Il creatore
Con queste solenni parole incomincia la Sacra Scrittura.
Il Simbolo della fede le riprende confessando Dio Padre onnipotente come " Creatore del cielo e della terra ", " di tutte le cose visibili e invisibili ".
Noi parleremo perciò innanzi tutto del Creatore, poi della sua creazione, infine della caduta a causa del peccato, da cui Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto a risollevarci. ( Cat. Chiesa Catt. 279 ).
La catechesi sulla creazione
La catechesi sulla creazione è di capitale importanza.
Concerne i fondamenti stessi della vita umana e cristiana:
infatti esplicita la risposta della fede cristiana agli interrogativi fondamentali che gli uomini di ogni tempo si sono posti: " Da dove veniamo? " " Dove andiamo? "
" Qual è la nostra origine? " " Quale il nostro fine? "
" Da dove viene e dove va tutto ciò che esiste? ".
Le due questioni, quella dell'origine e quella del fine, sono inseparabili.
Sono decisive per il senso e l'orientamento della nostra vita e del nostro agire ( Cat Chiesa Catt 282 ).
La questione delle origini del mondo e dell'uomo è oggetto di molte ricerche Il grande interesse per le stesse è fortemente stimolato da una questione di altro ordine, che oltrepassa il campo proprio delle scienze naturali.
Non si tratta soltanto di sapere quando e come sia sorto materialmente il cosmo, né quando sia apparso l'uomo, quanto piuttosto di scoprire quale sia il senso di tale origine:
se cioè sia governata dal caso, da un destino cieco, da una necessità anonima, oppure da un Essere trascendente, intelligente e buono, chiamato Dio.
E se il mondo proviene dalla sapienza e dalla bontà di Dio, perché il male?
Da dove vie? Chi ne è responsabile? C'è una liberazione da esso?
Fin dagli inizi, la fede cristiana è stata messa a confronto con risposte diverse dalla sua circa la questione delle origini.
La questione delle origini del mondo e dell'uomo è oggetto di numerose ricerche.
Infatti, nelle religioni e nelle culture antiche si trovano numerosi miti riguardanti le origini.
Certi filosofi hanno affermato che tutto è Dio, che il mondo è Dio, o che il divenire del mondo è il divenire di Dio ( panteismo );
altri hanno detto che il mondo è una emanazione necessaria di Dio, che scaturisce da questa sorgente e ad essa ritorna:
altri ancora hanno sostenuto l'esistenza di due principi eterni, il Bene e il Male, la Luce e le Tenebre, in continuo conflitto ( dualismo, manicheismo );
secondo alcune di queste concezioni, il mondo ( almeno il mondo materiale ) sarebbe cattivo, prodotto di un decadimento, e quindi da respingere o oltrepassare ( gnosi );
altri ammettono che il mondo sia stato fatto da Dio, ma alla maniera di un orologiaio che, una volta fatto, l'avrebbe abbandonato a se stesso ( deismo );
altri infine non ammettono alcuna origine trascendente del mondo, ma vedono in esso il puro gioco di una materia che sarebbe sempre esistita ( materialismo ).
Tutti questi tentativi di spiegazione stanno a testimoniare la persistenza e l'universalità del problema delle origini.
Questa ricerca è propria dell'uomo.
Indubbiamente, l'intelligenza umana può già trovare una risposta al problema delle origini.
Infatti, è possibile conoscere con certezza l'esistenza di Dio Creatore attraverso le sue opere, grazie alla luce della ragione umana, anche se questa conoscenza è spesso offuscata e sfigurata dall'errore.
Per questo la fede viene a confermare e a far luce alla ragione nella retta intelligenza di queste verità: "Per fede sappiamo che i mondi furono formati dalla Parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine ciò che si vede" ( Eb 11,3 ).
La verità della creazione è tanto importante per l'intera vita umana che Dio, nella sua tenerezza, ha voluto rivelare al suo popolo tutto ciò che al riguardo è necessario conoscere.
Al di là della conoscenza naturale che ogni uomo può avere del creatore, Dio ha progressivamente rivelato a Israele il mistero della creazione.
Egli, che ha scelto i patriarchi, che ha fatto uscire Israele dall'Egitto, e che, eleggendo Israele, l'ha creato e formato, si rivela come colui al quale appartengono tutti i popoli della terra e l'intera terra, come colui che, solo, "ha fatto cielo e terra " ( Sal 115,15; Sal 124,8; Sal 134,3 ).
La rivelazione della creazione è così inseparabile dalla rivelazione e dalla realizzazione dell'Alleanza di Dio, l'Unico, con il suo Popolo.
La creazione è rivelata come il primo passo verso tale Alleanza, come la prima e universale testimonianza dell'amore onnipotente di Dio.
E poi la verità della creazione si esprime con una forza crescente nel messaggio dei profeti, nella preghiera dei Salmi e della Liturgia, nella riflessione della sapienza del Popolo eletto.