Cristiani, Ebrei e Mussulmani credono "in un solo Dio"

Scheda N° 7

Ebrei e cristiani credono in un solo Dio, nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe Questo Dio si è rivelato a Israele e gli ha dato come primo comandamento:

"Non avrai altri dei di fronte a me" ( Es 20,3 ).

Confessando la nostra fede in un solo Dio, noi cristiani ci colleghiamo alla professione di fede costantemente affermata dai nostri fratelli e sorelle ebrei.

Per quanto la sinagoga e la chiesa di Gesù Cristo siano diverse, esse sono legate l'una all'altra dalla confessione del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.

Come cristiani europei, noi intendiamo restare profondamente consapevoli della solidarietà, voluta da Dio, con gli ebrei, tanto più che sul nostro Continente essi sono stati vittime, anche a causa di cristiani, di terribili sofferenze e di gravi ingiustizie.

L'islam, come gli ebrei e i cristiani, crede in un solo dio "Non c'è altro Dio all'infuori di Dio": questa è la profonda convinzione anche dell'Islam.

In molti dei nostri paesi, incontriamo oggi dei musulmani che vivono in mezzo a noi.

Anche se le forme della loro devozione ci sono estranee, qualunque siano le dolorose tensioni esistenti attualmente tra cristiani e musulmani non dobbiamo dimenticare che anch'essi, esattamente come gli ebrei e i cristiani, credono in un solo Dio.

Il Cristo ci ha rivelato questo mistero: l'unico Dio è il Dio trinitario dell'amore, della comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nell'amore.

È lui che si volge verso di noi, che ci chiama a lui e che non permette che noi cerchiamo il senso della nostra vita In falsi dei che si propongono continuamente davanti a noi ( 1 Cor 8,4-6 ).

CREDO IN DIO PADRE ONNIPOTENTE

Padre è colui che dà la vita.

Padre è il nome di Dio, e Gesù Cristo, il testimone del suo amore, ce lo mostra chinato sui piccoli ( Mc 9,33-37 ), i diseredati, gli emarginati, su quanti vivono senza speranza.

È lui "che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti ( Mt 5,44-45 ), perché egli è benevolo verso gli ingiusti e i malvagi" ( Lc 6,35 ).

Il Padre ha un progetto di amore infinito per tutti gli uomini.

Dio Padre "non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui" ( Gv 3,17 ).

Egli, infatti, "ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque creda in Lui abbia la vita eterna" ( Gv 3,16 ).

L'essenza del Padre è l'amore; il suo è un amore infinito che dona senza riserve ciò che possiede di più caro: il proprio Figlio …

L'amore del Padre nasconde quasi la sua potenza per far conoscere agli uomini l'onnipotenza del suo amore.

"In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi :

Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo perché noi avessimo la vita in lui".

In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati" ( 1 Gv 4,9-10 ).

Padre è il nome di Dio.

Dio è Padre perché chiama gli uomini a entrare nella sua famiglia, a condividere le ricchezze del suo amore, a partecipare "della natura divina" ( 2 Pt 1,4 ) e "a diventare suoi figli".

Tocca ai credenti svelare il volto misterioso di Dio.

Il volto paterno di Dio è ancora velato, è come il volto della mamma per il bambino che porta in seno.

Tutta la creazione geme come nelle angosce del parto ( Rm 8,22-23 ).

Svelare il volto misterioso di Dio è compito affidato ai credenti.

Noi riconosciamo che Dio è nostro Padre vivendo come suoi figli ( 1 Gv 4,11 ).

In sintesi dal ( Cat. Chiesa Catt. 275-278 )

Con Giobbe, il giusto, noi confessiamo:

" Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te " ( Gb 42,2 ).

Fedele alla testimonianza della Scrittura, la Chiesa rivolge spesso la sua preghiera al " Dio onnipotente ed eterno " (" omnipotens sempiterne Deus … "), credendo fermamente che " nulla è impossibile a Dio " ( Gen 18,14; Lc 1,37; Mt 19,26 ).

Dio manifesta la sua onnipotenza convertendoci dai nostri peccati e ristabilendoci nella sua amicizia con la grazia (" Deus, qui omnipopotentiam tuam parcendo maxime et miserando manifestas …

O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono … ").

Senza credere che l'Amore di Dio è onnipotente, come credere che il Padre abbia potuto crearci, il Figlio riscattarci, lo Spirito Santo santificarci?