I simboli della fede
La parola greca symbolon indicava la metà di un oggetto spezzato (per esempio, un sigillo) che veniva presentato come un segno di riconoscimento.
Le parti rotte venivano ricomposte per verificare l'identità di chi le portava.
Il "Simbolo" della fede è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti.
Symbolon passò poi a significare raccolta, collezione o sommario.
Il "Simbolo" della fede è la raccolta delle principali verità della fede.
Da qui deriva il fatto che esso costituisce il primo e fondamentale punto di riferimento della catechesi.
"Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa.
Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù.
Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione;
il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi, e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele ( Dt 26,5-9 ).
In sintesi dal ( Cat. Chiesa Catt. 228-231 ).
"Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo …" ( Dt 6,4; Mc 12,29 ).
"L'Essere supremo deve necessariamente essere unico, cioè senza eguali …
Se Dio non è unico, non è Dio".
La fede in Dio ci conduce a volgerci a lui solo come alla nostra prima origine e al nostro ultimo fine, e a non anteporre o sostituire nulla a lui.
Dio, mentre si rivela, rimane un Mistero ineffabile: "Se lo comprendessi, non sarebbe Dio".
Il Dio della nostra fede si è rivelato come colui che è;
si è fatto conoscere come "ricco di grazia e di misericordia" ( Es 34,6 ).
Il suo Essere stesso è Verità e Amore.
Il "Credo", o simbolo apostolico, riassume la professione di fede degli apostoli e delle prime comunità cristiane.
Esso è accettato non solo dai cattolici, ma anche dai cristiani ortodossi e dai protestanti.
Il simbolo apostolico è innanzitutto la solenne professione di fede in Dio Padre, nel Figlio di Dio Gesù Cristo e nello Spirito Santo, cioè nelle tre persone della SS. Trinità.
Il simbolo niceno-costantinopolitano è chiamato così perché esprime la fede dei Padri conciliari che si riunirono a Nìcea nel 325 e a Costantinopoli nel 381, prima delle grandi divisioni tra i cristiani.
Questo Credo non è solo una professione di fede, ma è anche un testo di preghiera, per questo è largamente diffuso e viene professato durante la Messa.
IL CREDO DI PAOLO, il più antico credo cristiano
"Vi rendo noto, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato …
Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto:
che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa (Pietro) e quindi ai Dodici" ( 1 Cor 15,3-5 ).
IL CREDO DI PIETRO, il credo del primo Papa
"Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, … (fu) messo a morte nella carne, ma reso vivo nello Spirito.
Il battesimo ora salva voi … in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo ed aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i principati e le potenze" ( 1 Pr 3,18.21-22 ).
La mentalità del Catechista è una mentalità di fede:
pensa come Cristo; come Lui vede e giudica la storia, ama e spera come Lui;
vive in Lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo.