VIII stazione

Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce

Dal Vangelo secondo Marco 15,21

Allora costringono un tale che stava passando, Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, a portare la croce.

Meditazione

Simone è un nome giudeo, ma Cirene è una città greca, in qualche parte dell'Africa.

Ritornato nella terra dei suoi padri, egli la coltivava.

Un contadino robusto, imbrattato di fertile limo, forse gioioso perché gli alberi da frutta sono in fiore.

Eccolo alle porte della città, passa e non sa nulla di quanto sta accadendo.

L'ufficiale dell'esercito di occupazione vede che è vigoroso e povero e gli ingiunge di portare di buon passo la croce di Gesù.

Egli non è né un discepolo né un amico.

Gli apostoli si sono dispersi.

Eppure egli non si sottrae e porta la croce, che non gli era destinata.

Sono molti coloro che la vita costringe a portare la croce, senza che sappiano che è la croce di Cristo.

La portano ogni volta che superano ogni egoismo per nutrire, vestire, accogliere lo sconosciuto.

" Non ti conoscevamo ", essi dicono a Gesù, ma egli replica: " L'avete fatto a me ". ( Mt 25,35-46 )

Simone aveva ancora negli occhi l'albero in fiore, ma sotto il sangue raggrumato, egli ha forse intravvisto un volto di luce e ha intuito che portava ben più di un albero che presto si sarebbe disseccato: ha intuito che portava il nuovo Albero della Vita.

Orazione

Signore, il destino ci costringe a portare la croce.

Rivelaci che è la tua e che in realtà sei tu a portare le nostre.

Signore, come croci portiamo le nostre passioni, esse non sono prive di amore, non sono scevre di menzogna.

Con la tua passione, liberaci dall'illusione e trasforma le nostre passioni - che non sono prive di amore -, in compassione.

Signore, noi portiamo la croce della nostra morte, della morte di coloro che amiamo.

Nel nostro faticoso avanzare, rivelaci che sei tu ad attenderci, tu che fai della mia la tua Croce, Croce di risurrezione.