XI stazione |
Dal Vangelo secondo Matteo 27,35-42
C. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte.
E sedutisi, gli facevano la guardia.
Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: « Questi è Gesù, il re dei Giudei ».
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo:
V. « Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso!
Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce! ».
C. Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano:
V. « Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso.
È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo ».
Quelle mani che hanno benedetto tutti ora sono inchiodate alla croce, quei piedi che hanno tanto camminato per seminare speranza e amore ora sono attaccati al patibolo.
Perché, o Signore? Per amore! ( Gv 13,1 )
Perché la passione? Per amore!
Perché la croce? Per amore!
Perché, o Signore, non sei sceso dalla croce rispondendo alle nostre provocazioni?
Non sono sceso dalla croce perché altrimenti avrei consacrato la forza come signora del mondo, mentre è l'amore l'unica forza che può cambiare il mondo.
Perché, o Signore, questo pesantissimo prezzo? Per dirvi che Dio è Amore, ( 1 Gv 4,8.16 ) infinito Amore, Amore onnipotente.
Mi crederete?
Gesù Crocifisso, tutti ci possono ingannare, abbandonare, deludere: soltanto tu non ci deluderai mai!
Tu hai lasciato che le nostre mani ti inchiodassero crudelmente alla croce per dirci che il tuo amore è vero, è sincero, è fedele, è irrevocabile.
Gesù Crocifisso, i nostri occhi vedono le tue mani inchiodate eppure capaci di dare la vera libertà; vedono i tuoi piedi fermati dai chiodi eppure ancora capaci di camminare e di far camminare.
Gesù Crocifisso, è finita l'illusione di una felicità senza Dio.
Torniamo a te, unica speranza e unica libertà, unica gioia e unica verità.
Gesù Crocifisso, abbi pietà di noi peccatori!