XIV stazione |
Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò ( Mt 27,59-60 ).
Caro Gesù, mi chiamo Sara, ho dodici anni e ti voglio ringraziare perché oggi mi hai insegnato a fare il bene in nome del tuo amore.
Mi hai insegnato a superare ogni sofferenza affidandomi a Te; ad amare l'altro come mio fratello; a cadere e a rialzarmi; a servire gli altri; a liberarmi dei pregiudizi; a riconoscere l'essenziale e soprattutto ad unire ogni giorno la mia vita alla tua.
Oggi, grazie al tuo gesto di amore infinito, so che la morte non è la fine di tutto.
Gesù, aiutaci a non interrompere le nostre preghiere quando sentiamo il cuore pesante davanti alla pietra del tuo sepolcro.
O Signore, Padre buono, quando il percorso della vita ci mostra storie difficili, donaci la speranza della Pasqua, passaggio dalla morte alla risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Quando corpus morietur,
fac ut animati donetur
Paradisi gloria. Amen.