La tentazione

10-2-2008

Don Mauro Agreste

Indice

1) Abbiamo sentito questa parte della Lettera ai Romani
2) È stata un po' questa concezione a creare la divisione nella Chiesa: il modo di concepire la giustificazione
3) Avete notato come, nei Vangeli, Gesù chiama sé stesso: il Figlio dell'Uomo
4) Questa perfezione, nel linguaggio biblico, si chiama: giustificazione
5) Nel linguaggio biblico giustificazione significa: l'opera di Dio che ti costituisce giusto
6) Perché noi diventiamo figli di Dio?
7) Qui abbiamo sentito il Vangelo di S. Matteo che ci parla delle tentazioni di Gesù nel deserto
8) Noi tutti possiamo sapere che il campo privilegiato del nemico sono le tentazioni
9) Perché nella tentazione chi decide di fare il peccato, non è il diavolo, sei tu
10) Vedete com'è sottile la tentazione.
11) Le tentazioni a livello fisico corporeo, è tutto ciò che si riferisce ai sensi
12) Poi ci sono le tentazioni a livello mentale
13) La relazione con la malattia
14) Mi volete dire che relazione c'è tra la carità e l'omicidio?
15) La tentazione più profonda, è quella della dimensione dello spirito della persona umana
16) Il dubbio sulla fede e sulle verità rivelate
17) C'è il dubbio della disperazione
18) Dio oggi ci mette di fronte questo rischio perché Lui ama la verità

Giornata di ritiro

Omelia

Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 4,1-11)

"In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito Santo nel deserto, per essere tentato dal diavolo….."

Omelia

1) Abbiamo sentito questa parte della Lettera ai Romani

Abbiamo sentito questa parte della Lettera ai Romani, in realtà un discorso non molto facilmente ascoltabile, anche se lineare nella sua coerenza.

In sostanza, prendendola da tutte le posizioni San Paolo ci fa vedere che come a causa di un solo uomo è entrata nel mondo la perdizione e la morte, così a causa di un solo uomo entra nel mondo qualcosa di molto più grande, assolutamente più grande, non è solo il ristabilimento della situazione del giardino dell'Eden, è molto, molto di più.

Qui c'è un'affermazione che varrebbe la pena di essere sottolineata.

2) È stata un po' questa concezione a creare la divisione nella Chiesa: il modo di concepire la giustificazione

Sapete è stata un po' questa concezione a creare la divisione nella Chiesa: il modo di concepire la giustificazione.

Eppure qui le parole sono molto chiare: "Così anche per l'ubbidienza di uno solo, tutti saranno costituiti giusti."

Non considerati giusti.

La costituzione è l'essenza, non l'apparenza: "Ti considero una persona buona perché ti presenti così, ma non so se costitutivamente tu sei una persona buona.".

La parola di Dio dice che: "Per l'ubbidienza di Gesù, tutti in Lui sono resi - cioè costituiti - giusti", ci viene rivelato che il progetto di Dio si realizza per Cristo, con Cristo e in Cristo.

Certo, la ribellione è entrata nel mondo, perché gli uomini l'hanno accolta.

Abbiamo sentito, nella prima lettura dal Libro della Genesi, l'opera del tentatore.

E a causa della ribellione che gli uomini hanno accettato dentro di sé è capitato per la natura, di essere soggetta al divenire, cioè al consumarsi, e alla morte.

Così Dio non lascia che tutta la Sua creazione sia succube della consunzione e della morte, e porta a compimento il Suo progetto: il Figlio di Dio si fa uomo.

3) Avete notato come, nei Vangeli, Gesù chiama sé stesso: il Figlio dell'Uomo

Sicuramente avete notato come, molte volte, nei Vangeli, Gesù chiama sé stesso: il Figlio dell'Uomo.

Diremo che questa espressione ci incuriosisce, perché Lui dice sé stesso Figlio dell'Uomo?

Non potrebbe dire il figlio di Dio?

Ma perché "il Figlio dell'Uomo" rappresenta il modo di dire, il più chiaro possibile: l'uomo, come figlio di Dio, come avrebbe dovuto sempre essere.

In effetti Gesù, che è il Verbo di Dio che si è fatto uomo, è o non è l'essere umano perfetto?

Certo, non mettiamo in dubbio che Lui sia nello stesso tempo anche la seconda Persona della S.S. Trinità cioè il Figlio; ma avendo assunto su di sé la natura umana, e la condizione umana, come essere umano è assolutamente perfetto; subisce la situazione e la condizione umana ma, dall'interno, Lui la porta alla perfezione.

4) Questa perfezione, nel linguaggio biblico, si chiama: giustificazione

Questa perfezione, nel linguaggio biblico, si chiama: giustificazione.

Come si chiama? Giustificazione.

Noi siamo abituati a pensare alle giustificazioni come un breve scritto, che ci giustifica nel caso che noi non siamo stati capaci di assolvere a un compito, per varie ragioni anche quelle di salute, allora presentiamo la nostra giustificazione, cioè a dire: "Ecco io avrei voluto fare questo, ma per causa di forza maggiore, non ho potuto."

Che è molto diverso dal: "Non ho voluto."

Di fronte al non ho voluto non esiste questo tipo di escamotage, che generalmente viene chiamata giustificazione, ma nel linguaggio biblico la parola giustificazione non vuol dire presentare le scuse per causa di forza maggiore.

5) Nel linguaggio biblico giustificazione significa: l'opera di Dio che ti costituisce giusto

Nel linguaggio biblico giustificazione significa: l'opera di Dio che ti costituisce giusto.

Ti fa "essere" giusto. E non può che essere così.

Perché il battesimo crea, dentro di noi, una nuova forma di natura umana, una nuova essenza di natura umana; tant'è vero che il battesimo è uno dei tre sacramenti che danno il carattere, cioè il sigillo dello Spirito Santo.

Carattere vuol dire che Dio è intervenuto e ha trasfigurato la natura umana, l'ha santificata, l'ha consacrata, l'ha trasformata.

Il carattere è questo sigillo, questa impressione, questa trasformazione che fa dire a Dio: "Costui è mio. Io e lui siamo uniti indissolubilmente. Io vivo in lui e lui vive in me."

Il sacramento del Battesimo, il sacramento della Cresima e il sacramento dell'Ordine nei suoi tre gradi: il diaconato, il presbiterato, l'episcopato.

Questi sono i sacramenti in cui l'azione dello Spirito Santo agisce costituendoci giusti, perché?

Perché nel battesimo tutto Dio viene ad abitare dentro di noi per farci diventare figli di Dio.

Ma noi siamo figli di Dio nel Figlio di Dio.

6) Perché noi diventiamo figli di Dio?

Perché noi diventiamo figli di Dio? Perché, per mezzo del battesimo, noi con Gesù il Cristo il Verbo di Dio, diventiamo una cosa sola.

Vi ricordate quante volte abbiamo detto che il momento più aulico della celebrazione eucaristica, è il momento in cui elevando al cielo il calice e l'ostia consacrata, che sono il corpo, il sangue, l'anima e la divinità di nostro Signore Gesù Cristo, il sacerdote, che in quel momento agisce in persona Christi, quindi è Gesù Cristo che dice queste cose, a nome di tutti dice: "Per Cristo, con Cristo, in Cristo, a te Dio Padre Onnipotente, ogni onore e gloria" cioè: noi umanità in Cristo, diventiamo per te Padre, la tua gloria, la tua soddisfazione, la tua felicità, la tua manifestazione nel mondo, e possiamo fare tutto questo per la potenza dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Questo riassume tutta l'opera di Dio e l'opera di Dio per costituirci giusti, per farci essere immagine di Dio, una cosa sola in Gesù Cristo; cosa ha fatto Dio per costituirci giusti?

Ha distrutto il potere del demonio su tutti gli uomini.

7) Qui abbiamo sentito il Vangelo di S. Matteo che ci parla delle tentazioni di Gesù nel deserto

Qui abbiamo sentito il Vangelo di S. Matteo che ci parla delle tentazioni di Gesù nel deserto, e ci vengono presentate tre tentazioni.

Ma, voi capite, che non si tratta di quelle specifiche tentazioni, perché se noi stiamo un attimino attenti, ci rendiamo conto che queste tre tentazioni, descritte in questo modo, in realtà ci stanno parlando delle tentazioni del demonio sulle tre dimensioni della persona umana.

E quali sono queste tre dimensioni? Lo spirito dell'uomo, la mente dell'uomo e il corpo dell'uomo.

Quindi il significato è: Gesù Cristo, come vero uomo, ha combattuto e ha vinto su tutte le trappole del nemico che tenta.

Tenta la persona umana a livello fisico, la tenta a livello mentale, la tenta a livello spirituale.

Perché il nemico di Dio agisce così.

8) Noi tutti possiamo sapere che il campo privilegiato del nemico sono le tentazioni.

Infatti credo che noi tutti possiamo sapere con un certo grado di certezza, che il campo privilegiato del nemico, per nuocere agli uomini, non è la possessione diabolica, non sono le vessazioni; invece il suo campo preferito sono le tentazioni.

E la ragione è molto semplice: quando una persona è posseduta è libera di fare quello che vuole?

No fa quello che vuole il Nemico.

Se uno viene da te, ti punta il fucile addosso e ti dice: "Fai quella rapina."

Tu hai commesso peccato? No, perché tu sei stato costretto a fare ciò che non volevi.

Nel caso di possessione, o di vessazione, la persona subisce delle pressioni tali per le quali ha perso la sua libertà; c'è qualcun altro che domina quella persona, domina la sua mente o domina anche il suo corpo, per cui questa persona è in prigione, non è libera di fare quello che vuole.

Molto diverso è il campo privilegiato ed efficace del nemico di Dio, che si serve sempre, con preferenza delle tentazioni.

Allora lui che è molto intelligente, talvolta crea dei diversivi, cioè ti fa pensare che il tuo problema non siano le tentazioni, siano altre cose.

Anche altri disturbi, quindi probabilmente, se ne ha il permesso, cercherà anche di disturbarti con una vessazione, con un rumore, con un disturbo che ti impedisce di dormire, purché tu non pensi mai al vero ambito in cui il nemico sta lavorando con molto frutto, e cioè le tentazioni.

Sono ciò che gli piace di più, sapete perché?

9) Perché nella tentazione chi decide di fare il peccato, non è il diavolo, sei tu

Perché nella tentazione chi decide di fare il peccato, non è il diavolo, sei tu.

E l'azione che tu compi, è un'azione che è frutto di una tua scelta libera, non sei costretto.

Avete sentito, nella lettura della Genesi, il serpente non ha toccato il frutto dell'albero del bene e del male, neanche con la punta della coda, lo ha solo guardato, niente di più.

"Come non ti interessa una cosa del genere? Ma sei fuori di testa, la conoscenza del bene e del male, tu pensi che Dio ti voglia bene?

Ma se Dio ti volesse bene non ti avrebbe proibito di prendere quello.

Dio è cattivo, se ne approfitta di te, ti fa credere di essere buono, però ti proibisce di prendere l'unica cosa che ti farebbe essere come lui.

Evidentemente vuole dominare sopra di te. Non te lo dice ma tu sei il suo schiavo.

Continuerai ad essere il suo schiavo per sempre, e sai perché? Perché ti ha proibito di prendere del frutto dell'albero del bene e del male.

Sarai mica pazzo, liberati da questo giogo, così dopo sì che sarai veramente libero, potrai trattare con Dio faccia a faccia, perché sarete sullo stesso piano.

Cos'è questa mania che lui deve dominare sopra di te e tu devi chinare il capo e ubbidire; lui dice no e tu dici no, allora non sei libero".

10) Vedete com'è sottile la tentazione

Vedete com'è sottile la tentazione.

La donna vide che il frutto era appetibile, desiderabile, e quello che avrebbe prodotto era proprio quello che essa sperava.

Ingannata miseramente. Si serve di questo frutto; la prima cosa che si rende conto è di aver perso la protezione di Dio.

Si nascondono perché si accorgono di essere nudi.

Non c'è più niente che li protegge; si è rotta la comunione con Dio: ecco la tentazione.

Ed ecco qui le tre tentazioni.

Tentazioni a livello fisico, tentazioni a livello intellettuale razionale, tentazioni a livello spirituale.

Il Vangelo e le letture di oggi, ci mettono in guardia di fronte a questa presenza che turba, e che però c'è davvero, è come se il Signore oggi ci dicesse: "Figli miei state attenti, voi volete camminare dietro di me, però attenzione c'è qualcuno che vi vuole bloccare il cammino.

E non andate dietro a tutti gli specchietti che brillano pensando che il nemico sia la o laggiù o dove c'è tanta teatralità di male.

Perché l'opera preferita del vostro nemico, non sono le sceneggiate delle possessioni diaboliche, l'opera preferita è la tentazione, perché lui è un lupo che si traveste da agnello."

Sembra un agnello e invece è un lupo aggressivo.

11) Le tentazioni a livello fisico corporeo, è tutto ciò che si riferisce ai sensi

Ed ecco le tentazioni a livello fisico corporeo, è tutto ciò che si riferisce ai sensi fatto apposta per portarti lontano dall'amicizia di Dio; quindi tutto ciò che ti porta a trasgredire il disegno che Dio ha sulla relazione che gli uomini hanno con sé stessi, con gli altri e con la creazione.

Quindi tentazioni che attentano alla santità del corpo proprio.

Tentazioni che vanno contro la dignità delle altre persone; vedi: pornografia, pedofilia, violenze, relazioni contro natura, unioni di fatto di tutti i generi, uomini con uomini, donne con donne, cose pazzesche che sembravano qualche cosa di assurdo e che sentiamo dire tutti i giorni.

È dinnanzi a noi, il male dilaga.

Poi ci sono tentazioni a livello fisico per quello che si riferisce alla relazione con il Creato.

Invece di amministrarlo lo si sfrutta.

E la Creazione viene umiliata perché il Figlio dell'Uomo, che dovrebbe glorificare Dio nella Creazione, semplicemente la usa come motivo di sfruttamento e di profitto.

Ci sarebbero molte cose da dire: la fame nel mondo, la spartizione delle ricchezze senza tener conto di coloro che hanno bisogno, vedete sono tutte relazioni che si hanno per motivi materiali, quindi la fisicità.

12) Poi ci sono le tentazioni a livello mentale

Poi ci sono le tentazioni a livello mentale.

Sono il modo di concepire la vita, la concezione della vita e dell'esistenza, molto lontane dal progetto di Dio.

Quindi tutto questo modo di concepire la vita delle persone: relativismo, individualismo, indifferenza, farsi dio di sé stessi, avere una morale che ci inventiamo noi tenendo fuori del discorso gli insegnamenti di Dio e la Rivelazione, una mentalità materialista, una mentalità di egoismo, di arroganza, di prevaricazione, di ingiustizia, di violenza ecc… questa è la mentalità del tempo in cui noi viviamo: l'uomo si fa dio di sé stesso, ecco la tentazione che si riferisce alla dimensione razionale, la mente.

Voi capite che quando una mente è condizionata in questo modo, le azioni che si compiono sono sicuramente lontane dalla legge di Dio.

13) La relazione con la malattia

Esempio: la relazione con la malattia.

La malattia è un qualche cosa che dev'essere evitato, è vero? Ma non sempre si può evitare.

Quando la malattia non la si può evitare che cosa si fa? La si vive, la si cerca di curare, non di eliminare il portatore della malattia, dico cose strane?

Allora il bimbo nel grembo della sua mamma è malformato e quindi nascerà ammalato, curiamo la malattia, sì eliminando il bambino.

E questa è una mentalità molto diffusa all'anziano è venuto il morbo di Alzaimer, non capisce più niente, non si ricorda più niente, "Oh poverino, non è più una vita dignitosa. Ammazziamolo."

Quella persona ha il cancro, diamogli un farmaco non per alleviarne le sofferenze, ma per togliere la causa della sofferenza cioè il malato.

E questa è una mentalità intrinsecamente negativa, frutto della tentazione che distorce la verità.

Ti fa dire: "Non è caritatevole far vivere una persona così".

14) Mi volete dire che relazione c'è tra la carità e l'omicidio? Eppure questa forma di tentazione, è entrata nella mentalità odierna

Mi volete dire che relazione c'è tra la carità e l'omicidio?

Eppure questa forma di tentazione, questa perversione, è entrata nella mentalità odierna e, purtroppo, anche nella mente di tanti sedicenti cristiani.

Questo vuol dire che porta più frutto una mentalità corrotta e perversa che chissà quali manifestazioni straordinarie di una presenza diabolica, fatte apposta perché la gente pensi: sì, il diavolo c'è ma agisce talmente di rado, perché le possessioni sono poche.

Già, le possessioni sono poche ma tutto il resto che fa il diavolo quante cose fa?

È molto più pericolosa una tentazione di una possessione, perché ci sono stati dei santi posseduti e sono rimasti dei santi, anzi ancora di più.

Mentre quelli che ha nno seguito le tentazioni di satana, non è detto che siano diventati santi.

15) La tentazione più profonda, è quella della dimensione dello spirito della persona umana

La tentazione più profonda, più sottile e direi anche più drammatica è quella della dimensione dello spirito della persona umana, perché come scopo ha quello di gettare la persona nella disperazione, e il demonio vuole proprio questo.

Le tentazioni, per esempio, contro la dimensione spirituale della persona umana sono quelle sul dubbio della fede, di duplice valenza: ci sarà Dio? Ci sarà l'aldilà?

Oppure: ci sarà l'Inferno? Ma qualcuno dice che se c'è è vuoto; dubbio della fede.

Quindi se è vuoto vuol dire che Dio manda tutti in Paradiso.

Se Dio manda tutti in Paradiso perché io devo impegnarmi a fare la persona buona?

16) Il dubbio sulla fede e sulle verità rivelate

Il dubbio sulla fede e sulle verità rivelate, è il dubbio insinuato perché tu pensi che dato che Dio è buono - ed è una verità che Dio sia buono ma è anche giusto - allora tu pensi che tutto ti sia lecito perché tanto Lui è buono.

Il risultato è che tu cadi nella menzogna, la più bieca, la peggiore, perché essa ti nasconde la verità.

Se l'Inferno c'è o non c'è, comunque è vuoto, vuol dire che non c'è ragione di andare in chiesa, non c'è ragione di confessarsi, di pregare, di fare l'eucaristia, di essere fedeli nel matrimonio, di essere onesti, di essere caritatevoli, perché tanto Dio manda tutti in Paradiso in quanto l'Inferno è vuoto.

Questo è il dubbio metodico, il dubbio della fede, che porta alla perdizione.

17) C'è il dubbio della disperazione

Poi c'è il dubbio della disperazione quando la persona dice: l'ho fatta talmente grossa che neppure Dio mi potrà perdonare.

Disperazione, esempio: Giuda. Giuda è l'esempio classico.

Tentazione mentale: "Gesù è un sovversivo, potrebbe servire alla vostra causa, voi siete gli Zeloti e volete liberarvi dell'influenza dei Romani, perché non vai a farti aiutare dal Sinedrio, anche loro non vedono di buon occhio Gesù.

Ti pagheranno bene, così con quel denaro tu potrai avere più autorità nella tua setta degli Zeloti, e potrai fare quello che vorrai."

Tentazione fisica, tentazione mentale: l'onore, la gloria, l'autorità, la prevaricazione degli altri.

E Giuda ci casca, si sottomette a quella tentazione, tradisce Gesù.

Ma il demonio non ha mica finito la sua opera.

È perfido finché non ti ha distrutto, se tu lo lasci fare, lui continuerà.

Infatti torna da Giuda, e gli dice: "Ti rendi conto di cosa hai fatto? Lui era proprio il Messia e tu non l'hai capito.

Guarda tutte le profezie dei Profeti cosa dicevano: i ciechi vedono, i sordi odono, gli zoppi camminano, a tutti viene annunciata la buona novella; e tu sei diventato quello che ha tradito il Messia.

Guarda, penso che neppure Dio possa più sopportare la tua vista." E lui ci casca di nuovo, e si impicca.

Ovviamente noi non possiamo sapere cosa può aver fatto la grazia di Dio nel momento in cui Giuda stava morendo, può anche darsi che in una frazione di secondo Giuda si sia pentito, e Dio l'abbia salvato, però vedete come funziona la tentazione?

Così perfida, perché il nemico di Dio è intelligentissimo.

Ha una intelligenza sopraffina, è capace di contorcere la verità, di farti credere che questa tovaglia bianca è nera, e tu dici: "Sì, sì è proprio nera, è proprio un bianco un po' nero."

18) Dio oggi ci mette di fronte questo rischio perché Lui ama la verità. Satana vuol dire colui che si mette di traverso, per impedire il tuo cammino

Ecco, Dio oggi all'inizio della Quaresima, ci mette di fronte questo rischio perché Lui ama la verità, e ci dice la verità. Satana vuol dire colui che si mette di traverso, e si mette di traverso per impedire il tuo cammino; Dio ci dice: "Attenzione figli miei, questa è la strada ma sappiate che c'è qualcuno come leone ruggente che va in cerca di chi divorare, e che vi vuole impedire il cammino.

Vuole impedire il cammino perché lui è cattivo, e perché è contento di andare davanti a Dio a umiliarlo; è contento di andare davanti a Dio e dirgli: "Hai visto? Tu saresti il salvatore del mondo?

Bubbole, seguono tutti me, ascoltano me mica ascoltano te.

Vedi gli dico di essere violenti, disonesti, fraudolenti, infedeli, lo fanno subito.

Gli dico che la vita non conta niente ed ecco le guerre, ed ecco l'aborto, ed ecco il divorzio e tutto quello che ne viene fuori; vedi ho vinto io, e tu avresti versato il tuo sangue per loro?

Non è servito a niente. Io ho vinto, sono io il principe del mondo."

Meno male che Gesù dice: "Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine, il primo e l'ultimo".

Lui verrà alla fine dei tempi e proclamerà la Sua gloria.