Quando Dio bussa
8-12-2006
1) Quando Dio bussa alla porta della nostra vita
2) Ma come Signore tu da me?
3) Il Signore mette l'entusiasmo nel nostro cuore per seguirlo
4) E l'angelo che risponde: nulla è impossibile a Dio
5) Dio ti copre con la Sua ombra, e tu puoi godere nella misura in cui tu stai sotto di Lui
6) Ma anche noi abbiamo ricevuto la potenza dello Spirito, perché battezzati
7) Dicono i Padri della Chiesa che per quello che si riferisce all'immagine di Cristo dipende direttamente dall'azione di Dio
8) Vuoi smettere di essere una semplice creatura e far parte della natura divina per partecipazione?
9) Non sono più creature umane fanno parte della natura divina, per partecipazione
10) Che mistero straordinario questo parallelo tra l'annunciazione a Maria Immacolata
11) Noi siamo generati dallo Spirito per diventare altri Gesù
12) Sostenuti dalla preghiera di Maria, vogliamo continuare il nostro cammino
Quando Dio bussa alla porta della nostra vita, molto facilmente ci fermiamo intimoriti.
Da una parte non osiamo sperare che chi ha bussato sia stato veramente il Signore dall'altra parte, a meno che uno non sia il condensato dell'orgoglio, ognuno di noi è ben consapevole dei propri limiti, è vero?
E quindi sentire bussare e dire: chi è?
E dall'altra parte sentire dire: sono il Signore, sicuramente ci lascia stupefatti, senza parole.
Ma come Signore tu vieni da me?
Chissà Zaccheo che cosa pensava quella volta quando Gesù, capo di tutti i preti, gli fece uno scherzo da prete: "Zaccheo, oggi vengo a pranzo da te."
"Ma come Signore tu da me? Hai presente chi sono io?"
Beh sicuramente quando il Signore irrompe nella vita di ciascuno di noi, succede facilmente che ognuno dica così.
"Da me Signore? Ma sai da chi stai andando? Sai da chi stai chiedendo di entrare?
Davvero vuoi venire nella mia vita che non è degna di te?" ma il Signore non ha scelto ciò che nel mondo fosse degno, splendido, meraviglioso, proprio il contrario.
Perché il Signore oltre che Creatore è anche creativo, gli piace trasformare quello che c'è da materiale grezzo in capolavoro.
Ed ecco se andasse già da un capolavoro la Sua opera, sotto un certo aspetto, sarebbe minore; ed è per questo che il Signore bussa alla porta di tutti, ed è strano ma soprattutto gli umili e i semplici restano benevolmente stupefatti: "Signore tu da me? Ti accolgo, ma sai chi sono io?"
E il Signore comunica al cuore, all'anima della persona il Suo progetto. Un progetto che è tanto grandioso quanto è santo Lui.
E mentre il Signore mette l'entusiasmo nel nostro cuore per seguirlo senza beninteso che noi capiamo, o sappiamo con certezza tutto quello che ci accadrà dal momento in cui gli diremo di sì.
Ci rendiamo anche conto di quanto possa essere difficile e quindi come Maria ognuno è capace di dire: ma come è possibile Signore nella mia condizione?
Maria faceva delle opposizioni che avevano una certa ragione teologica, perché lei aveva fatto il voto di verginità insieme a Giuseppe, e lo si capisce proprio da questo versetto ci dicono gli esegeti.
Il Signore testimonia del fatto che è il Signore perché non le chiede di rompere il suo voto, da una risposta che dopo secoli noi abbiamo intuito e abbiamo elaborato come il dogma della perpetua verginità di Maria e l'angelo dice: "Non ti occupare di queste cose perché Dio è più grande dei limiti umani.
Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la Sua ombra, la potenza dell'Altissimo.
E dunque colui che nascerà sarà santo, chiamato Figlio di Dio.
" Nulla è impossibile a Dio, conclude l'angelo, e quindi troviamo queste due parole che si richiamano a vicenda: come è possibile?
E l'angelo che risponde: nulla è impossibile a Dio.
In mezzo ci sta il mistero di Dio, un mistero straordinario, il mistero della potenza di Dio che ti avvolge e che tu non puoi contenere.
Bella l'immagine dell'ombra: l'Altissimo ti coprirà con la Sua ombra.
Specie d'estate noi tutti beneficiamo dell'ombra, e ci mettiamo all'ombra di qualche cosa ma non possediamo l'ombra è l'ombra che ci avvolge, ci circonda e ci protegge.
Dunque l'immagine di questa ombra è un'immagine molto efficace.
Dio ti copre con la Sua ombra, e tu puoi godere di questo refrigerio nella misura in cui tu stai sotto di Lui.
Puoi uscire dall'ombra però ti trovi nel calore del deserto.
Ecco allora tra questo come è possibile e il nulla è impossibile c'è tutta l'azione di Dio, che ci viene presentata in Maria quasi in modo profetico, perché quello che dice di Maria è ciò che è accaduto a tutti noi.
"Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la Sua ombra la potenza dell'Altissimo, colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio."
Certo si riferisce sicuramente al concepimento del Verbo di Dio fatto Carne, non c'è dubbio su questo, ma c'è anche un parallelismo e un significato che riguarda la nuova generazione che si inaugura con Gesù Cristo.
Gesù è il capostipite, e per di più noi come battezzati siamo diventati una cosa sola con Lui, per Lui, e in Lui.
Fra poco nel momento più solenne della preghiera eucaristica, dopo la consacrazione, il Sacerdote dirà: "Per Cristo, con Cristo e in Cristo" ed è un po' il condensato di quello che noi siamo, e quello che Dio ha fatto di ciascuno di noi, e tutto questo coinvolge direttamente l'esperienza di Maria, ed è come un anticipo di tutto quello che ci riguarda.
Per la potenza dello Spirito Santo che la coprì con la Sua ombra lei, libera senza impedimenti, ha dato corpo al Verbo eterno di Dio.
Ma anche noi abbiamo ricevuto la potenza dello Spirito, perché siamo battezzati; anche noi siamo stati coperti dall'ombra dell'Altissimo.
E mentre per Maria questa discesa potente di Spirito Santo ci ha prodotto fisicamente il Verbo di Dio fatto carne, questo Spirito Santo che scende sui credenti dà la generazione nuova, li rigenera da creature vecchie a creature nuove; la rigenerazione in Cristo, la trasformazione in Cristo.
Dicono i Padri della Chiesa che per quello che si riferisce all'immagine di Cristo, questa dipende direttamente dall'azione di Dio.
Per quello che si riferisce invece alla somiglianza questa dipende da noi, al voler somigliare al Verbo di Dio fatto carne: Gesù il nostro Signore.
Quindi c'è un doppio lavoro, un'integrazione da una parte Dio che ti genera a una nuova vita; con il battesimo tu diventi realmente un'altra cosa, smetti di essere una semplice creatura, con il battesimo tu sei trasformato radicalmente, non si può più dire che tu sei una creatura ma si deve dire: tu sei figlio di Dio.
E lo sei realmente. In fondo già nel primo capitolo del Vangelo di S. Giovanni si dice questo in maniera molto chiara.
Quando si dice che la Luce è venuta nel mondo ma i suoi non l'hanno accolta ( la Luce è Gesù Cristo ovviamente ) ma a quanti l'hanno accolto, quanti hanno accolto Gesù Cristo ha dato il potere di diventare figli di Dio, i quali non da carne, né da sangue, né da volere umano, ma da Dio sono stati generati.
Si tratta di una generazione, proprio come il Verbo di Dio è generato nel grembo di Maria, proprio come il Verbo di Dio è eternamente generato, eternamente Figlio, come Dio il Creatore è eternamente Padre.
Noi, pur senza capire in fondo tutto cosa significhi questo, siamo inseriti in questo straordinario mistero.
Per un dono incalcolabilmente grande da parte del Signore, Lui si presenta a noi e dice: "Bene vuoi smettere di essere una semplice creatura e far parte della natura divina per partecipazione? Bene ti faccio diventare figlio.
Coloro che hanno ricevuto lo Spirito di Dio, dice S. Paolo nella Lettera ai Rm 8,14, costoro sono figli di Dio.
Anche gli altri apostoli ci parlano di questo, siamo realmente figli di Dio.
La nostra adozione non è come l'adozione che ci può essere nelle leggi statali, un bambino adottato diventa legalmente facente parte di quella famiglia, diventa di quei genitori, quei genitori diventano i suoi, ma legalmente.
Biologicamente ci sono tutte caratteristiche diverse; moralmente, emotivamente ci potrà essere un legame straordinario, ma biologicamente questo continua ad essere non dello stesso sangue.
Così non avviene quando lo Spirito Santo scende su ciascuno di noi, ci cambia, con una parola difficile potremmo dire viene cambiata la nostra ontologia, la nostra essenza, non siamo più creature diventiamo figli di Dio nel Figlio di Dio.
Ecco perché quando Gesù è sulla croce e indica Maria, non dice ecco come tuo figlio ma dice ecco tuo figlio.
Perché tutti coloro che sono inseriti in Cristo sono figli di Dio.
Dio li ha trasformati non sono più creature umane fanno parte della natura divina, per partecipazione siamo d'accordo, ma è sempre qualche cosa di straordinario a cui noi pensiamo troppo poco, tutti intenti alle nostre faccende, alle nostre preoccupazioni, alle nostre difficoltà e tristezze.
Dovremmo essere in ginocchio a lodare il Signore per quello che Lui ha fatto di noi, non solo per noi; certo anche per noi, ma lo ha fatto di noi.
Ci ha elevati alla Sua altezza con un dono, non perché lo meritavamo, ma perché Lui è buono, ci ha fatti essere parte della sua famiglia.
Come è possibile tutto questo? E Dio risponde: "Nulla è impossibile, perché il mio Spirito ti coprirà, la sua ombra ti avvolgerà e tu sarai rigenerato.
Colui che nascerà in te ( cioè quello che sarai tu dopo ) sarà chiamato santo." E tu sei veramente figlio di Dio.
Che mistero straordinario questo parallelo tra l'annunciazione a Maria Immacolata e la nostra realtà di redenti, salvati, santificati, elevati alla Sua altezza.
Io penso che ci sarà bisogno di tutta l'eternità per lodare ed esaltare il Signore per quello che Lui ha fatto di noi.
Perché tutto questo potesse avvenire per noi allora Lui ci ha liberati dalla coltre di fuliggine che c'eravamo messi addosso, ci ha liberati da quei macigni che soffocavano la nostra vita spirituale che sono il peccato.
Ha preso su di sé questo peso e l'ha distrutto perché i figli di Dio sono liberi, non sono straziati dal peso della colpa.
Ora tutto questo è presente, come vedete, in modo condensato sin dal momento in cui l'angelo si presenta a Maria e le dice: "Ti saluto o Maria, tu sei stata riempita dalla grazia di Dio e rimani continuamente piena."
Noi l'abbiamo tradotto in ti saluto Maria piena di grazia, ma è molto più importante: sei stata riempita della grazia di Dio e rimani piena.
Nel verbo greco Kecaritomene si vuol dire tutto questo.
Ora che Maria sia stata riempita dalla grazia di Dio è stupendo, e che rimanga continuamente piena è ancora più affascinante, vuol dire che lei collabora, fatica, s'impegna a restare piena della grazia di Dio.
Ma allora questo compito è possibile a tutti, perché non da sangue, né da carne, né da volere di uomo, ma da Dio siamo stati generati quindi vuol dire che la medesima grazia che ha riempito lei riempie noi; il medesimo Spirito che ha visitato lei visita noi; il medesimo Spirito che ha santificato lei santifica noi.
Lei ha dato al mondo Gesù vivo e vero, noi siamo generati dallo Spirito per diventare altri Gesù.
Ecco che cosa si aspetta il Padre, guardando dal Cielo, tutti i suoi figli, ecco cosa si aspetta da noi, da semplici battezzati oppure da battezzati che continuano ad approfondire il senso del loro battesimo e sentono la chiamata di Dio a seguirlo in uno stato di particolare affidamento, consacrazione, uno stato di vita che è diverso a seconda delle situazioni in cui ci siamo trovati; ma questo è il progetto di Dio che Lui guardando sulla terra, guardando ciascuno di noi, possa dire: "Ecco mio figlio."
Noi siamo la Sua immagine, noi ci impegniamo a diventare somiglianti a Lui.
Allora concludendo potremmo dire: l'opera è talmente grande, e talmente straordinaria, che ci può fare paura, e qualcuno potrebbe subire la tentazione di dire: è impossibile che io ci riesca.
Beh quando ti viene questa tentazione ritorna nell'intimità di quel momento segreto tra Maria e l'angelo, rivedi questa scena, medita l'Annunciazione; e risenti le tue parole quando tu dici al Signore: come è possibile che tu possa fare questo di me?
Il Signore non si spaventa ne di te, ne di me, il Signore guardando te dice: "Nulla è impossibile a Dio".
Signore, sostenuti dalla preghiera di Maria, sotto le sue indicazioni, vogliamo continuare il nostro cammino incoraggiati dalla sua presenza, dalla sua materna protezione.
Ciò che hai fatto per lei lo fai anche per noi, in modi diversi, però noi abbiamo bisogno di chiederti, Signore, una perseveranza più chiara, più netta, una decisione più limpida.
Ti chiediamo Signore rendi il nostro cuore libero e aperto come lo era quello di Maria.
Sia lodato Gesù Cristo.