Il regno di Dio
1-2-2003
1) Distinzione tra regno di Dio e regno dell'uomo
2) Regno di Dio - Regola di Dio
3) Cose immaginarie con riscontro reale
4) Regno di Dio perfetto, regno di Dio perfettibile
5) Dio ha dato a ciascuno il seme del suo regno
6) Il regno di Dio è in mezzo a noi
7) Paradiso
8) Metanoia
9) La Chiesa ha perso il senso del regno di Dio?
10) Chi è l'uomo giusto?
La predicazione di Gesù, a partire da quello che troviamo scritto negli Atti, fa riferimento al regno di Dio.
Dunque è importante che si abbia dentro di noi l'idea e la distinzione che può esserci tra regno di Dio e regno dell'uomo.
L'apertura al mondo di cui parlava il Concilio, non significa un'accoglienza insipiente e imprudente di tutto ciò che il mondo insegna; l'accoglienza di tutto ciò che il mondo insegna, senza prudenza e senza il discernimento indica ignoranza.
Indica fare di noi stessi il criterio di discernimento di tutto ciò che accade intorno a noi, e questo è pericoloso, perché è evidente che nelle realtà mondane ci sono molti segni di speranza, molti aspetti positivi che vanno giustamente incrementati e valorizzati.
Ma allo stesso modo vanno purificati e deve essere variata la rotta, quando questi valori, che vengono proposti, non sono esattamente conformi all'insegnamento di Gesù.
L'insegnamento di Gesù ci parla del regno di Dio.
Quando noi parliamo del regno di Dio che cosa abbiamo nella mente?
Che cosa evoca nella tua mente questa espressione? Che cosa è il regno di Dio?
Se doveste dire a un bambino che cosa è il regno di Dio che cosa gli direte?
… un luogo … molto bello … Gesù …
Vedete come è molto difficile avere dentro di noi questa idea del regno di Dio.
Sentite una cosa: c'è qualche volta nel Vangelo l'espressione regno di Dio?
Cosa vi dicono i due figli di Zebedeo? Cosa dice la madre dei due figli di Zebedeo?
Gesù alla madre dei figli di Zebedeo, di cui non è riportato il nome, dice: " Non sta a me decidere nel mio regno dove staranno seduti questi due.
Quindi il suo regno c'è ma cos'è? Un'esperienza morale?
È un insegnamento? È un luogo? È la Terra? È la Chiesa? È il Paradiso? È la tua coscienza?
Che cos'è il regno di Dio?
Qui dice che la predicazione è il regno.
Dobbiamo avere un'idea abbastanza ampia di quello che è il regno.
Tutto quello che avete detto rientra in qualche modo nella definizione di regno, ma non in forma esclusiva, o l'una o l'altra, ma integrata, e l'una e l'altra.
Bisogna essere in grado, in qualche modo, di comunicare il vero significato di quello che si intende dicendo: regno di Dio.
Partiamo alla maniera semplice.
Perché voi abbiate un'idea chiara fate questo piccolo parallelo: regno uguale regola!
Sotto la parola regola mettete una grande parentesi graffa, perché potete ampliare il concetto per chiarificarlo.
Regola cioè sogno, aspirazione, desiderio; direi questi tre, immaginazione, però è già più traballante.
Se voi alla parola regno associate la parola regola ma inteso con questa sfumatura di sogno, aspirazione, desiderio ecc … vi introducete in uno stile di riflessione che amplia il discorso e che vi fa capire come in realtà tutto quello che avete detto è incluso nel tema del regno di Dio.
Sono cose immaginarie, che però hanno un riscontro reale, perché, tutto sommato, un regno terreno è sicuramente un luogo che è tenuto insieme da dei principi unificatori: che sia la lingua, la religione, la storia ecc …
Tutto questo contribuisce a fare del territorio un qualche cosa di unito.
Il principio di coesione sono quegli elementi.
Nel regno di Dio, ciò che noi identifichiamo con regno, è tutto quello che noi abbiamo espresso come regola, come sogno, come aspirazione, come desiderio, come immaginazione.
Dico subito il perché: il regno di Dio è prima di tutto la realizzazione del sogno di Dio.
Non so se più semplice di così riesco a esprimerlo.
Voi immaginate di essere Dio, il che è già tutto dire, ma noi dobbiamo essere pedagogici, cioè in grado di trasmettere un messaggio e quindi dobbiamo anche fare delle cose assurde, ma se ci aiutano a trasmettere un messaggio lo facciamo.
Allora immaginate di essere Dio e immaginate di voler creare l'uomo.
Come volete che sia questo uomo?
Avete un progetto nella vostra mente o vi viene così per emanazione, come dicono i Buddisti o gli Gnostici?
La creazione implica un progetto, quindi quando progetti l'uomo vuol dire che hai nella tua mente come è fatto l'uomo e come si struttura l'essere uomo.
Allora è un essere isolato o un essere sociale? Sociale.
Se è un essere sociale vuol dire che è un essere di comunione.
Vuol dire che ciò che tiene insieme gli uomini è la comunione che si esprime nella socialità.
Questo vuol dire che nel tuo sogno l'uomo è un essere che vive secondo certi principi, che sono le tue regole.
Principio di generosità, di accoglienza, di fiducia ecc …
Nel tuo progetto tu hai valutato tutto il meglio che deve far parte della realtà uomo.
Il modello di tutto questo lo hai preso dalla tua esperienza, perché tu che sei Dio sei nell'amore, tu ami il Figlio, tu ami lo Spirito Santo, tutti e tre vi amate di un amore assoluto e tu pensi che tutto quello che tu crei deve avere questa impronta.
Infatti dici: "Facciamo l'uomo ha nostra immagine e somiglianza".
Ecco il fare l'uomo a nostra immagine e somiglianza corrisponde ad una regola: io voglio che l'uomo sia così e così; per riassumere l'uomo sia amore, con tutto ciò che esso comporta, le conseguenze dell'amore.
Questa è la regola di Dio, il regno di Dio.
È evidente che in Dio questa regola questo regno, cioè questo modo di vivere di Dio è comune
È evidente che tutti coloro che sono già con Dio vivono secondo il pensiero di Dio, secondo il Suo sogno, secondo i Suoi desideri, perché sono diventati anche i loro desideri!
Gli Angeli che sono al cospetto di Dio vivono nel regno di Dio? Sì.
Il Paradiso è il regno di Dio? Sì.
Ma perché è il regno di Dio? Perché è bello, perché si sta bene, si fa le capriole sulle nuvole, o per un'altra ragione?
Perché tutti viviamo nel sogno di Dio, noi tutti abbiamo lo stesso sogno.
Quello che Dio sogna.
L'amore infinito, fa parte della nostra esistenza, questa è la regola di Dio, lì Dio regna; Dio è tutto in tutti.
Allora il regno di Dio è sicuramente nel Paradiso, il Paradiso è regno di Dio, ma è regno di Dio solo perché lì la regola in cui tutti vivono è quella dell'amore di Dio.
Allora regno di Dio perfetto è nel Paradiso, regno di Dio perfettibile (che deve essere perfezionato) è sicuramente la Chiesa, perché la Chiesa è il Corpo di Cristo.
Quindi nella Chiesa circola un medesimo spirito che è l'amore di Dio.
Nella Chiesa questo amore di Dio è continuamente da costruire, da restaurare, da riedificare, perché gli uomini non sono nello stato di perfezione, quando va bene sono in un stato di cammino verso la perfezione.
Non significa nulla avere il nostro nome scritto nel registro dei Battesimi se noi non cerchiamo di costruire il regno di Dio dentro di noi e quindi fuori di noi.
Che io sia battezzato, ma poi non partecipi per niente alla costruzione dell'amore di Dio, cioè non mi lascio riempire dall'amore di Dio, non mi lascio cambiare da questo amore; allora il regno di Dio non è dentro di me, sono un nome scritto su di un pezzo di carta e basta.
Diventa regno di Dio quando quel Battesimo che è stato operato dentro di me io lo rendo fruttuoso.
Dio ha fatto tutto quello che doveva fare, io realmente sono figlio di Dio, realmente Dio ha cancellato il debito del peccato originale.
Realmente il regno di Dio è dentro di me perché Dio ci ha messo il seme ma se il seme ma se il seme l'ho messo dentro una scatola sigillata quel seme non crescerà?
Quindi se tanti cristiani vivono in questo modo e non cresce il regno di Dio dentro di loro crescerà fuori di loro? No!
Va a finire che la Chiesa non è più il regno di Dio, ma è il regno in cui si dovrebbe costruire Dio; ma non è così.
Per questo mi sono limitato a dire in maniera molto larga: "situazione perfettibile".
Il regno di Dio perfettibile, in germe ma non ancora nella sua massima espansione.
È evidente, dunque, che il regno di Dio è in mezzo a noi, perché Gesù è in mezzo a noi, perché nella mia persona vive Gesù.
Come? Da libero o da prigioniero dentro di me?
Ossia se Gesù mi suggerisce le cose buone io lo seguo, e quindi Lui è libero di agire dentro di me, oppure di qua entra e di qua esce quindi è praticamente prigioniero dentro di me?
Una volta si diceva riferendosi all'Eucaristia nel Tabernacolo: il Divin Prigioniero.
Attenzione Divin Prigioniero è anche dentro di noi, perché Gesù abita realmente dentro di noi.
È il divin prigioniero o è il divin libero di trasformarmi a sua immagine e somiglianza?
Questo è un punto di riflessione!
Questo regno di Dio in me poiché sono stato ideato da Dio in modo sociale e comunionale non può che essere anche fuori di me.
Perché noi siamo un solo corpo e allora certo il regno di Dio è anche sulla Terra; certo il regno di Dio è anche la Chiesa visibile con la sua struttura ecc.. ma poiché è sulla Terra è certamente perfettibile, non perfetto.
Poiché la Chiesa è diffusa in ogni parte del globo terrestre è dunque evidente che il regno di Dio è anche la Terra.
Tutto parte da quel principio unificatore che il regno di Dio è la Regola di Dio; il sogno di Dio, io sogno gli uomini e nel mio sogno gli uomini sono così, così, così, così… e vivono in se stessi così, così, così… fuori di se stessi in questo e quest'altro modo.
E questo costituisce il regno di Dio, visibile, perfettibile ma anche perfetto nel Paradiso.
In fondo il Paradiso non è godere la comunione piena e totale di Dio, con Dio e in Dio?
Allora vedete che il regno di Dio è esattamente la realizzazione del sogno di Dio, cioè Dio dice faccio gli uomini perché stiano con me per sempre, Io li voglio riempire del mio amore ed essi mi daranno l'amore che hanno ricevuto: questo è il regno di Dio, che è nella situazione perfetta in Paradiso, nella situazione perfettibile sulla Terra e per tutto quanto concerne l'esperienza umana, quindi l'esperienza ecclesiale, l'esperienza sociale nelle realtà intramondane.
Vedete che tutto quello che mi avete detto è in pratica incluso.
Però io posso dire il regno di Dio è questo e quest'altro, ripetendo pedestremente le parole del Vangelo, io non ho fatto catechesi, perché ho semplicemente ripetuto un concetto che dentro di me non ho chiaro; io devo sapere che cosa è il regno di Dio.
Gesù non ci avrebbe detto di pregare invocando Dio con una richiesta fondamentale: venga il tuo regno.
Lui ci fa invocare questo non perché si instauri una Chiesa potente, Gesù della Chiesa ha detto che sarà sempre un piccolo resto.
Perché il regno di Dio non è la potenza visibile della Chiesa, ma la potenza invisibile della Chiesa, è Gesù stesso.
Certo Gesù ci mette sulla bocca la necessità di invocarlo: Padre io invoco che dentro di me e fuori di me e per tutto il mondo, tutte le persone desiderino vivere secondo la Tua idea della vita, non la nostra idea.
Su questo tema San Paolo si esprime dicendo una parola difficile, che vi ho già detto altre volte: metanoia.
Metanoia cioè il cambiamento completo del nostro modo di pensare, da modo umano a modo divino.
Ecco perché il regno di Dio è così difficile da instaurasi sulla Terra, perché l'uomo dovrebbe smettere di pensare da uomo e cominciare a pensare da Dio.
È mica poco quello che vi dico.
Tu comincia a pensare non con parametri umani ma con parametri divini, è facile?
Se Dio non abita dentro di te tu continuerai a pensare con parametri umani, anche se fai quattro Comunioni al giorno.
Perché è una tua decisione cioè tu decidi di dire: "bene adesso, poiché Gesù mi insegna ad agire e pensare in un altro modo, adesso mi sforzo a non fare più come ho sempre fatto, a non ragionare più come ho sempre ragionato, ma cominciare a mettermi nella testa di essere Gesù: allora Gesù come farebbe questo?".
Mi sforzo di fare come Lui perché condivido il Suo pensiero, il Suo sogno, il Suo desiderio, quello che Lui dice anche per me va bene.
Sarà difficile? Però lo voglio fare, lo voglio realizzare.
Metanoia, un cambiamento del nostro modo di pensare, del nostro modo di essere, del nostro modo di agire.
Questo costruisce il regno di Dio.
Finché un cristiano, qualsiasi, non fa l'esperienza della metanoia, non cambia il suo modo di pensare, la sua vita cristiana sarà sempre un'esperienza morale.
Cioè a dire: devi fare questo, devi fare quell'altro, non devi fare questo, non devi fare quell'altro.
Quindi è sempre un'imposizione dall'esterno all'interno.
Quando possiamo dire che una persona è autenticamente convertita?
Quando non deve più fare delle cose ma le vuole fare!
Quando non c'è più la legge del "tu devi" ma si è entrati nel movimento "io voglio".
Dio non ha detto al Verbo: Tu devi andare nella Terra e farti uomo ecc… è il Verbo di Dio che ha detto: Io voglio andare sulla Terra per essere un Figlio che ti ama, per essere un uomo che ti ama.
Capite che è molto differente. È molto differente.
Questo è un po' il tema centrale di quello che vedete qui nella lezione della Predicazione.
Alla pagina 15 c'è questo specchietto: "tema centrale… messaggio" poi ci sono delle citazioni bibliche:" Oggi si è adempiuta…", ( da leggere: Lc 4,21; Mt 4,23; Lc 4,43 )
Tutte le volte che sentirete dire queste espressioni capirete che cosa vuol dire Gesù: che il regno di Dio non è potenza, il regno di Dio è condividere lo stesso sogno di Dio.
Questo costruisce il regno, anche visibilmente cioè la Chiesa visibile, ma se la Chiesa perde questo senso del regno di Dio, questa Regola di Dio, la sua testimonianza è falsa, ipocrita, non produce frutto.
Se i Cristiani invece di vivere secondo il pensiero di Dio, perché lo condividono, vivono solo secondo la morale cristiana stanno facendo regno di Dio?
Stanno facendo l'esperienza della schiavitù non l'esperienza del regno di Dio che è libertà nello spirito.
Questo è molto importante avere in mente altrimenti questo tema non si riesce a sviscerare e neanche a capire.
Alla pag. 16 c'è questo altro riquadro: "Pertanto il regno di Dio non è un concetto spaziale o statico, ma rappresenta invece la sovranità di Dio sul suo popolo che realizza l'ideale regale di giustizia".
Che cosa si intende per ideale regale di giustizia?
Certamente la parola giustizia non va intesa in senso legalistico.
Giustizia va inteso in senso biblico, cioè l'opera, o azione, che Dio fa nel rendere giusto l'uomo. GIUSTIZIA UGUALE: OPERA DI DIO PER RENDERE GIUSTO L'UOMO.
Che cosa potremmo dire sull'idea di rendere giusto l'uomo?
Quando l'uomo è giusto secondo Dio?
Se voi doveste spiegare ai vostri ragazzi cos'è l'uomo giusto?
Siete vicini, però dato che è un concetto biblico.
È meglio che io vi dia qualche piccolo suggerimento che dovete tenere presente, perché sapete che il linguaggio biblico è diverso dal linguaggio comune, e quindi anche il linguaggio teologico, quindi catechetico, implica delle cose diverse.
Non possiamo inventare una nuova lingua italiana, però dobbiamo sapere che significato diamo alle parole che usiamo, perché dire giustizia nel Palazzo di Giustizia vuol dire una cosa, dire giustizia in chiesa vuol dire tutta un'altra cosa.
Voi siete Catechisti, quindi quando andate in Tribunale parlate di giustizia date un'applicazione del grande concetto di giustizia di cui si parla in Chiesa.
Ma quella è solo un'applicazione, quella del Palazzo di Giustizia, invece per noi il termine giustizia ha tutta un'altra valenza.
L'uomo giusto è l'uomo perfetto, l'uomo come dovrebbe essere!
Esempio: se devi progettare un'automobile, o cucinare una torta, e se tu esegui tutto come dev'essere eseguito, allora la torta è giusta.
Se è l'automobile che hai progettato e dai le istruzioni a chi le dovrà eseguire, se essi seguono il progetto che gli è stato dato alla fine dirai: questa è un'automobile giusta cioè che aderisce completamente, perfettamente a tutto ciò che è stato progettato.
Ciò che c'è scritto è esattamente ciò che io vedo, ma se tu hai disegnato una roba e lì te ne hanno costruita un'altra, tu dirai: ma non è giusto.
Se Dio dice che l'uomo giusto è l'uomo che mette Dio al primo posto e ama gli altri come io amo lui, tu capisci che questo è l'uomo giusto, cioè l'uomo perfetto, come dovrebbe essere.
Quindi l'uomo giusto è l'uomo che è perfettamente aderente al progetto di Dio, uno che aderisce veramente al progetto di Dio, e il progetto di Dio è: l'uomo ama Dio prima e sopra ogni altra cosa e il prossimo come se stesso.
Però, dopo Gesù Cristo più di se stesso.