La santificazione della festa: terzo comandamento
I cristiani santificano la festa soprattutto incontrandosi con Gesù nell'Eucarestia.
"L'Eucarestia è il momento più importante dell'incontro di Dio con gli uomini, degli uomini con Dio, degli uomini tra di loro" ( Rinnovamento della catechesi 72 ).
Ogni Messa è un innesto di amore nel mondo, è un passo avanti verso la trasformazione dell'umanità in Regno di Dio
"Regno di Verità, di Giustizia, di Amore e di Pace".
"Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.
Non sono più solo, ma Dio e gli altri sono con me.
Non vivo soltanto per me, ma per Dio e per gli altri".
"A tutela della dignità dell'uomo come creatura dotata di un'anima fatta ad immagine e somiglianza di Dio, la Chiesa ha sempre reclamato l'osservanza esatta del terzo precetto del Decalogo: Ricordati di santificare la festa ( Es 20,8 ).
È un diritto di Dio esigere dall'uomo che dedichi al culto un giorno della settimana, in cui lo spirito, libero dalle occupazioni materiali, possa elevarsi e aprirsi col pensiero e con l'amore alle cose celesti, esaminando nell'intimo della coscienza i suoi doverosi e indispensabili rapporti col suo Creatore.
Ma è anche diritto, anzi bisogno dell'uomo fare una pausa nell'applicazione del corpo al duro lavoro quotidiano, a ristoro delle membra stanche, a onesto svago dei sensi e a vantaggio dell'unità domestica, che esige un frequente contatto e una serena convivenza vissuta tra i membri della famiglia.
Religione, morale e igiene convergono verso la legge del riposo periodico, che la Chiesa da secoli traduce nella santificazione della domenica con la partecipazione al S. Sacrificio della Messa, memoriale e applicazione dell'opera redentrice di Cristo nelle anime.
Ma con vivo dolore dobbiamo costatare e deplorare la negligenza, se non proprio il disprezzo, di questa legge santa, con conseguenze deleterie per la salute dell'anima e del corpo dei cari lavoratori.
In nome di Dio e per l'interesse materiale e spirituale degli uomini richiamiamo tutti, autorità, impresari e lavoratori, all'osservanza del precetto di Dio e della sua Chiesa, ricordando a ciascuno la sua grave responsabilità davanti al Signore e davanti alla società ".
Enc. " Mater et Magistra " nn. 228-231 S. S. GIOVANNI XXIII
- Perché, a tuo parere, tanta gente non va a Messa?
- Che cosa si potrebbe fare al riguardo?
2189 " Osserva il giorno di sabato per santificarlo " ( Dt 5,12 ).
" Il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore " ( Es 31,15 ).
2190 Il sabato, che rappresentava il compimento della prima creazione, è sostituito dalla domenica, che ricorda la nuova creazione, iniziata con la Risurrezione di Cristo.
2191 La Chiesa celebra il giorno della Risurrezione di Cristo nell'ottavo giorno, che si chiama giustamente giorno del Signore, o domenica.
2192 " Il giorno di domenica … deve essere osservato in tutta la Chiesa come il primordiale giorno festivo di precetto ".
" La domenica e le altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all'obbligo di partecipare alla Messa ".
2193 " La domenica e le altre feste di precetto i fedeli … si astengano … da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo ".
2194 L'istituzione della domenica contribuisce a dare a tutti la possibilità di " godere di sufficiente riposo e tempo libero che permette loro di curare la vita familiare, culturale, sociale e religiosa ".
2195 Ogni cristiano deve evitare di imporre, senza necessità, ad altri ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore.
Un Catechista osserva fedelmente il giorno del Signore e si adopera perché anche la sua famiglia e i suoi allievi lo osservino con fedeltà e con gioia.