La vocazione in senso cristiano

14-2-2004

Don Mauro Agreste

Indice

1) La realizzazione della nostra vocazione
2) Vocazione umana
3) Vocazione in senso cristiano
4) Vocazione, chiamata di duplice fedeltà
5) Dio ci interpella a vari livelli
6) La vocazione è la risposta a una chiamata individuale
7) "Tu sei il mio popolo, io sono il tuo Dio"
8) Se adesso gli uomini giocano ad essere Dio …
9) Le cellule staminali
10) Su cosa si basa la vocazione?
11) La nostra vocazione: essere autenticamente ciò che Dio ha fatto di noi

1) La realizzazione della nostra vocazione

La volta scorsa abbiamo parlato su quello che è la possibilità della realizzazione della nostra vocazione, a partire dalla concreta umanità in cui noi ci veniamo a trovare.

Abbiamo appreso il movimento dal discorso dell'infanzia di Gesù, quando si racconta come Lui è stato ritrovato al tempio.

A termine di questo racconto, gli Evangelisti dicono: "Intanto Gesù cresceva in età, sapienza e grazia".

Avevano sottolineato il fatto che la vocazione autentica è una risposta ad una chiamata di Dio, ma è una risposta che interpella tutta la persona umana, quindi esige la capacità e la possibilità che l'essere umano diventi sempre più se stesso.

2) Vocazione umana

L'essere umano per essere sempre più se stesso, non afferma la propria individualità in senso egoistico, ma capisce che la vocazione umana è quella di diventare ciò che Dio ha fatto di ogni essere umano.

In realtà ogni vocazione risulta essere completa ed autentica, nella misura in cui la persona accetta di diventare autenticamente umana.

Forse quando noi diciamo "umana" non abbiamo sempre chiaro il significato.

Forse confondiamo "persona umana" come corporeità, ma la vocazione si inserisce nella vita di una persona quando essa è matura.

E la maturità non comprende semplicemente la capacità di badare a se stessi, ma esige la necessità che la persona sia in grado di progettare il proprio futuro, e sia in grado di intuire ( anche in modo non esplicito ) il proprio valore.

Per questo noi la prima parte del Corso l'abbiamo spesa, lungamente, per sottolineare il senso della vita.

Certo che, cristianamente, dare un senso alla propria esistenza significa scoprire il valore della rivelazione biblica, e la rivelazione biblica è l'irruzione di Dio nella storia dell'umanità.

In fondo Dio non lo si può conoscere se non nella misura in cui Egli fa conoscere se stesso.

Ossia, Lui ci racconta qualche cosa di se stesso.

Se Lui ci racconta qualcosa di se stesso, noi possiamo conoscerlo.

Con l'intelligenza possiamo conoscere alcune cose, ma con la rivelazione possiamo conoscere Lui personalmente, perché Lui si racconta.

3) Vocazione in senso cristiano

Allora è chiaro che per parlare di vocazione in senso cristiano, è necessario che noi ci soffermiamo anche a capire quale assenso diamo alla rivelazione.

Certo che, all'inizio del nostro corso, noi abbiamo visto il senso della vita, noi siamo creati per il Signore ecc…ecc…, però per tutto questo, anche da parte nostra, ci sia una scelta, un modello a cui fare riferimento, un modello da raggiungere.

Ora, tutto quello che ci viene proposto, ci viene proposto nella Scrittura.

Che tipo di accoglienza ho io alla Scrittura? Quello che trovo proposto nella Bibbia, nei Vangeli, nel Nuovo Testamento, nelle lettere degli Apostoli, ecc. che coinvolgimento ha per me?

Più ancora: l'insegnamento della Chiesa, che si esprime nel Magistero, o solenne o ufficiale, oppure nelle linee pastorali che vengono proposte, o nella spiritualità che viene vissuta concretamente, che traccia lascia nella mia vita?

Fino a che punto mi lascio toccare da quello che l'insegnamento di Gesù Cristo, che viene mediato dalla Chiesa?

4) Vocazione, chiamata di duplice fedeltà

Voi capite che in tutto questo si inserisce la vocazione.

La vocazione è una chiamata di Dio, alla fedeltà a Lui stesso; è una chiamata duplice, perché Dio dice: "Bene, sii fedele a te stesso e sii fedele a me".

Fedele a te stesso significa: sii fedele a ciò che tu sei.

Tu sei una creatura umana, tu sei creata di mente, spirito e di corpo.

La tua finalità, il tuo itinerario è questo, devi raggiungere determinati scopi.

Questo è ciò e quanto possiamo raggiungere con l'intelligenza e quanto possiamo conoscere con la rivelazione.

Su tutto questo si inserisce quella che comunemente chiamiamo lo vocazione, che sarebbe tuttavia una risposta.

5) Dio ci interpella a vari livelli

Dio interpella, interpella a livello comunitario, interpella a livello generazionale, interpella a livello individuale. Questa è la vocazione.

A livello comunitario la vocazione è:

- la vocazione cristiana: bene, siate cristiani, siate discepoli di Cristo, cioè rivelate la presenza di Gesù Cristo nella vostra vita, nel modo di agire, di pensare, di costruire la società, ecc….,

- a livello generazionale: una generazione trasporta all'altra questo rapporto personale;

- a livello individuale la vocazione è: tu per che cosa sei nato? per che cosa esisti?

Allora, risposte generali: esisti per me, la tua vita è un continua avvicinamento verso di me; tu esisti per portare nel mondo la mia presenza; tu esisti per, come dire, rendere viva ed efficace la presenza di Gesù Cristo, tu sei le mie mani, i miei piedi, il mio cuore, i miei occhi, le mie orecchie, ecc.. ecc…

Fino qui ci siamo? Ma via via, più passa il tempo, più la maturità della persona cresce, più queste domande diventano concrete.

Se tengo per un dato di fatto che la vocazione è questo, allora si giungerà ad un certo momento alla domanda fatidica: "Come, posto il fatto che tu esisti per questa e quest'altra ragione, realizzerai tutto questo, come lo concretizzerai?"

6) La vocazione è la risposta a una chiamata individuale

Allora, la vocazione è una risposta ad una domanda individuale.

Ogni essere, unico, irripetibile, ha una storia ed un posto nella storia.

La difficoltà sta nello scoprire questo posto, che tipo di assenso dai. Fino qui è tutto chiaro?

La vocazione è un di più per ogni persona o è qualche cosa di essenziale? È essenziale!

Lo so anch'io che la stragrande maggioranza delle persone non considera mai la propria scelta di vita come una risposta ad una vocazione e lo vediamo.

Famiglie che non sono famiglie, società che sono tutto ciò che si può immaginare ed il contrario di tutto.

L'individualità e la dignità della persona umana che è smentita a tutti i livelli.

Lo sapete, lo si diceva già ai tempi di Cicerone: "Homo homini lupus" ( l'uomo diventa un lupo per l'altro uomo ).

Beh! se poi guardiamo intorno, ce ne rendiamo conto.

Ne ho già parlato nelle altre classi, ma non posso evitare di parlarne anche a voi, perché è troppo recente la cosa.

Sconvolgente, che è stato annunciato in questi giorni, l'altro ieri: scienziati sud coreani ed americani annunciano che è stato clonato l'essere umano, per poter usufruire delle cellule staminali.

Adesso cerchiamo un po' di esaminare la situazione. Ne avete sentito parlare.

Da chi? dalla televisione, dai giornali, dalla gente comune. E in chiesa? No!

E questo non è terrificante? Perché, sicuramente, ne avete sentito parlare in un modo che non ne sottolinea quello che è il magistero, l'insegnamento biblico, sulla dignità della persona. È vero o no?

Quello che voi leggete sui giornali, è sicuramente una presentazione polemica, fatta apposta per creare discredito su quello che è l'insegnamento morale della Chiesa. È vero?

Questo discredito denuncia, probabilmente, una strategia, direi politica, per sganciare la società da un certo ordine e da una certa visione morale, in cui l'individuo ha una certa dignità.

Ha una certa dignità, perché è voluto da Dio! È creato da Dio! ecc….

Ma se io sgancio questa dignità dalla persona, da una vocazione di Dio che la chiama all'esistenza così come essa è: "Voglio che tu esista e che esista così, così e così".

Se io mi metto a giocare a fare Dio, perché sono io che creo un essere umano secondo i miei gusti, perché gioco con il DNA, perché sostituisco il nucleo di una cellula con il nucleo di un'altra cellula, allora io sto giocando a fare Dio.

Sono fedele alla mia vocazione? No!

7) "Tu sei il mio popolo, io sono il tuo Dio"

I profeti, nella Bibbia, tutte le volte che si rivolgono ai popoli di Dio, dicono sempre: "Tu sei il mio popolo, io sono il tuo Dio".

Cioè, Dio, tutte le volte che parla al suo popolo dice: "Mettiamo un attimo le cose in chiaro.

Io sono Dio, non tu. Quindi, ricordati bene la tua vocazione non è quella di essere Dio, perché Dio ce n'è già uno, che sono in tre persone.

Tu, invece, sei un essere un essere umano.

Allora, se ti metti le idee a posto e capisci la verità, io te la rivelo.

Perché, se no, tu cominci ad immaginare di essere qualunque cosa, ti metto subito le idee in chiaro.

Mettiti il cuore in pace, tu non sei Dio. Dio sono io, tu sei un essere umano.

Allora, se tu sei l'uomo ed io sono Dio, allora le cose andranno bene, ma se tu ti metti a giocare a fare Dio e ti vuoi sedere sul mio trono e mi butti giù, allora le cose non vanno più bene.

Perché che si fa del male sei tu, non io. Perché, tanto io continuo ad essere Dio, mentre tu non sei capace di essere Dio e quindi, ti scotterai.

Non puoi pensare di giocare con il fuoco senza pensare di bruciarti".

8) Se adesso gli uomini giocano ad essere Dio …

Allora, se adesso gli uomini giocano ad essere Dio, quale sarà il risultato? Disastroso!

E quindi, ci sarà una strategia che vuol considerare l'uomo come merce di scambio, proprio come dice Monsignor Sgreccia negli articoli recenti, che sono stati pubblicati solo nei giornali cattolici, naturalmente.

Non ne sentirete mai parlare alla televisione di stato, alle altre televisioni private, perché non fa comodo.

Voi sapete quanti miliardi si possono guadagnare con l'ingegneria genetica sull'essere umano, vero?

Si può creare l'umanità di serie A o di serie B. Gli schiavi ed i dominatori.

Quelli che si ammalano e quindi saranno continuamente debitori dei popoli ricchi e che possono, in qualche modo, produrre medicine e gli altri che li potranno dominare.

Questo è il nuovo imperialismo mondiale, la globalizzazione imperialistica è questa.

E non ve lo diranno mai! Perché ci vuole la morale cristiana, la morale della Chiesa per aprire gli occhi alla gente!

Ora, quanta gente comune avete sentito parlare di queste cose.

Voi avrete sentito dire, se avrete sentito: "Però serve per guarire le malattie".

Intanto questo ancora non è provato.

9) Le cellule staminali

Quante volte vi hanno detto che le cellule staminali sono presenti nel corpo di ogni adulto, senza bisogno di clonare, di fecondare un essere umano per poi smembrarlo?

Sapete come fanno? Fecondano un ovulo.

Voi sapete che poi ci sono le divisioni cellulari.

Ad un certo momento, sapete che ci sono tantissime cellule messe insieme, che si chiama morula, perché assomiglia ad una piccola mora, tante cellule, che possono essere 32, 54, 128.

Quando ancora non è ancora in forma di embrione, ma è ancora in forma pluricellulare, tutte quelle cellule, sono cellule staminali.

Vengono dette cellule polipotenziali, cioè possono divenire: un osso, un capello, un occhio, un fegato, un polmone.

Possono diventare qualunque cosa, ma ci vuole un certo tempo e questo gli scienziati onesti lo sanno, infatti che gli esperimenti che sono stati condotti con le cellule staminali di esseri adulti, producono buoni risultati, le cellule staminali che provengono dalla frantumazione dell'embrione, ( e questo non è altro che uccidere una persona) non producono risultati, perché ci vuole una maturazione delle cellule staminali.

Quanti vi hanno detto che nel midollo delle ossa piatte sono presenti le cellule staminali, che possono servire per la cura di diverse malattie? Mai!

O se ve lo dicono, ve lo dicono di sfuggita, perché ci sono i Radicali, ci sono i Verdi, ci sono tutti quelli che hanno una visione materialistica della persona, perché hanno un interesse a distruggere l'insegnamento morale della Chiesa, perché vogliono instaurare l'anarchia assoluta dell'essere umano, giocando sul lato passionale ed emotivo della guarigione dalle malattie.

Mentre la guarigione delle malattie si può ottenere, ma non tramite le cellule staminali a livello embrionali, che hanno necessità di una maturazione tipica, ma attraverso il prelievo di cellule staminali che sono presenti in ogni essere umano, senza bisogno di fecondare un ovulo, cioè senza bisogno di creare un embrione, cioè un essere umano, una persona.

Quando c'è una fecondazione Dio ha detto: "Ci sia un'anima".

Le cellule staminali si trovano nel midollo delle ossa piatte, per esempio nelle anche.

Nel midollo ci sono le cellule staminali, tu le prendi, ipoteticamente, perché gli esperimenti vanno avanti e puoi ricreare, curare dei tessuti che sono rovinati.

E non sono cose assurde! Lo si sa benissimo!

Ora, perché non si dicono? Perché i mezzi di comunicazione di massa non lo dicono?

Per creare una mentalità lontana dal Magistero, lontana dall'insegnamento biblico.

10) Su cosa si basa la vocazione?

La vocazione si basa sul giusto assenso, come dire: "Accetto io la rivelazione biblica".

Certo, però, che se io non so niente di quello che dice la Scrittura, allora berrò tutto quello che mi dicono i giornalisti, che sono asserviti a quelle ideologie.

Perché credi che gli inviati del Papa, per esempio Mons. Sgreccia, che ha questo incarico specifico nell'ambito della Chiesa, non dicano con veemenza queste cose?

Che cosa hanno fatto di quel giornalista che toccava questi temi, quando diceva: "Perché io non devo commercializzare un essere umano?".

Nessuno degli intervistati ha risposto ( trasmissione "Excalibur" diretta da Socci ).

La ricerca deve andare avanti, però la verità è questa.

Domandiamoci veramente che tipo di assenso noi diamo alla Scrittura, perché anche la nostra vocazione non può essere superficiale, romantica, emotiva. Deve essere fondata realmente.

Allora se io conosco ciò che Dio rivela di se stesso, divento maturo umanamente e spiritualmente, affinché la mia risposta alla sua chiamata sia concreta, non svolazzante e romantica: "O che bello! Come mi piace stare qui ai piedi del Crocifisso!".

Sì, ma ricordati che il Crocifisso non è solo quello raffigurato in Chiesa, ma Gesù Cristo è Crocifisso continuamente nella sua società e nella sua Chiesa, dove la gente non sa distinguere la destra dalla sinistra.

11) La nostra vocazione: essere autenticamente ciò che Dio ha fatto di noi

La tua vocazione consiste nell'essere autenticamente cristiano, cioè autenticamente ciò che Dio ha fatto di te.

Un suo figlio, una sua figlia. Ed essere figlio o figlia di Dio, significa renderlo presente e visibile nella tua persona e nella tua vita.

Da qui in poi entra la risposta personale, cioè la concretizzazione nei geni e nella vita di quello che tu sei.

Io sono alla presenza di Gesù Cristo, in questo anno come: come marito, come moglie, come consacrato, come religioso, come religiosa, come sacerdote, come laico, come consacrato ad Istituto religioso, come tutto quello che vuoi.

Però, ci deve essere un come. E se poi, dopo gli eventi della vita ti hanno condotto a non avere subito chiaro il "come".

Allora può darsi che la tua situazione, che a te sembra non essere una vocazione: "ah, io non sono riuscito a trovare la persona da sposare".

Ad un certo momento potrebbe essere proprio questa la tua vocazione: vivere nel mondo da single, da perfetto testimone di Cristo, senza appartenere ad istituti religiosi o cose simili.

Perché, credi forse che non sia necessaria una testimonianza di questo genere, in questo mondo individualista e freddo, in cui si pensa che l'essere single ti dia il permesso di fare qualunque cosa della tua vita?

Allora, questa è l'introduzione al grande tema della vocazione che ci coinvolge tutti.

Sia lodato Gesù Cristo.