XIV stazione |
« Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino vi era un sepolcro nuovo, in cui nessuno era stato ancora deposto.
Là deposero Gesù » ( Gv 19,41-42 ).
Il giardino nuovo
Quel giardino in cui si trova la tomba, dove viene sepolto Gesù, ricorda un altro giardino: quello dell'Eden.
Un giardino che a causa della disobbedienza perse la sua bellezza e divenne desolazione, luogo di morte e non più di vita.
I rami selvatici che ci impediscono di respirare la volontà di Dio, come l'attaccamento al denaro, alla superbia, allo spreco della vita, vanno tagliati e innestati ora al legno della Croce.
É questo il nuovo giardino: la croce impiantata nella terra!
Da lassù, Gesù potrà ormai riportare tutto alla vita.
Una volta ritornato dagli abissi infernali, dove Satana ha rinchiuso un gran numero di anime, avrà inizio il rinnovamento di tutte le cose.
Quel sepolcro rappresenta la fine dell'uomo vecchio.
E come per Gesù, anche per noi Dio non ha permesso che i suoi figli fossero castigati dalla morte definitiva.
Nella morte di Cristo decadono tutti i troni del male, basati sull'avidità e la durezza del cuore.
La morte ci disarma, ci fa capire che siamo esposti ad un'esistenza terrena che ha un termine.
Ma è davanti a quel corpo di Gesù, deposto nel sepolcro, che prendiamo coscienza di chi siamo.
Creature che, per non morire, hanno bisogno del loro Creatore.
Il silenzio che avvolge quel giardino ci permette di ascoltare il sussurro di una brezza leggera: « Io sono il Vivente e sono con voi » ( cfr Es 3,14 ).
Il velo del tempio è squarciato.
Finalmente vediamo il volto del nostro Signore.
E conosciamo in pienezza il suo nome: misericordia e fedeltà, per non restare mai confusi, nemmeno davanti alla morte, perché il Figlio di Dio fu libero in mezzo ai morti ( cfr Sal 88,6 Vulg. ).
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Tu sei la mia parte di eredità e mio calice, nelle tue mani è la mia vita.
Ti pongo sempre davanti a me, come mio Signore, stai alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo, gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima, anche il mio corpo riposa al sicuro.
Non abbandoni la mia vita negli inferi né lasci che il tuo servo veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fina alla tua destra.
Amen. ( cfr Sal 16 )