben giusto che Tu sia pianto come un figlio primogenito, il più caro, votato alla morte.

Ma Tu le inviti a piangere sulla loro sorte di madri desolate, di madri spogliate, come alberi da frutto investiti dalla bufera.

Sono una moltitudine, queste donne, sopra la terra …

Piangono, sì, piangono, le madri su quest'ora tragica della nostra storia, ma in seno a Te e in seno alla tua Madre versino il fiume delle loro lacrime, perché ogni dolore abbia la sua compassione, la grazia dell'amore che redime.

Signore Gesù, Primogenito tra molti fratelli, abbi di noi pietà!