Dio salva

17-2-2007

Don Mauro Agreste

Indice

1) L'onniscienza di Dio
2) Nell'eternità dio non ha più bisogno di garantire la libertà
3) Il fatto che Dio sappia chi si salva e chi no, non influisce sulla nostra libertà
4) Cosa accade nell'animo di una persona che conduce una vita di ribellione
5) San Paolo lo racconta come una folgorazione
6) Il misterium tremendum et fascinans
7) Può Dio smentire se stesso?
8) L'inferno è vuoto?
9) Ci conosceremo e ci riconosceremo
10) Immaginate il giardino dell'eden come una grande gelateria…
11) Volete fare un po' di fantascienza spirituale?
12) Sperimentare Dio, cioè essere in comunione
13) Se l'uomo non si fosse ribellato a Dio
14) Cosa accade nell'animo di una persona quando è "bombardato" dallo Spirito di Dio
15) La scelta contro Dio è possibile?
16) Non dimenticate lo schema dell'antropologia umana: spirito, mente e corpo
17) Si può pregare per la salvezza di uno che sta per perdersi?
18) Alla luce di tante considerazioni si può dire che l'inferno è vuoto?

1) L'onniscienza di Dio

Il fatto che Lui sappia tutto, dunque sappia tutto su coloro che si salveranno e coloro che non si salveranno non supera mai e non smentisce l'opera della creazione che Dio ha fatto; cerco di spiegarmi con parole ancora più semplici.

Se Dio ha deciso di fare l'uomo a sua immagine e somiglianza, cioè costituito di libertà, questa libertà è assicurata all'uomo, perché Dio provvede a mantenere la libertà dell'uomo in uno stato tale per cui l'uomo, in qualsiasi momento, possa essere libero di decidere del suo destino eterno.

Quando parlo di qualsiasi momento intendo dire proprio questo, sia dei momenti di cui siamo consci, sia dei momenti in cui per forza di cose non siamo consapevoli.

La libertà dell'uomo è assicurata e garantita da Dio mediante la sua santa grazia, fino all'ultimo istante, in cui l'uomo si trova nel tempo della misericordia, cioè il tempo in cui si può decidere.

2) Nell'eternità Dio non ha più bisogno di garantire la libertà

Quando finisce il tempo e si entra nell'eternità, Dio non ha più bisogno di garantire la libertà, perché per coloro che si salvano, la libertà dell'uomo coincide con la libertà di Dio e la volontà dell'uomo coincide con la volontà di Dio.

Potrà essere da perfezionare mediante il Purgatorio, però tutti coloro che sono in Paradiso hanno una identità di vedute con Dio, è l'anima della comunione che si vive in Paradiso e coloro che si perdono non si trovano in uno stato di comunione con Dio, ma non hanno neanche la possibilità o il desiderio di cambiare questa loro situazione, per cui a dispetto di tutte le forme di coercizione, che in ultima analisi sono il frutto delle tentazioni e anche delle persecuzioni Dio garantisce questa liberta.

A tentazione maggiore corrisponde un apporto di grazia maggiore; per dirlo in parole semplici nessuno mai è tentato al di sopra delle proprie forze.

Per cui poiché la tentazione è il tentativo del nemico di Dio di limitare la nostra libertà e di guardare le creature assolutizzandole, volgere il nostro sguardo alle creature piuttosto che al Creatore, Dio dà una grazia speciale che permette alla persona in qualunque istante di non lasciarsi soffocare da questa forma di oppressione, che si chiama tentazione.

3) Il fatto che Dio sappia chi si salva e chi no, non influisce sulla nostra libertà

Ora il fatto che Dio sappia benissimo coloro che si salvano e coloro che non si salvano non influisce sulla libertà e sul libero esercizio dell'individualità di ciascun essere umano, perché il fatto che Lui sappia già quale sarà il nostro destino non ha impedito a Dio di farci esistere ugualmente.

Se per esempio Lui sapesse che io andrò all'Inferno, a un certo momento Lui avrebbe potuto dire: ma piuttosto che vada all'Inferno non lo faccio esistere.

Questa è una obiezione che fa riferimento al grande tema della predestinazione, ma se Dio avesse fatto così allora che cosa sarebbe successo?

Che tutte le creature dotate di autonomia e di individualità, cioè gli esseri personali, avrebbero avuto come mancante una caratteristica essenziale per l'essere personale, cioè la possibilità di autodeterminarsi, di autorealizzarsi, cioè di fare da sé il proprio bene.

E quindi questo si che sarebbe stata la forma più deteriore della predestinazione.

Capisco anch'io che è un discorso difficile da affrontare, forse anche difficile da capire, ma teniamo presente che non è che noi possiamo capire l'immensità del pensiero di Dio.

Egli sa che la libertà è un valore maggiore.

4) Cosa accade nell'animo di una persona che conduce una vita di ribellione

Ora che cosa accada nell'animo di una persona, che ha impostato tutta la sua vita nella ribellione contro Dio, che cosa accada negli ultimi istanti della sua esistenza sulla terra, questo è un segreto che c'è tra Dio e l'uomo.

Noi non possiamo sapere che cosa accade nel profondo dello spirito di una persona e non possiamo neanche sapere che cosa fa la grazia in quel momento.

Infondo proviamo un po' a riflettere.

Se qualcuno tra di noi ha fatto l'esperienza della conversione, da una vita superficiale a una vita di intenso incontro con il Signore, provi un po' a ritornare a quei momenti e domandarsi: che cosa è avvenuto, perché io di colpo mi rendessi conto di certe cose.

Dico cose strane? No, tutto questo è l'azione imperscrutabile della grazia, la grazia agisce nel momento giusto.

Tu stesso puoi raccontare agli altri il momento della tua conversione, no?

Però dire come mai questa sia avvenuta è difficile da dire.

Che cosa è successo in quel momento speciale, in cui tutto ha assunto un'altra colorazione, di colpo ho visto tutta la realtà sotto un altro punto di vista? Sono sempre io.

5) San Paolo lo racconta come una folgorazione

San Paolo lo racconta come una folgorazione mentre andava a Damasco, ci sono altri che hanno ricevuto delle folgorazioni, mi viene in mente il Cottolengo, che per altro faceva già una vita ottima, era canonico del Corpus Domini, eppure di colpo ha avuto un'illuminazione, ha capito che c'era qualcosa che succedeva attraverso un evento di quella donna francese morta di parto e di febbre e poi ancora, il Don Bosco, che nella sacrestia di san Francesco di colpo la folgorazione del disegno di Dio.

Non si tratta di conversioni in questi casi, ma si tratta di un improvvisa presa di consapevolezza di un disegno più ampio.

Questo accade per chi già cammina nella via del Signore, ma accade anche per quelli che non camminano ancora nella via del Signore, per cui improvvisamente l'azione della grazia illumina con uno sprazzo, come un flash, una possibilità di futuro.

Ed è su questa possibilità di futuro che si gioca la salvezza.

Il libero arbitrio, lì diventa attivo, perché Dio ti comunica in un istante, in una frazione di secondo, la possibilità del tuo futuro.

6) Il misterium tremendum et fascinans

Ed è, come si dice dell'incontro con Dio, il misterium tremendum et fascinans.

Cosa vorrà dire tremendum et fascinans? Che affascina.

Per cui il progetto di Dio può sembrarti spaventosamente grande, ma nello stesso tempo tu capisci che non puoi farne a meno.

Non che tu ne sia costretto, ma perché la cosa ti fa talmente tanto gola che tutto il resto lo reputi spazzatura.

Ora se questo avviene nella vita di una persona, sicuramente l'azione della grazia avviene nel momento fatidico, dell'ultima definitiva scelta, se essere con Dio o non essere con Dio.

La grazia interviene anche in quel misterioso ultimo tempo della nostra esistenza sulla terra.

Noi non possiamo avere idea, perché la persona che sta passando all'altra vita non è più in grado di essere attiva, è un mistero che c'è tra l'anima e Dio.

Che cosa accade in quell'istante potrebbe essere qualcosa di simile a quanto ho descritto prima per la conversione; quale sia il risultato, questo lo sa solo Dio.

Tuttavia nel caso che ci siano degli esseri che si perdono, le anime che vanno all'Inferno ci sono no?

Allora cosa vuol dire che queste persone non dovevano esistere?

7) Può Dio smentire se stesso?

Può Dio smentire se stesso? Può dire Dio: facciamo l'uomo a nostra somiglianza?

Allora sarebbe stato un animale!

Solo dell'uomo dice: immagine e immagine significa avere la stessa impronta, le stesse caratteristiche, diciamo così in parole semplici, in piccolo.

Non può Dio smentire se stesso e non può smentire ciò che Lui ha fatto, non può Dio dire: bene, le creature sono libere, ma solo fino a un certo punto, perché poi tanto decido io del loro destino eterno.

Quelli che esistono vuol dire cha vanno in Paradiso, quelli che non esistono sarebbero quelli che sarebbero andati all'Inferno: non ci sarebbe libertà, non ci sarebbe giustizia, non ci sarebbe verità.

Dio può mentire? No. Dalla Tt 1,2: Dio non può mentire.

89 L'inferno è vuoto?

Ora l'Inferno è vuoto? Qualche teologo si azzarda a dire una cosa del genere.

È vuoto l'Inferno? Intanto ci sono i demoni, siete d'accordo? Chi sono i demoni? Angeli decaduti.

Chi sono gli angeli? Sono creature di Dio. Dio ama le sue creature? Si.

La Scrittura dice: Tu o Dio ami tutte le creature, perché se qualcosa non l'avessi amato neanche l'avresti fatto esistere.

Esistono gli angeli? Esistono i diavoli? Perché? Perché Dio li ama, Dio è l'eterno, quindi è tutto presente, Dio li ama.

Dio ama gli angeli? Pensate quanto ama san Michele arcangelo, san Gabriele, san Raffaele e tutte le altre schiere innumerevoli di angeli.

Li ama tutti in maniera individuale, personale, speciale, unica e irripetibile? Si.

Tutti tutti tutti tutti? Si, anche Lucifero? Certo. Quindi l'amore di Dio per Lucifero è diminuito? Per niente.

Questo, Lucifero lo sa? Hai voglia se lo sa e questo lo sta distruggendo, però non fa il passo di tornare indietro.

Beh, quando saremo in Paradiso potremo anche dire al Signore: come mai non fa questo passo?

Di per sé una ragione semplicemente razionale, ma poi è molto di più di così, è evidente, per il fatto che nell'eternità non c'è il trascorrere del tempo.

Pensate che bello, non avremo più l'orologio sempre da seguire.

Nell'eternità non è che ad un certo momento Dio dica: mi hai chiamato, aspetta che arrivo. Ci conosceremo tutti?

9) Ci conosceremo e ci riconosceremo

Ci conosceremo e ci riconosceremo, quindi conosceremo quelli che non abbiamo conosciuto e riconosceremo tutti quelli che abbiamo conosciuto, non semplicemente per i tratti somatici, ma soprattutto per i tratti spirituali.

Sono più importanti i tratti spirituali di quelli somatici, tant'è vero che il tempo passa e lascia il suo segno sul nostro organismo, però noi restiamo sempre noi.

Due persone che si vogliono bene da giovani, continuano a volersi bene anche da anziani, anche se l'involucro esterno si è deteriorato, perché quello che conta è il legame spirituale, giusto?

Allora per ritornare in tema, Dio ama tutte le sue creature.

Dio sapeva che Lucifero si sarebbe ribellato? Si, allora perché gli ha dato il potere di ribellarsi?

Perché se non gli avesse dato il potere di ribellarsi sarebbe stato veramente libero?

Un essere amato può essere prigioniero? No, perché se fosse prigioniero non sarebbe amato da te, ma sarebbe dominato.

Se non dai la possibilità di scelta in che modo l'altro può dimostrarti che tu sei importante per lui?

10) Immaginate il giardino dell'Eden come una grande gelateria …

Se nel racconto biblico del peccato originale non ci fosse stato quel famoso albero della conoscenza del bene e del male non sarebbe stato meglio?

Immaginate il giardino dell'Eden come una grande gelateria dove ci sono ogni tipo di gelato.

Ce n'è anche uno all'arsenico e Dio dice: non prendere quello all'arsenico, perché se lo prenderai certamente ne morirai.

Ma se quella gelateria avesse avuto tante vaschette tutte quante al gusto di pistacchio senza l'arsenico, la persona poteva decidere di scegliere?

Se sono tutti uguali in che cosa può scegliere?

Nel giardino dell'Eden nel racconto del peccato originale, Dio pone l'albero della conoscenza del bene e del male come la possibilità per l'uomo di crescere nella comunione con Dio.

È rischioso crescere nella comunione con Dio, perché vuol dire che devi rinnegare te stesso.

Certo che siamo abituati a vedere questa disfatta con il peccato originale solo dal punto di vista del fallimento.

Poiché hanno scelto di cibarsi dell'albero della conoscenza del bene e del male, spero che a nessuno di voi venga in mente di dire a i bambini che si sono cibati di una mela, guardate che ci sono delle catechiste che lo dicono ancora oggi.

È un simbolo. Allora attenzione bene.

Questo racconto del peccato originale siamo abituati a vederlo nel suo fallimento, ma Dio ha messo questo albero nel giardino dell'Eden perché fosse un fallimento?

Perché fosse una possibilità di crescere nella fiducia con Dio, per passare dall'amicizia molto probabilmente alla figliolanza.

Che cosa potrebbe essere avvenuto se adesso facessimo un po' di fantascienza spirituale?

11) Volete fare un po' di fantascienza spirituale?

Potrebbe essere accaduto anche in questo altro modo: a un certo punto Dio pone nel giardino dell'Eden questo albero della conoscenza del bene e del male e dice: non te ne cibare.

Il progetto di Dio potrebbe essere questo: lo lascerò là in mezzo perché l'uomo si accorga, se ha affetto per me o se non ne ha.

Se gli interessa più se stesso o se gli interesso più io.

Oppure se gli interessa avere un rapporto sincero con me.

Allora sarebbe potuto accadere così.

Che l'uomo ricordandosi delle parole di Dio, pur essendo disturbato dal serpente, poteva recarsi da Dio e dirgli: mi interessa quel frutto, come faccio ad averlo?

E Dio Padre avrebbe potuto dire: farò in modo che tu lo possa avere, ti manderò mio figlio che lo prenderà per te e te lo darà.

In questo modo il frutto della conoscenza del bene e del male rappresentava il frutto della conoscenza di Dio.

La conoscenza di Dio è lo sperimentare Dio, cioè la comunione.

E noi tutti sappiamo bene, alla luce dei fatti, che l'unico mezzo per arrivare alla comunione con Dio è Gesù Cristo, il quale è l'immagine visibile dell'invisibile Dio.

E allora il verbo di Dio, il Figlio di Dio sarebbe venuto sulla terra come uomo, per soffrire quella conoscenza piena e totale di Dio in modo diretto.

Quella stessa conoscenza di Dio che ci è stata donata mediante l'incarnazione, l'insegnamento di Gesù, però purtroppo anche passione e morte e per fortuna anche resurrezione, in cui Dio stesso ha voluto restaurare il suo piano, lo ha fatto passare attraverso le valli tortuose della morte ( Sal 22 ) perché giungesse a noi la salvezza.

Dio ha voluto concretizzare lo stesso il suo piano, lo ha fatto passare per altre vie, ma la sua volontà si realizza sempre.

Tant'è vero che perché noi potessimo conoscere l'amore del Padre, Dio ha fatto giungere a noi il frutto della conoscenza del bene e del male attraverso il cuore di Cristo.

Attraverso il cuore di Cristo trafitto esce per noi il sangue della purificazione e l'acqua della vita nuova. e Dio più e più volte ha dimostrato che l'albero della conoscenza del bene e del male simboleggia la possibilità di conoscere, sperimentare Dio e quindi di rendersi conto di come sia terribile perdere Dio.

12) Sperimentare Dio, cioè essere in comunione

E questa sperimentazione di Dio, lo abbiamo capito spero, è ciò che lo Spirito Santo produce nella vita degli uomini.

Non è vero che nella teologia, prendendo dalla Scrittura quando si parla dei famosi sette spiriti di Dio non c'è forse la sapienza, non c'è forse la scienza, non c'è forse il timor di Dio, non c'è forse la pietà?

E questi non sono i doni, cioè cose stabili che vengono a stabilirsi nella vita della persona, perché tu possa avere un rapporto privilegiato e stabile con Dio?

Non è forse vero che è lo Spirito Santo che ti fa sperimentare chi sia Dio?

Non è forse vero che nel N.T., nella teologia di san Paolo ci viene detto con chiarezza che lo Spirito di Dio con gemiti inesprimibili viene a pregare dentro di noi, perché non sappiamo che cosa chiedere, ma anche in noi grida: Abbà Padre.

Non è forse per questo Spirito di Dio che abbiamo ricevuto uno Spirito di adozione ed essere adottati non ci mette forse in diretta comunicazione amorosa con il Padre?

Allora vedete come tutta questa vicenda ha avuto questo andamento.

13) Se l'uomo non si fosse ribellato a Dio

Se l'uomo non si fosse ribellato a Dio, avrebbe sperimentato subito la paternità di Dio e non, come dice san Paolo, come in uno specchio.

Veniamo trasformati di gloria in gloria, ma come in uno specchio non dei nostri giorni che è fatto in m odo terso, uno specchio dei tempi di san Paolo, quando i migliori specchi se li potevano permettere solo i re ed erano lastre di bronzo lucidate.

Allora lo specchio di cui parla la Scrittura di quel tempo fa riferimento all'esperienza degli specchi di allora.

Dunque non è forse vero che l'azione di Dio nei nostri confronti è sempre stata di una possibilità, la possibilità che offre Dio agli uomini è di gran lunga superiore alla nostra capacità di immaginare, per cui la libertà dell'uomo è di una portata così grande perché porta in sé e nasconde dentro si sé una quantità di conseguenze inimmaginabili.

Da molti decenni gli scienziati stanno cercando di trovare il modo di produrre più energia di quella che si usa per produrla.

14) Cosa accade nell'animo di una persona quando è "bombardato" dallo Spirito di Dio

Quello che accade nell'animo di una persona, quando è "bombardato dallo Spirito di Dio: è una realtà che non esiste nella natura, è una conseguenza che supera miliardi di volte l'input iniziale.

Perché mentre lo Spirito di Dio ti suggerisce con un flash la possibilità del tuo futuro, la conseguenza a stimolo è così straordinariamente immensa che non si può calcolare.

Perché la conseguenza di uno stimolo ricevuto su questo ambito produce l'eternità di gloria.

E dato che l'eternità di gloria è la comunione con Dio, cioè fare l'esperienza, sperimentare una realtà che non ha confini, che non si può contenere in nessun modo, neanche con l'immaginazione.

Allora voi vi rendete conto che le conseguenze sono di una portata tale, che non esistono delle parole capaci di descriverla.

In una parola noi diciamo Paradiso, ma persino la parola Paradiso è scialba, è sbiadita in confronto a ciò che ci sta aspettando adesso.

Ora tutto questo non ha un paragone su tutto quello che è proposto a noi.

Dio farà ogni cosa perché le persone possano decidere di cambiare?

Se per caso una persona camminasse e in una via lontana da Lui, Dio farà ogni cosa per salvarla?

Che cosa non farà mai? Obbligare.

A tentazione maggiore, maggior apporto di grazia, ma poi la scelta è tua.

15) La scelta contro Dio è possibile?

E per questo possa essere per noi emblematico, la scelta contro Dio è una scelta possibile è una scelta che si è già realizzata nella storia dell'esistenza, perché per esempio Lucifero ha scelto ed una creatura di Dio di ribellarsi a Dio.

Dio sapeva che Lucifero avrebbe fatto questo? Si.

Perché non glielo ha impedito? Perché se glielo avesse impedito, Lucifero sarebbe stato una marionetta, non una persona.

L'amore non è per le cose, ma per le persone.

Per cui facendo riferimento a una persona dotata di libero arbitrio, potrei amarla? Potrebbe amarmi? Si.

Potrebbe ricevere il mio affetto, la mia stima e tutto quanto? Potrebbe sentirlo? Si.

Poterebbe rispondere a questo mio affetto? Si.

In che modo? In due modi: rispondendo con affetto, oppure respingendolo.

Con tutto il mio affetto io posso far cambiare idea a questa persona, posso cercare di convincerla? Si.

In quanti modi? In tutti i modi che mi vengono in mente.

Però posso imprigionarla e farle fare quello che voglio io? No, perché il risultato non cambierebbe.

Se io la costringessi ad amarmi, mentre questa non mi vuole amare sarebbe amore questa esperienza o sarebbe odio?

Quindi che differenza avrebbe con l'Inferno? Nessuna.

16) Non dimenticate lo schema dell'antropologia umana: spirito, mente e corpo

Vorrei che non dimenticassimo mai lo schema dell'antropologia cristiana: spirito, mente e corpo.

È evidente che quando la persona è normale, diciamo così, secondo anche la visione biblica, ha uno spirito ben sviluppato con l'intuizione, la comunione, ecc. ecc., ha una mente ben formata, ben sviluppata con la propria personalità, razionalità ecc. e ha un corpo che gli permette di concretizzare tutte queste realtà; ho usato volutamente l'ausiliare "avere" solo perché sia chiaro.

Voi sapete bene che l'essere umano è spirito e nello stesso tempo è anche mente, nello stesso tempo è corpo.

Quando la persona è in questa situazione, Dio suggerisce nel suo spirito delle cose, che vengono elaborate dalla mente, che vengono concretizzate con il corpo.

Ma se una persona ha dei problemi mentali, per cui la sua capacità di connettere le idee è assai limitata, quasi nulla e per di più magari ha anche dei problemi fisici, per cui non ha le braccia, non ha le gambe ed è muta, sorda, cieca, allora questa persona si salva o non si salva?

Si salva. Nell'ambito dello spirito che la mente e il corpo siano o non siano in grado di concretizzare tutto questo, per cui anche l'handicappato mentale, quello grave, che sia anche handicappato fisico si può salvare se non ha la capacità di decidere con la propria volontà?

E sì, perché la comunione dove si realizza nel cervello? No.

Nel sentimento? Voi capite che la razionalità, l'intelletto, la memoria, la fantasia, l'immaginazione, la volontà ecc. sono gli strumenti che "collegano" l'esperienza nello spirito con la concretezza.

Ma tutto si gioca nello spirito della persona umana.

Quando una persona è in coma e non si può più confessare, perché non è in grado di muovere neppure un occhio, non è coma vigile, allora questa persona qui, cosa vuol dire, non si può salvare?

Che cos'ha in attività in quel momento? Lo spirito della persona che riceve tutti gli stimoli dallo Spirito Santo.

Le persone normali che vivono così, ugualmente hanno in un dato momento uno stimolo dallo Spirito Santo, che sia sufficientemente grande a controbilanciare un'intera vita di ribellione nei confronti di Dio.

Poi quando c'è questa realtà, è la persona che deve dire: destro o sinistra?

Dio ti rende presente in ogni istante la possibilità del futuro, poi è la libertà della persona.

17) Si può pregare per la salvezza di uno che sta per perdersi?

Può anche essere che qualcuno si salvi semplicemente per il fatto che ci fu qualcuno che pregò per la salvezza di uno che si sta per perdere, anche senza sapere chi sia.

Allora poiché una persona dice: ecco, Signore, ti offro questa mia malattia, questa mia sofferenza, perché tu salvi un'anima.

Allora questa persona che è vissuta ribelle tutta la vita, che sta morendo e riceve lo stimolo del flash che gli dice: guarda che la verità su di te è quest'altra, anche se tu sei vissuto tutto in un'altra maniera nella tua vita, ricordati che la verità è quest'altra, ecco ci sarebbe questa equivalenza tra le due possibilità, giusto?

Ma ci fu qualcuno che pregò per la salvezza della sua anima e dunque in quel momento la grazia del Signore per rispondere alla richiesta di amore, risponde con amore e ti dice: decidi per la salvezza.

E questa persona viene aiutata nel decidere e la sua volontà viene guidata, è come fosse presa per mano fin quando non dice: va bene, accetto.

Magari un millesimo di secondo dopo quella persona è morta, perché l'anima si è staccata dal corpo, però fino a quel millesimo di secondo è stato ribelle, nell'ultimo millesimo di secondo si è convertito; se Dio si infila in quel millesimo di secondo, come diventa quel millesimo? Eterno.

Quindi la persona ha possibilità di scegliere e di rinnegare tutto il suo passato? Si, perché a Dio basta anche un miliardesimo di secondo per infilarsi dentro e rendere quella frazione incalcolabile grande come l'eternità.

E in quell'istante uno può aver vissuto un'intera vita di comunione con Dio invece che di ribellione.

Allora la grazia del Signore, la salvezza del Signore è di una portata tale che non riusciamo neppure a immaginarla.

18) Alla luce di tante considerazioni si può dire che l'inferno è vuoto?

La ribellione è di una gravità spaventosa se rimane fino alla fine, ma se la persona si lascia guidare dall'amore riceve salvezza.

Da questo a dire che l'Inferno sia vuoto, io non lo dirò mai.

Preparato per gli angeli e per quelli che sono dalla loro parte.

Dunque Gesù parlò molto chiaro, che non ci sono solo le creature angeliche che occupano l'Inferno, ma ci sono anche quelli che restano fuori della porta, "là sarà pianto e stridor di denti".

Quindi io non sono un teologo moderno che vuole dire che se l'Inferno esiste è vuoto, perché Gesù non ha detto così.

E anche se le emozioni della gente farebbero dire: speriamo che sia vuoto, lo dico anch'io, speriamo che sia vuoto, ma tuttavia che resti vuoto dipende anche da me, cioè che non vada io a occuparlo e che preghi per gli altri perché anche loro non vadano a occuparlo.

Intervento di Paola: suor Faustina fu condotta a vedere l'Inferno, anche santa Teresa d'Avila e diverse e più persone lo videro certamente, ma io non mi baso sulle rivelazioni private o rivelazioni mistiche.

Io sto semplicemente facendo un discorso razionale e biblico.

Volutamente non ho voluto toccare questo tema delle rivelazioni private.

Poi se mi devo basare sulle rivelazioni personali si possono aggiungere tante cose, ma per noi fondante è la parola di Dio, più le rivelazioni private ci aiutano a camminare sulla parola di Dio, bene.

Se una rivelazione privata non conferma quanto è scritto sulla Bibbia non è autentica e quindi ho voluto fare un discorso che si basasse sul dato biblico, perché non avessimo la tentazione di fare un discorso solo emotivo invece che spiritualistico.

Va bene? Buona domenica a tutti.