IX stazione

Gesù cade per la terza volta

« Chi ci separerà dall'amore di Cristo?

Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

… Ma in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati! »( Rm 8,35.37 ).

Meditazione

Vincere la cattiva nostalgia

San Paolo elenca le sue prove, ma sa che prima di lui ci è passato Gesù, il quale sulla via del Golgota cadde una, due, tre volte.

Distrutto dalle tribolazioni, dalla persecuzione, dalla spada, oppresso dal legno della croce.

Stremato!

Sembra dire, come noi, in tanti momenti bui: Non ce la faccio più!

É il grido dei perseguitati, dei morenti, dei malati terminali, degli oppressi sotto il giogo.

Ma in Gesù, è anche visibile la sua forza: « Se affligge, avrà anche pietà » ( Lam 3,32 ).

Ci indica che c'è sempre, nell'afflizione, la sua consolazione, un "oltre" da intravedere nella speranza.

Come la potatura sugli alberi che il Padre celeste, con sapienza, fa proprio sui tralci che producono frutto ( cfr Gv 15,8 ).

Mai per la stroncatura, ma sempre per la rifioritura.

Come una madre quando giunge la sua ora: è afflitta, geme, soffre nel parto.

Ma sa che sono le doglie della vita nuova, della primavera in fiore, proprio per quella potatura.

Ci aiuti la contemplazione di Gesù accasciato, ma capace di alzarsi, a saper vincere le chiusure che la paura del domani imprime nel nostro cuore, specie in questo tempo di crisi.

Superiamo la cattiva nostalgia del passato, la comodità dell'immobilismo, del "si è sempre fatto così!".

Quel Gesù che barcolla e cade, ma poi si rialza, è la certezza di una speranza, che, alimentata dalla preghiera intensa, nasce proprio dentro la prova e non dopo la prova né senza la prova!

Saremo più che vincitori, per virtù del suo amore!

Preghiera

Signore Gesù, solleva, ti preghiamo, dalla polvere il misero, rialza i poveri dalle immondizie, falli sedere con i capi del popolo ed assegna loro un seggio di gloria.

Spezza l'arco dei forti e rivesti di vigore i deboli, poiché solo tu ci fai ricchi proprio con la tua povertà ( cfr 1 Sam 2,4-8; 2 Cor 8,9 ).

Amen.