Vivere la salvezza con umiltà e fiducia
18-10-2003
1) Siamo strumenti nelle mani di Dio
2) Incontreremo invidia gelosia
3) La nona beatitudine
4) Amare tutti, anche il peccatore
5) Portiamo luce e verità - I dieci comandamenti
6) Cogliere le infinite sfaccettature della spiritualità della Chiesa
7) Le scuse e i pretesti
8) Il Signore non cambia idea sulle vostre vocazioni
9) Umiltà e fiducia
10) Rubare le cose belle e buone per la Chiesa
11) Lo Spirito Santo
12) Ci fa andare verso il Padre come figli
13) Croce e mortificazione
14) L'esperienza di essere salvati
15) Difficoltà nel comunicare un ideale
16) Vivere la salvezza, Dio ci sceglie
17) La new age
18) Combattimento spirituale contro gli spiriti dell'aria
19) Preghiera potente contro gli spiriti di torpore e di opposizione
Certamente il pericolo è quando uno si sente troppo efficiente, troppo capace allora inizialmente uno risponde alla chiamata del Signore pieno di timori.
Sarò la persona adatta? Sarò capace?
Tutte le difficoltà di questo mondo appaiono nell'immaginario della nostra mente, poi si inizia il cammino e allora si vede il Signore in azione.
Però, nello stesso tempo, possono iniziare anche le difficoltà di carattere psicologico e spirituale perché il Signore in azione è evidente che avrà sempre successo.
Potrebbe succedere che tu ti appropri del successo che non è tuo è del Signore.
Tu sei stato uno strumento nelle Sue mani, allora col passare del tempo può succedere che tu ti abitui che il Signore si serva di te, che il Signore ti benedica, che ti dia un grande successo spirituale…
Senza accorgertene, oppure accorgendotene poco, finisci per avere la convinzione che tanto tu ce la fai, dimenticando che non sei tu che ce la fai è il Signore dentro di te che ti sta guidando che ti sta sostenendo con la luce della sua grazia.
Allora quello diventa veramente il pericolo grande quello di sentirsi delle persone arrivate, delle persone che possono insegnare agli altri, delle persone che non hanno più niente da imparare, che non devono fare tesoro di niente.
Questo voi capite molto bene è proprio la manifestazione della mancanza di umiltà.
Nella Chiesa noi non dobbiamo essere in competizione gli uni con gli altri.
Mi dispiace doverlo dire, però sappiate che è una realtà con cui vi scontrerete molto facilmente, perché?
Perché la Chiesa è il corpo di Cristo dove ogni battezzato fa parte del corpo di Cristo e tutti sono in cammino, per assomigliare sempre di più a Gesù Cristo.
Questo vuol dire che è un popolo di peccatori, che ha deciso di diventare santo, ma finché non è santo questo popolo sarà sempre sfregiato, affaticato, febbricitante a causa del peccato; e il peccato per eccellenza è quello dell'invidia voi sapete.
Quindi ricordatevi molto bene dal momento in cui vi mettete su di un piedistallo farete ombra a qualcuno.
È un eufemismo per dire: ti metti in luce per servire il Signore?
Preparati alla tentazione, lo dicono anche i Profeti.
Se tu dai tutto te stesso, tutta la disponibilità e … probabilmente incontrerai delle persone che interpreteranno in un senso negativo quello che tu stai facendo con un animo retto.
Tu non lasciarti impressionare da questo, sii consapevole, sii una persona sufficientemente matura umanamente oltre che spiritualmente da capire che fra le povertà umane c'è anche quella dell'invidia della gelosia da parte di tutto coloro che temono di non fare bella figura, temono di essere emarginati, temono di non essere più considerati se non sono "i primi della classe".
Allora tenete presente tutto questo e non lasciatevi mai impressionare da qualunque cosa vi succeda.
Tuttavia sapete molto bene che Gesù ha detto nella nona beatitudine che è un po' il riassunto delle otto beatitudini di Matteo cap. V, "Beati voi quando vi perseguiteranno vi insulteranno e mentendo diranno ogni sorta di malignità sul conto vostro a causa mia".
Questa specificazione nessuno la sente mai, non ho capito perché nessuno la sente eppure è ciò che da il tono a questa beatitudine.
Possiamo essere presi in giro e calunniati per delle ragioni, ma il Signore vi dice: se vi viene fatto questo a causa mia, allora beati voi.
Se è a causa vostra allora io non c'entro.
Allora la beatitudine è questa: se vi fanno tutto questo a causa mia allora beati voi grande è la vostra ricompensa nei cieli ricordatevi, vi siete messi al servizio del Signore.
Allora Gesù ha detto, proprio la settimana passata, "non c'è nessuno che non abbia lasciato campi, moglie, marito, figli, fratelli, sorelle … che non abbia ricevuto le medesime cose 100 volte tanto su questa terra insieme alla persecuzione".
Anche questo pezzo di frase di Gesù sempre scivola via e nessuno la ricorda mai.
Quindi il Signore ci darà cento volte tanto, però ci lascia anche la persecuzione.
È una cosa illogica? Uno direbbe: "ma Signore io sono per servite Te e Tu non mi proteggi dalla persecuzione?"
Uno potrebbe pensare questo? E Gesù sapete cosa risponderebbe?
"Ah ma io avevo pensato che tu volessi assomigliare a me, allora è un'altra cosa"
Il discepolo di Cristo è uno che vuole diventare l'immagine e somiglianza di Cristo e nell'immagine a somiglianza di Cristo c'è la volontà di amare tutti anche il peccatore.
Cosa significa amare tutti anche il peccatore?
Vuol dire prendersi sulle spalle il suo peso, non giustificarlo come si fa in questa mentalità lassista che piuttosto che dire che una cosa è sbagliata, si dice che non è peccato.
Sbagliatissimo! Voi non dovete essere così.
State facendo un corso abbastanza severo perché abbiate coraggio e vi sentiate rinfrancati nel capire che tutto quello che vi è stato insegnato, quando eravate piccoli dalle vostre mamme e dalle vostre nonne è vero.
E le cose vanno chiamate con il loro nome ciò che è peccato è peccato e ciò che non lo è, non lo è!
Noi non stiamo facendo un corso di Sociologia, per vedere che cosa succede nella società; noi stiamo facendo un corso di spiritualità e quindi dobbiamo essere forti nella nostra spiritualità.
In questa spiritualità lo spirito di Dio ci dà il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome
Ricordatevi sempre bene il principio aureo è questo: distingui il peccato dal peccatore.
Il peccato si chiama peccato, il peccatore vuol dire che ha fatto il peccato ma il Signore ama il peccatore, ma non ama il peccato mi sono spiegato?
Tu come catechista in vari modi in vari livelli avrai una classe oppure non avrai una classe, tu sei chiamato a portare luce e quindi a proclamare la verità e quindi voi capite come sia importante l'umiltà e la fiducia.
Perché se tu devi portare la luce della verità, devi essere estremamente delicato, ma non mentitore.
Non puoi dire: "ma sì, va, che cosa vuoi che sia, tanto tutti fanno così.
E tu ad un certo momento devi decidere a chi vuoi assomigliare: al Principe di questo mondo che ti dice che va tutto bene o al Principe dei Cieli che ti dice: "Io sono la via, la verità, la vita".
Questa presa di posizione, in questo periodo, può risultare molto impopolare, perché voi lo sapete è un periodo molto relativista, individualista, in cui l'uomo a preso il posto di Dio e l'uomo è il metro di giudizio morale sulle cose, quindi attenzione bene, la settimana scorsa a Castelnuovo Don Bosco si doveva parlare della Veritatis Splendor e ci è stato presentato per esempio tutto ciò che riguarda i Dieci Comandamenti.
Attenzione bene i Dieci Comandamenti dopo il Concilio Vaticano II non sono stati aboliti, anzi oserei dire che la maturità sociale, culturale in cui il mondo occidentale è entrato, a partire da 50 anni a questa parte, ti impegna molto di più.
I Dieci Comandamenti adesso sono ancora più esigenti di una volta perché tu sei in grado di intuire dei risvolti maggiori.
Una volta dire: non rubare significava che non dovevi andare a prendere l'uva nel filare del vicino o cose di questo genere.
Adesso non rubare ha una infinità di altri risvolti.
Esempi di "non rubare" a cui prima non si faceva caso: la stima, il tempo.
Adesso, in un tempo frenetico come il nostro, tu pensa se in ufficio si passano 20 minuti tutte le volte a prendere il caffè 2 o 3 volte al giorno: ditemi se non è rubare questo.
Lo so che accade. Perché accade?
Perché non c'è coscienza dei Comandamenti, quindi la verità è quella di Dio o è la mia?
Avete capito perché è molto più esigente il tempo di adesso perché noi abbiamo la possibilità di applicare queste realtà nel quotidiano vissuto e sono cose sono di fronte ai nostri occhi proprio perché sono così generalizzate.
Si ha la tentazione di dire "cosa vuoi che sia?
Fanno tutti così, se Dio desse conto di tutte queste cose nessuno si salverebbe".
Cari amici la verità è che Dio tiene conto di tutte queste cose e sapete perché?
L'ha detto Lui "a chi è stato molto sarà chiesto molto di più" e noi abbiamo avuto molto, dunque umiltà significa non sentirsi, per esempio, mai arrivati essere sempre in grado di imparare, però con discernimento.
Cosa vuol dire imparare con discernimento?
Applicare ciò che stai imparando alla tua situazione, al servizio che il Signore ti ha chiesto.
Sarebbe bene che voi faceste molte esperienze all'interno della Chiesa, faceste esperienza di pellegrinaggi, convegni … non per informare la vostra mente, ma per cogliere le infinite sfaccettature della spiritualità, come si manifestano nella vita della Chiesa.
È sempre Gesù Cristo che adoriamo glorifichiamo però io posso imparare molto se vado a sentire un'omelia di un Domenicano o di un Francescano.
Si parlerà sempre della medesima cosa, ma colgo due aspetti diversi.
Allora se la vita cristiana deve essere come un brillante; e voi sapete che è brillante perché a un certo numero di sfaccettature che sono inclinate in un certo modo per cui la luce lo attraversa e la riflette in maniera particolare.
Questo vuol dire che un diamante, per essere un brillante, ha bisogno che ci siano tutte queste sfaccettature non gliene basta una.
Il Signore ha pensato ciascuno di noi come un gioiello prezioso da mettere sulla corona sul suo capo regale.
Quindi riguardo la vocazione è fondamentale capire ed essere grati al Signore per il posto che Lui ha pensato che noi dobbiamo occupare.
Non è un caso il Signore sta cesellando la storia dell'umanità.
Il Signore sta incastonando le gemme preziose che emergono nella storia dell'umanità e che sono tutti coloro con semplicità dicono: "Eccomi".
Che cos'è un diamante? Da dove viene? Il diamante è carbonio.
Com'è il carbone allo stato naturale? Nero, sporco, però è stato sottoposto ad una pressione, ad un calore particolare per cui la struttura molecolare è cambiata è diventata una struttura cristallina, quindi ordinata.
E quel pezzo di carbone che milioni di anni fa era solo carbone adesso è diventato un preziosissimo diamante.
Magari una volta era solo un blocco di carbone così adesso è una pietra grande così perché c'è stata una pressione spaventosa che lo ha schiacciato, il calore del vulcano ecc…
Quindi il carbone si è lasciato plasmare ed è cambiato.
Allora la vocazione è un po' una cosa simile.
Tu potresti essere come un pezzo di carbone, potresti sentirti veramente come qualche cosa di deleterio, di lontano…..
Questo non mi fa spavento, mi fa spavento quando una persona rimane radicata in questo senso di pessimismo:" A tanto io… cosa vuoi che…" questo significa impedire alla Grazia del Signore di operare dei prodigi.
Mi sta tanto bene se tu ti senti inadeguato, non mi sta tanto bene se questo può diventare per te un pretesto per dire a ma tanto io non posso.
Perché quando diventa pretesto allora è una scusa e se è una scusa vuol dire che hai messo te stesso davanti a Dio.
Primo comandamento. "Non avrai altri dei di fronte a me" una volta si pensava a tutto questo?
Gli dei erano gli dei indù… lo sono ancora.
Ma adesso tu puoi anche diventare il dio di te stesso con le scuse e con i paraventi che tu metti dinanzi per dire. "Io non ho tempo".
Posso dire una cosa molto cattiva? Sì poi mi devo autoassolvere.
Sapete certe volte per certe famiglie è tanto comodo avere dei bambini piccoli, perché si hanno tutte le scuse pronte.
"Ah noi non possiamo andare a Messa perché abbiamo il bambino piccolo, ah noi non possiamo andare in parrocchia a fare quella cosa, perché abbiamo il bambino piccolo"
"Uh io non posso fare il catechismo perché ho il bambino piccolo"
Già perché non siete due? Perché esiste una sola Messa in tutto il Piemonte, per cui se non siete tutti e due nella stessa Messa, nello stesso orario allora non potete andare a Messa?
Ma se anche fosse così puoi andare una settimana tu e una settimana lui.
Ma dato che non è così, allora vuol dire che tu puoi andare perché per il matrimonio non c'è scritto da nessuna parte che si debba fare tutto in simbiosi, oppure tutto diviso, dico bene?
Perché è ovvio che il marito aiuta la moglie e la moglie aiuta il marito entrambi si aiutano.
Ma perché sono scuse comode tutti dicono: "Ah il bambino piccolo…"
Volete che vi dica una cattiveria più grande? I problemi più grandi non ci sono quando ci sono i bambini piccoli che li metti in una carrozzina e vengono dove vai tu, ma quando sono grandi.
Ecco attenzione bene, riflettiamo bene, perché ad un certo momento è quando non vengono più per mano che tu sei preoccupato dove sarà?
Cosa farà? Con chi parlerà? Che cosa imparerà?
Lì si che tu dovresti dire: "Abbi pazienza non posso fare niente, perché debbo andare a vedere che cosa fa mio figlio, mia figlia, quali sono le sue amicizie, quali sono i suoi professori, di che cosa stanno parlando, io devo dedicare il mio tempo ai miei figli devo parlare con loro, li devo guardare negli occhi e dire: "allora come va?" si deve creare un tipo di educazione che cambia con l'età.
È facile da grandi dire ai bambini fa così e lui ti obbedisce, ma quando l'uso di ragione combatte contro di te perché vuole affermare la propria individualità tu ti trovi nei guai se continui a trattarlo come un bambino perché si interrompe la comunicazione.
Devi crescere anche tu, l'educazione educa anche i genitori, ex-ducere, li fa uscire fuori da tutto ciò che si è acquisito con l'esperienza.
Perché il bambino è piccolo per molti anni quindi uno ha molti anni di esperienza per essere colui che insegna, ma poi il bambino di colpo matura e tu non sei più colui che insegna ma sei colui che deve condividere restando la guida.
Cioè è un impegno notevole quindi voi capite molto bene come sono facili le scuse per dire ho il bambino. È una cattiveria o una verità?
Ho visto in molti casi il fatto che il Signore non cambia idea; quando una persona ha ricevuto una vocazione il Signore non cambia idea e spiego.
Mi è capitato più di un caso in un cui un giovane aveva ricevuto la vocazione sacerdotale, poi per degli eventi della vita, famigliari tutto questo si è un po' affievolito.
Ha pensato che quella non fosse la sua vocazione per cui ha vissuto tutto il resto della sua vita nella professionalità, nell'insegnamento, tutto quello che era il suo compito.
Poi. dopo un certo periodo di tempo, si riaffaccia nella mente questo pensiero.
Allora facendo la direzione spirituale abbiamo scoperto che quella vocazione sacerdotale degli anni giovanili non era stata affatto smentita, che era stata, come possiamo dire, sospesa per degli eventi della vita, non perché il Signore volesse così.
Ma perché a un certo momento una persona si trova un attimo in confusione, probabilmente il direttore spirituale di allora non era stato così illuminato.
Si è recuperata poi tutta questa dimensione della vocazione sacerdotale fino al punto che questa persona di più di 50 anni ha ripreso a fare teologia, ha dato tutti gli esami è diventato sacerdote adesso è parroco.
Questo per farvi capire che la vocazione del Signore non è qualche cosa di accessorio o come dire che dipenda solo dal nostro modo di comprendere.
Certo che dipende anche dal nostro modo di comprendere, però il Signore non cambia idea.
Il Signore ti ha chiamato per la catechesi? Una delle tue vocazioni è questa.
La vocazione che da il colore a tutta la tua esistenza è quella in cui tu vivi: sei una moglie, sei un marito, sei un religioso, un sacerdote un vescovo, un papa…
Quella è la tua vocazione e su quella vocazione si inseriscono tutte le altre vocazioni quotidiane, che possono essere più a lungo termine o meno a lungo termine, ma sono sempre delle vocazioni.
Questo vuol dire che voi non smetterete di essere coniugi, non smetterete di essere religiosi, ma su quella vostra specifica chiamata che ha dato una direzione a tutta la vostra esistenza si inserisce questa ulteriore vocazione.
Cioè il Signore ti chiama di fronte al roveto ardente e ti dice: "ecco togliti i sandali perché io ho bisogno …",
"Ma io sono un pastore, prima ero un principe, credevo di essere un principe, adesso non lo sono…",
"Tu calmati, togliti i sandali, perché sono io che ti chiamo, non sei tu che hai voluto fare qualche cosa e io ti mando".
Ecco l'umiltà significa anche accettare la chiamata del Signore, senza pretendere di capire.
Noi un po' figli dell'Illuminismo siamo molto portati a dover capire tutto, prima di fare qualche cosa.
Ne va a scapito la fede, perché la fede non è capire, la fede è accettare, la fede è accogliere più che accettare.
Accettare ha un po' questa idea del subire: accetto questa cosa che mi succede.
Invece accogliere vuol dire che io prendo nel mio cuore una realtà che non capisco completamente, quindi è fiducia, vedete umiltà è fiducia.
Vedete quanto sono molto legati e quanti risvolti hanno questi due aspetti concretamente nel quotidiano.
Ci saranno diversi modi in cui umiltà e fiducia si possono manifestare magari non sempre, non tutte le volte, ogni tanto, magari in piccolissime cose oppure in cose grandi, però bisogna che ci sia dentro di noi un animo pronto a recepire questi due valori ed a applicarli nella concretezza.
Fiducia significa essere competenti per tutto quello che dipende dalla nostra capacità umana, ma nello stesso tempo sapere che tutto ciò che fa parte della nostra competenza è al servizio di Dio.
Cosa vuol dire? Vuol dire che tu puoi essere la persona più competente in psicologia, ma che in ogni caso tu nella tua umiltà non vai a sbandierare le tue competenze.
Se invece una persona che è pronta ad accogliere e a capire e a trovare qualsiasi gemma preziosa che ti venga offerta, anche dalla vecchietta più anziana traballante che vedi a Messa la domenica, che magari ti dice una sola frase e da quella frase tu capisci una luce speciale.
L'umiltà vera è quella di saper cogliere di saper trovare dei tesori di Grazia ovunque, non giustificare tutto, ma trovare il bene e farne tesoro.
Vi ho accennato prima, fate pure tante esperienze spirituali, andate nei gruppi di preghiera, andate nei movimenti, andate alle grandi riunioni diocesane…
E non dite mai noi, perché questo è orgoglio.
C'era uno che diceva noi ed è lì nell'Inferno, con tutti i suoi diavoli intorno.
Lui credeva di essere più grande di Dio, perché era l'angelo che portava la luce, lucis fero portatore di luce, talmente pieno di sé che è andato a finire nel buio.
Quindi attenzione bene, la vostra saggezza consiste nel cercare lo splendore della gloria di Dio, che si manifesta in ogni situazione.
Poi dopo, in questo caso, non vale il settimo comandamento "non rubare".
Rubate tutto, tutte le cose belle e buone che vedete negli altri, rubatele, fatele diventare vostre e dite: "Questo atteggiamento mi piace, come posso fare per applicarlo nella mia classe; quel canto è interessante non mi interessa se non è Nella casa del Padre", serve al mio scopo lo prendo, ma guarda quell'intervento di preghiera, come ha sottolineato quella frase, non la voglio dimenticare perché mi può servire per fare un insegnamento ai miei ragazzi, quindi me la scrivo.
Ascolti la radio, c'è una citazione biblica "me la devo ricordare" dovete essere dei ladri come il ladrone sulla croce di fianco a Gesù.
Rubate tutto ciò che è bene, questo tipo di furto il Signore lo gradisce perché non è un furto.
È Lui che vi ha messo tutto sotto gli occhi.
Sapete quale è la difficoltà? È quella di prima, la competitività.
Noi dobbiamo essere migliori di tutti, senza dipendere da nessuno, ma oh allora non hai capito niente: la Chiesa è il corpo di Cristo non è una monade isolata.
Nel 1700 i filosofi avevano un modo di concepire la realtà Dicevano che erano tutte monadi cioè tutti esseri staccati tra di loro, che non hanno nessuna relazione tra di loro, mi pare che fosse il filosofo Leibniz.
Noi non siamo delle monadi, noi siamo le cellule del corpo di Cristo.
Se una cellula si stacca dal tuo corpo muore, quindi vuol dire che noi siamo strettamente collegati tra di noi
Più santo diventi tu, più santi fai diventare gli altri
Più cattivo diventi tu, più cattivo fai diventare gli altri questa è una realtà fondamentale:
più sei nella verità tu e più la verità si espanderà intorno a te
Più sei nella nebulosità, perché non sai veramente che cosa insegna Dio, cosa insegna la morale della Chiesa, cosa insegna il Magistero della Chiesa vai avanti così, ricordando qualche cosa e un po' per buon senso e più sarà fumosa la compagnia che tu avrai intorno a te
Perché tu non sei chiamato ad essere un vagone, sei chiamato ad essere una locomotiva.
Cioè il Signore da te si aspetta di trascinare gli altri, non che tu ti lasci trascinare.
Per questo è fondamentale la spiritualità cristiana perché dovete diventare forti, anzi dovete diventare santi, perché noi abbiamo bisogno di santi non di gente che ha la laurea in teologia.
È lo Spirito Santo che dà la forza.
Fondamentale questo è una verità che bisogna affermare con forza.
C'è ancora molta diffidenza purtroppo a riguardo della terza persona della Santissima Trinità perché una parte ottusa di cristiani identifica la terza persona della Santissima Trinità, con i movimenti carismatici.
Non è così, lo Spirito Santo è Dio, come il Padre come il Figlio, onnipotente, eterno, glorioso.
È adorato e glorificato alla stessa stregua del Padre e del Figlio co-eterno, co-onnipotente.
Quindi bisogna che intanto ci mettiamo in testa ben bene che lo Spirito Santo non è un fuoco, non è una colomba, non è l'acqua, non è il vento, ma è una persona.
Non è una forza, è una persona quindi è una persona tanto quanto il Padre, tanto quanto il Figlio.
Se tu dici Padre nostro, se tu dici Gesù mio, mia salvezza, tu puoi dire Spirito Santo mia luce.
Lo puoi dire, lo puoi salutare, gli puoi parlare, gli devi parlare e soprattutto lo devi ascoltare.
Quindi bisogna che veramente il cristiano e il catechista doc siano il cristiano e il catechista, che hanno una relazione viva ed efficace con lo Spirito Santo.
Questo è fondamentale. Senza la forza della vita dello Spirito Santo dentro di te, tu non riesci ad essere un autentico cristiano.
Qualcuno mi dirà: ma allora la storia della Chiesa quando di tutto questo non si parlava,
Allora i santi non erano dei santi; già proprio il contrario.
I santi erano autentici santi, perché anche inconsapevolmente, quando la riflessione teologica sulla figura dello Spirito Santo era stata data un po' per scontata più che per rimeditata.
Ecco la potenza dello Spirito Santo agiva dentro di loro.
Quindi noi sappiamo molto bene che lo Spirito Santo è l'umiltà di Dio, perché continuamente in azione continuamente potente, continuamente santificante, continuamente vivificante, ma non desideroso di apparire.
Il lavoro dello Spirito Santo è quello di far trionfare Gesù Cristo come Signore a gloria del Padre.
Quindi lo Spirito Santo fa splendere di gloria infinita Gesù Cristo e la sua Redenzione e fa nascere ed esplodere dentro di noi la figliolanza divina.
Quindi vedete l'azione dello Spirito Santo tutta rivolta verso il Figlio, in onore del Padre il Figlio risplende di gloria.
Lo Spirito Santo, dentro di noi, ci fa andare verso il Padre, ma non come creature, ma come figli dice la lettera ai Romani al cap. 8 "Voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù, per ricadere nella paura, ma uno spirito di adozione per mezzo del quale gridiamo Abba Padre… ( Rm 8 )
Noi ci sentiremo in una relazione padre e figlio solo nel momento in cui lasceremo veramente che l'azione dello Spirito Santo ci pervada completamente.
Perché è lo Spirito che ci fa capire, non solo con la testa, ma sperimentare in un modo spirituale la nostra figliolanza con Dio.
Dio è certamente onnipotente, creatore, eterno, infinito… ma più di tutto questo, quando l'azione dello Spirito Santo è viva ed efficace dentro di te, Dio è tuo padre.
Questo è fondamentale, questo cambia completamente lo splendore di una vita cristiana.
Quando questo accade nella vita di qualcuno allora voi vedrete che quel qualcuno stranamente assomiglia a Gesù.
Come mai assomiglia a Gesù? Perché lo Spirito Santo dentro quella persona lo ha fatto essere figlio di Dio, figlio di Dio nel Figlio di Dio che è Gesù Cristo, è quindi tutta una cosa collegata, quasi consequenziale.
Cioè a dire più ti lasci guidare, animare, spingere, illuminare, correggere dallo Spirito Santo e più tu diventi autenticamente quello che devi essere cioè un essere umano.
L'essere umano che Dio ha pensato che dobbiamo essere, l'essere umano che Dio ha nella sua mente è figlio di Dio.
L'essere umano è quella creatura strana, fatta di materia e di spirito immortale (non eterno) che vive qui sulla Terra per un certo periodo di tempo, ma che è destinato alla gloria per vivere eternamente con il Padre; ma non come Dio ed io la creatura, ma come papà e io sono tuo figlio.
Voi capite che è una differenza sostanziale, pazzesca.
Cercate solo di ricordare la riflessione che avevamo introdotto l'anno scorso sul Padre nostro, quando vi dicevo per esempio che il Padre nostro è più che una semplice preghiera, è la manifestazione di una relazione che ci deve essere non delle parole che diciamo.
Tu puoi dire Padre nostro mille volte all'anno o al giorno, ma se questo Padre nostro per te è solo una preghiera, non è diventata una realtà coinvolgente, trasformante dentro di te, perché tu vivi questo senso di paternità e di figliolanza, ecco allora tu capisci che c'è molto da cambiare.
Nessuno si spaventi, perché il cammino su questa Terra è fatto apposta per progredire in questa realtà spirituale, cioè passare con umiltà e fiducia dallo stato di creaturalità allo stato di figliolanza.
È un itinerario fatto di mortificazione. Cosa vuol dire mortificazione?
Quello che dicevo l'anno scorso, quando parlavo della Croce-mortificazione, non penitenza, ma far morire dentro di noi tutto ciò che prende il posto di Dio, tutto ciò che è materiale a scapito di Dio.
Dio non è contro il mondo, non è contro l'uomo non è contro la materia.
Dio però, non vuole essere messo indietro da niente, Lui è il primo.
Allora quando Lui è il primo dentro di te, il tuo mondo, la tua materia, la tua vitalità, tutto è viene vissuto allo splendore della luce di Dio; e allora sì che è veramente un'esperienza mistica.
L'esperienza mistica non è quella dei buddisti che si alzano due metri da terra, perché stanno dicendo oom quella non è mistica, la mistica è esperienza di Dio.
Tu puoi fare l'esperienza di Dio anche in mezzo al mercato.
Quindi ricordiamoci bene c'è proprio una valenza completamente diversa.
È lo Spirito Santo che dà la forza, tu devi solo desiderare che lo Spirito Santo ti usi.
Lo devi desiderare veramente. Non dire "ma sì don Mauro ha detto che dobbiamo desiderarlo, proviamo a desiderarlo".
Guarda che non fai nessun regalo a me, anzi mi togli qualcosa se pensi così, perché io ho bisogno della tua santità, io ho bisogno del tuo splendore.
Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri: di vedere Gesù che splende nella vita di una persona.
Se tu incontri un santo non senti nella tua vita qualche cosa di speciale, che nasce dentro di te, sì o no?
Io voglio incontrare dei santi, io ho bisogno di vedere dei santi, sono stufo di vedere delle scosciate da tutte le parti nella pubblicità, non siete stufi?
Io voglio vedere degli occhi che mi parlano di Paradiso, voglio vedere delle persone che sono sante in tutti i modi, di questo ho bisogno di questo hanno bisogno, gli altri Quindi avete bisogno voi di questo cominciate a darlo voi agli altri.
Qui siete 6 o 7 se tutti diventate santi tutte le volte che venite qui, voi vi ricaricate di una potenza di Spirito Santo, che esplodete quando uscite di qua.
Siete delle centrali atomiche di santità perché uno dà la santità all'altro.
Ecco questo deve succedere, deve scattare dentro di voi, poi tutto quello che imparate mi sta tanto bene, ma questa è la cosa fondamentale mi sono spiegato?
Salvati per collaborare alla salvezza vivere la salvezza.
Ne abbiamo già parlato in altre occasioni, qui lo richiamo, con semplicità nella gioia che scaturisce dall'esperienza inaudita della comunione con Dio.
Il catechista, il cristiano è una persona che ha fatto l'esperienza di essere salvato.
Cioè la persona che ha fatto l'esperienza della conversione, del pentimento del cambiamento della vita "Io non sono mai stato così cattivo da avere un cambiamento completo, allora io non ho fatto l'esperienza della salvezza?".
Non è vero, ogni persona che decide liberamente quello che vi ho detto prima, la santità, è una persona che di colpo si rende conto di quante cose debbono cambiare nella propria vita, confermate?
Quindi l'esperienza dei santi, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, è proprio questa: che nessuno si sentiva più peccatore di loro.
L'esperienza della gente insipida, invece, è che loro non sono mai peccatori, loro hanno giustificazioni per tutto "eh ma sai… qui e là… non c'è problema… è la situazione…è questo e quell'altro…"
Allora il santo sente che c'è qualche cosa che non va per essere bello come Dio vorrebbe che lui fosse, la persona insipida la persona che non è né carne né pesce, la persona che vivacchia spiritualmente non è cattiva non è buona, vivacchia è sempre così.
In medio stat mediocritas non virtus, sta in mezzo non si può dire che sia buono non si può dire che sia cattivo.
Ha un'inclinazione naturale di bontà, ma non un'inclinazione spirituale, persone smidollate che non hanno più la spina dorsale; questo tempo è proprio il tempo degli smidollati che non si entusiasmano per niente ma neanche per le cose normali.
Provate un po' a guardare intorno a voi la gioventù, si entusiasmano di qualcosa?
Per qualche cosa per un ideale? Noi dobbiamo darglielo.
Vi rendete conto di quali difficoltà dobbiamo affrontare in questo periodo?
La difficoltà, di poter comunicare agli altri un ideale, non perché non ci siano ideali, ma perché non li vogliono.
Facciamo questo esempio: immaginate una spugna secca e quando una spugna è secca vuol dire che non contiene acqua.
Se tu la metti nella bacinella con l'acqua succede che se la prende tutta perché aveva sete ma se quella spugna è già stata riempita di vino si riempirà di acqua? No perché è già piena.
Il vino inebriante sono tutti i falsi ideali che la cultura del nostro tempo inculca, non solo nei giovani, ma nelle persone di tutte le età.
Questi sono i falsi ideali, quando la spugna è piena è ubriaca di vino velenoso, vino drogato, potrà ancora bere l'acqua pura che esce dal costato di Cristo? No perché è piena.
Come potrà riempirsi di acqua la spugna? Solo strizzandola ed non è facile farsi strizzare, perché vuol dire che tu devi soffrire, devi abbandonare tutto ciò a cui sei attaccato.
Adesso capite la difficoltà dei nostri tempi, perché sono tutti pieni di ciò che non è acqua, solo l'acqua disseta il vino drogato, dice anche l'Apocalisse "fino alla feccia ne berranno" il vino drogato vuol dire un vino inebriante che ti intontisce.
Possiamo dire che intorno a noi siamo pieni di gente tonta?
Si, di tanti ideali, che non sono quelli di Cristo la gente è piena non sono non ideali ma neanche umanamente, come possiamo dire edificanti.
Non lo so: un ideale della giustizia, un ideale della scienza, un ideale del progresso… manco più quello.
Quindi neanche più le cose umane solo degli ideali fruibili e consumabili all'istante.
Ideali surgelati, usa e getta, così non devi stare molto a pensare, stare molto ad aspettare, e stare molto a viverli. Tutto è molto effimero.
Qualche anno fa c'era un film famoso: "Cogli l'attimo fuggente" mi pare.
Certamente in quel film lì si presenta una visione morale del mondo che è lontanissima da quella cristiana cioè a dire sfrutta tutto ciò che la vita ti offre, senza pensare, nel neo-Rinascimento, Lorenzo il Magnifico diceva: "Giovinezza, giovinezza che s'en fugge tuttavia, del diman non c'è certezza …chi vuol esser lieto sia"
Questo sarebbe l'ideale? Vedete che siamo nuovamente in un'epoca neo-rinascimentale, questa volta il mondo è pagano e molto più ateo del Rinascimento del 1500.
Quindi teniamo presente questa visione del tempo in cui siamo.
Vivere la salvezza significa accettare che dentro di noi ci sia del vino drogato da cui dobbiamo essere strizzati.
Certo che non è bello quando la spugna si sente strizzata: "perché mi strizzi? Mi fai male"
però è l'unico modo perché tu possa davvero assorbire l'acqua pulita, l'acqua pura che esce dal costato di Cristo.
Cristo Gesù è l'acqua viva, non quella degli Acquariani cioè della New Age, Gesù è la vera acqua viva che nutre.
Quindi l'esperienza della salvezza, Dio mi ha salvato, Dio ha guardato me, Dio ha scelto me, Dio ha voluto me, Dio mi ha tratto dalla mia situazione e mi sta cambiando.
Come dire tu sei una persona qualsiasi e ad certo momento di colpo ti dicono: "Ti facciamo Sindaco"
"Ma come, io sono una persona qualsiasi"
" Tu fai il Sindaco" tu di colpo sei onorato da una carica di questo impegno, ma sei anche spaventato per il carico di oneri, però il fatto che ti abbiano scelto per onorarti, per riconoscere la tua capacità, il tuo equilibrio…ti fa piacere sì o no?
Sì, sei sciocco se dici di no e sei anche bugiardo.
Ti fa piacere sapere che ti hanno scelto, che hanno notato le tue buone qualità, però come lo paghi questo?
Perché avere un'autorità significa avere spirito di servizio e avere un discernimento, una responsabilità mille volte tanto; perché tu non devi più solo pensare a te stesso ma anche a tutti gli altri che ti sono stati affidati.
Il Signore ti ha scelto. Eh ma non era meglio che tu mi lasciassi così, come diceva il Profeta Osea, a fare il pastore stavo tanto meglio quando facevo il pastore mi dovevo solo difendere dai leoni, adesso invece mi hai dato un incarico che non si può sopportare.
Io non volevo fare il profeta, ma Tu mi hai scelto, io non sono figlio di profeti.
E così pure Geremia, che era sacerdote nel Tempio non aveva nessuna voglia di fare il Profeta per di più di cattive notizie, perché il popolo era lontano da Dio e nessuno voleva ascoltare la verità portata da Geremia.
La New Age è un tema amplissimo, che se volete potremo anche accennare più diffusamente un'altra volta.
Adesso vi dico semplicemente che la New Age è un movimento che è difficile definire: né come filosofia, né come religione, né come spiritualità: alcuni studiosi l'hanno definita "una insalata russa" perché c'è di tutto dentro in un modo peggio che eclettico, proprio mischiato.
C'è un po' di Cristianesimo, c'è moltissimo l'80 % esoterismo poi ci sono filosofie orientali è un modo di concepire la vita e la persona umana, il mondo e tutto ciò che esiste secondo una concezione stranissima, che è ovviamente basata su delle rivelazioni esoteriche che si sono sviluppate specialmente negli anni '30;40 negli Stati Uniti, ad opera della famosissima esoterista e fondatrice di gruppi esoterici Elena Blavaski, che era una russa esule scappata durante e la rivoluzione russa ha dato origine a questi movimenti esoterici.
A questi movimenti esoterici addirittura partecipava A. Crowley, mi pare che si chiami così il fondatore della chiesa di Satana che c'è a Los Angeles.
Quindi c'è tutta una teoria lunghissima, c'è anche un fascicolo molto breve ad opera di una suora luterana di cui adesso mi sfugge il nome, che ha dato una lettura veloce di tutto quello che sono le manifestazioni principali della New Age.
Porterò per avere un'infarinatura generale, vi dirò semplicemente che la casa editrice principale che ha dato origine a tutto il resto si chiama Lucis Trust quindi organizione Lucis, dove Lucis è l'abbreviazione di Luciferan Trust quindi vuol dire già molto la parola, un modo di concepire la natura, il mondo, la salute…
Sono delle cose veramente spaventose e molto turpi, e mi stupisco che certe persone che dicono di essere intelligenti si sottopongano a certe terapie di autoguarigione, che sono per esempio, una cosa molto volgare, ma lo hanno detto anche in televisione, la urinoterapia cioè al mattino si bevono quello che hanno fatto perché questo qui purificherebbe il corpo ma se il corpo lo ha eliminato, ma spiegami perché tu te lo devi ribere!
Queste cose qui loro le pubblicizzano come se fossero una grande conquista di libertà.
Ho capito anch'io che nel deserto una persona per non morire fa così, ma è per non morire.
Ricordatevi che anche se la New Age comincia ad essere stantia e non è più considerata come un tempo, comunque il suo veleno lo ha scaricato molto facilmente in tutto quello che è la cultura e noi ancora adesso continuiamo a respirare questa aria velenosa.
Anche il Reiki è un altro discorso lunghissimo da affrontare ci sono decine di pubblicazioni.
Tenete presente che noi ci troviamo a combattere con dei nemici invisibili molto, molto agguerriti quindi la difficoltà che noi troviamo non è semplicemente una difficoltà culturale.
Ricordatevi che Paolo nelle sue lettere dice anche che noi non dobbiamo combattere contro gli esseri fatti di carne e sangue, ma contro gli spiriti che abitano l'aria.
Quindi mettevi bene in guardia e ricordatevi bene che il combattimento spirituale non è semplicemente contro il peccato, ma anche combattimento contro colui che suggerisce di fare il peccato.
Se voi vi mettete a servire Dio, penserete mica che il diavolo sia contento di voi?
Farà di tutto per bloccarvi, Certo che lo farà, cercherà ogni sistema per farvi perdere di animo, lo farà.
Allora ricordatevi che la vostra preghiera deve essere una preghiera potente, cioè fatta nella potenza dello Spirito Santo, la preghiera di combattimento la preghiera di liberazione la preghiera fatta apposta per chiedere al Signore che il nemico non nuoccia ai suoi figli.
Il Signore vi ha affidato delle persone? Voi chiedete al Signore che tenga lontano il diavolo da questi qui.
Quando uno inizia a fare un cammino il diavolo non è mica contento: lo farà allontanare, vorrà che non ascoltino le parole che voi direte a loro.
Vi metterà di fronte un'assemblea di persone addormentate e voi parlate, parlate, avete l'impressione che le persone stiano ascoltando; non hanno sentito niente, uno spirito di torpore, le ha invase.
Esiste lo spirito di torpore: voi vedete tanta gente imbambolata qui e non vi rendete conto che non stan sentendo niente, è semplicemente perché son tutti tonti, oppure c'è una tentazione di torpore?
Oh le tentazioni ci sono davvero. Le avete voi delle tentazioni? Si o no?
Sono vere o sono finte? Ci sono tentazioni solo di un tipo o di tutti i tipi immaginabili?
Allora potete immaginare che se voi state parlando di Gesù a una persona, la persona possa subire una tentazione di torpore?
Certo sicuro allora voi prima di iniziare il vostro incontro, invocate lo Spirito Santo su tutte quelle persone lì.
Signore apri le orecchie, "Effatà" apriti. Vi ricordate?
C'è anche nel rito del Battesimo: apri i cuori, apri le orecchie perché ascoltino la tua voce non la mia, quello che tu vuoi dire non quello che io sto dicendo allora vedrete delle assemblee molto diverse, una assemblea di ragazzini scatenati in una maniera incredibile.
Leandro raccontava di quel sacerdote che entrato in una chiesa dove doveva fare forse una preparazione per la confessione e c'erano tutti catechisti con i loro bambini.
Qui a Torino, mica tanti anni fa, entra il sacerdote un chiasso in quella chiesa il sacerdote arriva un pochino scocciato però non era scocciato con i ragazzini, capiva che quel chiasso non era un chiasso naturale o un chiasso umano c'era qualche cosa di diverso, perché te ne accorgi subito senti subito se c'è profumo d'incenso o c'è puzza di zolfo e voi capite che cosa intendo dire.
Perché dopo un po' che uno vive nella vita spirituale si rende conto quando è semplicemente una manifestazione umana o se questa manifestazione umana ha un qualche cosa di innaturale o di esagerato.
Questo qui un po' arrabbiato dice ai catechisti: "Ma insomma ma che cosa fanno gli angeli custodi di tutta questa gente qui?"
All'istante tutta la chiesa si è zittita e non era possibile che tutti gli altri avessero sentito quello che lui aveva detto, quindi è stata, come dire, una prova per far capire ai catechisti che veramente bisogna pregare per le persone che si hanno a che fare perché gli angeli custodi ci sono veramente e se tu chiedi loro che il Signore dia potenza a questi angeli che possano operare ciò per cui sono stati mandati hanno avuto la prova evidente che tutto questo succede perché una chiesa di gente che fa chiasso e che nel giro di pochi secondi rimane zitta senza che nessuno abbia detto: "zitti!" Ha senso?
Quindi ricordatevi quando avete a che fare con le persone vi troverete di fronte anche delle opposizioni vi troverete di fronte delle persone che non hanno la cultura che vi fanno dei discorsi molto complessi e che vi costringono a pensare molto.
Voi potete pensare che tutte quelle cose che vengono in mente a quella persona lì siano frutto del suo sacco?
O c'è una tentazione di opposizione, una tentazione di anti-Cristo che viene proprio contro di voi per farvi dire: "io non sono in grado di dirvi più niente" ricordatevi che il combattimento spirituale c'è e il vostro campo è proprio questo la relazione tra le persone tenteranno di farvi credere che voi non siete in grado di affrontare questo, ma ricordatevi sempre che cosa ha detto Gesù:
"Voi non potete temere il principe di questo mondo perché colui che abita in voi è più grande di colui che abita in questo mondo" mi sono spiegato?
Sia lodato Gesù Cristo