Carisma profetico
4-2-2006
1) Alcune esemplificazioni nel campo del carisma profetico
2) Al carisma di profezia è collegato il carisma dell'insegnamento profetico
3) È un carisma limitato dalla conoscenza diretta dei testi sacri
4) Quando non si conosceva il latino e quindi la bibbia, come facevano?
5) Il purgatorio
6) La chiesa cattolica non si sente di dare il sacramento dell'ordine alle donne
7) La chiesa cattolica non ha il potere di cancellare dalla bibbia quello che non c'è scritto
8) È un illuso chi dice: "ho capito", può dire: ho contemplato
9) Vi tengo nella fede non nella visione
10) Troppi credenti considerano solo le conseguenze immediate e dimenticano le conseguenze a lungo termine
11) Devo perdonare una persona e il perdono non è un ricatto
12) Le porte del paradiso sono continuamente aperte
13) Tutti desiderano diventare santi?
14) Lucifero è geloso, perché noi possiamo dire a dio: ti amo, lui no
15) Il mistero dell'iniquità è difficile da capire
16) Quando vedrai il Signore non ti interesserà più niente delle sofferenze avute sulla terra
17) I nostri cari che sono nell'altra vita, hanno una conoscenza mediata di quello che ci riguarda
18) I nostri cari che sono in purgatorio possono pregare per noi
19) In che modo agisce la grazia di Dio?
20) Ci siamo immersi in una visione stratosferica di quello che è il mistero che ci pervade
Allora dalla pag.18 in poi avete, come possiamo dire, alcune esemplificazioni nel campo del carisma profetico.
Dunque il carisma di profezia è un grande fiume con tanti affluenti, queste sono alcune manifestazioni.
Voi sapete che le manifestazioni non sono definitive, perché lo Spirito Santo non è una macchina, è una persona divina, eterna, infinita quindi ha una sua fantasia; questo vuol dire che lo Spirito Santo suscita in modi diversi, sempre la forza, l'atteggiamento migliore perché le persone possano essere in comunione, collegate con il Signore che comunica qualche cosa.
Il carisma di profezia non ha altro significato se non quello di sottolineare, manifestare la comunicazione di Dio al suo popolo.
Ora la comunicazione per eccellenza è quella che ci viene dalla parola di Dio, quindi la profezia, è autentica quando fa riferimento in modo diretto oppure implicito alla parola di Dio.
Difficilmente lo Spirito Santo nel carisma di profezia annuncia delle cose che non siano in un linguaggio biblico; se la profezia non è mai in un linguaggio biblico, abbiamo tutto il diritto di pensare che non sia autentica, perché invece di essere una mozione dello Spirito è solo una emozione personale.
Questo vi serve per discernimento in tante occasioni della vostra vita ecclesiale.
Carisma del discernimento è una cosa essenziale, bisogna chiedere il carisma del discernimento e ottenerlo, perché la guida del Signore sia sempre purificata dalle nostre emozioni, ma tutte queste cose io ve ne ho già parlato la volta scorsa, è solo una sintesi.
Al carisma di profezia è collegato il carisma dell'insegnamento oppure didascalico.
Il carisma dell'insegnamento profetico è quella forza dello Spirito Santo che ti fa dire, spiegare, insegnare a chi ti sta di fronte ciò di cui quelle persone hanno bisogno.
Col carisma profetico dell'insegnamento vi sarà capitato a volte di dover consolare qualcuno, di dover aiutare qualcuno a capire qualche cosa e mentre voi cercavate di servire vostro fratello, che sarebbe una delle opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, istruire gli ignoranti, ammonire i peccatori, specialmente su questi tre ambiti.
Voi potrete vedere come lo Spirito Santo vi usa e quello si chiama carisma profetico dell'insegnamento o carisma di didascalia, perché vi rendete conto che state dicendo a questa persona le cose vere, le cose giuste, in modo convincente che sono accolte e stranamente che interessano anche voi, cioè a dire, mentre le state dicendo anche voi state imparando; allora in quel momento potete dire: questo è carisma profetico di insegnamento.
Ammonire un peccatore non significa dire: hai sbagliato, ma significa dire: questo atteggiamento non è giusto per questa, questa e quest'altra ragione; il Signore insegna così, così, così; questa parola biblica vuol dire questo e quest'altro, dunque……..avete capito?
L'insegnamento didascalico può fare a meno della parola di Dio? No, non puoi avere un insegnamento didascalico se non ti nutri della parola di Dio.
È un carisma limitato dalla conoscenza diretta della parola di Dio, dei testi sacri.
Se tu devi essere usato dalla Spirito Santo che cosa fa lo Spirito Santo?
Porterà al mondo, insegnerà tutto quello che io ho insegnato, dice Gesù.
Questo vuol dire che se tu non hai dentro di te la parola del Signore, che parola porterai agli altri?
Tu non puoi dare quello che non hai.
Dunque se tu ti nutri di teleromanzi il tuo discorso sarà basato sui teleromanzi; se tu ti nutri di partite di pallone i tuoi discorsi saranno soltanto sulle partite di pallone; se tu ti nutri di parole di Dio, il discorso sarà ampio, perché chi si nutre di parola di Dio riesce a parlare di tutto.
Enzo dice: penso a tanto tempo fa quando non si conosceva il latino e quindi la Bibbia, i carismatici come facevano?
Le circostanze erano diverse, per cui lo Spirito Santo agiva in un modo diverso.
Tutti i santi sono stati dei grandi carismatici; anche i santi per forza di cosa non conoscevano il latino, dunque non conoscevano la parola di Dio.
La santa Teresa di Lisiuex è dottore della Chiesa, colei che ha dato un impulso spirituale alla spiritualità cattolica, eppure non conosceva la Bibbia se non una ventina di frasi annotate e matita su un taccuino, perché lei viveva in un ambiente fortemente giansenista, che vuol dire fortemente influenzato da una corrente spirituale che considerava Dio nella sua maestà di giudizio.
Quindi la visione di Dio era la visione di un Dio estremamente giusto che rasentava la severità quasi truce.
In pratica il giansenismo più rigoroso tendeva a placare Dio nella sua ira contro i peccati dell'uomo.
Quindi nel giansenismo tutto doveva essere penitenza, tutto doveva essere sofferenza per placare Dio nella sua ira contro l'uomo che è peccatore.
Allora in tutto questo ambito, il monastero in cui viveva santa Teresa, era un monastero fortemente influenzato dal giansenismo, tant'è vero che tutte le sorelle del monastero si impegnavano con grandi penitenze proprio per controbilanciare il male del mondo.
Anche lei inizialmente si è mossa su questa linea e nella sua preghiera, nella sua penitenza, fatta addirittura prima di entrare al Carmelo, fece ottenere da Dio la conversione di un grande malfattore che prima di essere giustiziato si convertì.
Poi entrò nel monastero e si sforzava di essere come le sue consorelle, cioè dedite continuamente alla penitenza, all'offerta, al rinnegamento di sé proprio per questo atteggiamento, che in ultimo analisi, non è sbagliato, ed è sbagliato considerare solo questo aspetto.
È vero che Dio è giusto ed è giudice, ma è anche vero che Dio è misericordia e non tutti ricordano che il tempo della misericordia è qui, quando siamo sulla terra; il tempo della giustizia è nell'altra vita.
Quindi Dio è giusto? Certo che è giusto; il giudizio di Dio è giusto o è molle? È giusto.
Lui ci usa misericordia su questa vita terrena e usa giustizia nella vita eterna; nella vita eterna c'è solo la verità.
La giustizia di Dio si manifesta con la manifestazione della verità; lo splendore di Dio attraversa l'anima, nel giudizio particolare; la luce infinita di Dio attraversa l'anima e se l'anima è trasparente la luce di Dio è libera di attraversarla.
Se l'anima non è nella chiarezza e luminosità di Dio, cosa accade? Risultano dei vuoti.
Allora nella giustizia di Dio si eserciterà lo stato di purificazione, quello che la teoria della Chiesa chiama il Purgatorio.
Il purgatorio ha basi bibliche? Sì.
Alcuni fratelli delle comunità ecclesiali non cattoliche, non sono d'accordo nell'accettare questo, ma per una semplice ragione che alcune comunità ecclesiali, che chiamiamo protestanti, non accettano tutti i libri della Bibbia che per noi sono canonici, cioè fanno parte del canone dei libri della Bibbia.
Il libro dei Maccabei che per noi è un libro rivelato, dunque canonico, loro non l'accettano e nel libro dei Maccabei c'è una verità biblica molto importante su cui si basa per es. la teologia del purgatorio.
Ma anche nel nuovo testamento, nei discorsi di Pietro se ne parla, quando dice: se in questo secolo o in quello futuro, questa affermazione è una base biblica molto forte per affermare che c'è la possibilità dell'esercizio della misericordia nel secolo futuro, che vuol dire nell'altra vita.
Ora non stiamo facendo una teologia del purgatorio, ma per dirvi che tutto ciò che è autoritario, cioè vero, autentico nella teologia della Chiesa, non può che venire dalla Bibbia, dalla parola di Dio, perché gli uomini non possono inventare niente e neanche possono togliere niente.
Per questo la Chiesa cattolica non si sente di dare il sacramento dell'ordine alle donne, perché questo non fu l'atteggiamento di Gesù Cristo.
Gesù salì su un alto monte e chiamò a sé quelli che egli volle e ne chiamò dodici che costituì apostoli.
Allora se Gesù chiamò quelli che volle per farli apostoli, avesse voluto che all'ordine partecipasse il mondo femminile, chi avrebbe chiamato per primo? Maria! Lo fece? No.
C'è una cosa importante, il mondo femminile deve capire che c'è un carisma speciale riservato a lei, che non capirà mai finché non continuerà a pensare il pieno modo di essere autentici nella Chiesa sia quello maschile. No!
Un certo tipo di evangelizzazione può essere efficace solo se fatto dalle donne, quindi credo che sia molto importante che nella Chiesa si scoprano i carismi specifici, non ci si controlli a vicenda per vedere tu qui tu là.
Quando Gesù fu interpellato per i due fratelli che litigavano per l'eredità disse: e chi mi ha posto giudice su di voi?
Queste cose le dovete capire voi da soli. C'è ancora molta strada da fare su questo.
Ci sono molte frustrazioni, ci sono molti atteggiamenti sbagliati, magari che si sono stratificati nei secoli, ma questo non è un motivo sufficiente per dire: bene, adesso contrapposizione; la contrapposizione non è il regno di Cristo.
Quindi quelle suore che vanno a dire al Papa noi vogliamo l'ordine alle donne, sarebbe meglio che capissero che cosa vuole dire essere suore, perché se uno capisce veramente che cosa significa, non ha più bisogno di fare altre cose.
Carisma dell'insegnamento didascalico, ho fatto solo delle provocazioni, perché ci servono per avere un orizzonte più ampio sulle cose.
La Chiesa cattolica non ha il potere di prendere la Bibbia e far dire alla Bibbia quello che non ha mai detto, neanche ha il potere di cancellare dalla Bibbia quello che c'è scritto.
Se nella Bibbia c'è scritto: fate questo in memoria di me, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, nella Bibbia non c'è scritto questo "significa "il mio corpo, "significa" il mio sangue, ma "è".
Se è, allora la presenza, come ci insegna il Concilio di Trento, di Gesù Cristo nel sacramento dell'Eucaristia, vera, realiter, sustantialiter, è una presenza vera, reale, sostanziale.
Certo misteriosa, che non vuol, dire inconoscibile, ma vuol dire talmente vasto, talmente grande quanto Dio stesso.
Ed è un illuso quello che dice: "ho capito"; uno può dire: ho contemplato.
Tu puoi capire tutto l'oceano pacifico? No, ma puoi contemplare.
Tu lo puoi vedere, ti puoi immergere nell'oceano pacifico, ma lo puoi contenere tutto dentro di te?
E pensa che stai parlando solo dell'oceano pacifico, che è uno dei più vasti di un piccolo pianeta.
Ricordati che l'universo è una pallina così nella mano di Dio!
Come puoi pretendere di dire: ho capito! Non puoi dire ho capito, puoi contemplare.
Il mistero che ci circonda, in cui siamo immersi è estremamente vasto e la cosa deve essere affascinante in un modo che è al di sopra e al di fuori del nostro modo di capire che cosa sia una cosa affascinante.
È una cosa talmente grande che non possiamo in nessun modo capire in questa vita, perché se solo avessimo una comprensione lievemente superiore, noi moriremmo all'istante, impazziti dalla gioia.
Allora Dio dice: no, sulla terra voi avete bisogno di fare e di estendere il mio regno, quindi vi tengo nella fede non nella visione, come direbbe san Paolo.
Quando poi sarete nell'altra vita, allora lì non potrete più morire, allora la vostra gioia sarà senza confini, perché io sarò in voi e dilaterò la vostra capacità di contenere la vostra gioia tanto quanto sono grande io, perché tutto ciò che è preparato per voi è assolutamente al di sopra della vostra capacità umana di esistere.
Se voi solo riusciste a capire cosa c'è pronto per voi, non riuscireste neanche ad esistere, perché è troppo.
È meglio che voi siate morti, nella morte naturale, perché possiate essere vivi nella vita eterna.
In questo caso non morirete mai più e la vostra gioia sarà tutta in voi, perché io sarò tutto in voi e la vostra gioia sarà così grande che solo il mio amore la può contenere.
Solo che l'amore di Dio è senza confini. Se ci pensate è qualche cosa di pazzesco.
E tutto questo è separato da noi da un sottile velo di tulle che è la nostra vita sulla terra; se pensi all'eternità, cosa sono 70anni, 80 per i più robusti.
Dice il salmo: mille anni sono come il giorno di ieri che è passato.
Tu sei inserito, malgrado la tua debolezza, la tua fragilità, in un disegno straordinariamente grande, stupefacente che tu dirai: chissà perché me la prendevo tanto quando ero sulla terra per tante storie.
E 80anni sono volati come un soffio, adesso sono qui che me la godo, e sei magari da quattro miliardi di anni in Paradiso.
Troppi credenti considerano solo le conseguenze immediate e dimenticano le conseguenze a lungo termine; i credenti agiscono in funzione di: faccio questo per, così ottengo, ecc. queste sono le conseguenze immediate che durano un istante.
Il vero credente saggio fa delle previsioni per avere delle conseguenze a lungo termine.
Quando tu vai nel tuo orticello a seminare fragole, sai che devi aspettare per ottenerle, quindi è un progetto a lungo termine.
Perché tu sai di fare l'azione di scavare il terreno e di buttare il seme e che la conseguenza sarà dopo; la conseguenza immediata sarà che tu hai scavato, hai messo il seme, hai bagnato.
La conseguenza immediata è che tu vedi il terreno bagnato; la conseguenza a lungo termine è che tu vedi la pianticella con il fiorellino e la fragolina che ti aspetta.
La conseguenza immediata ad ogni azione potrebbe anche essere: aridità.
Devo perdonare una persona e il perdono non è un ricatto, questo vuol dire che non puoi dire: ti perdono se tu però….
Il perdono è: ti perdono e basta.
E quando tu dici quello, non è che tu entri in una gioia immensa per quello che hai fatto, proprio no.
Provate a dirlo a Gesù che era sulla croce e che mentre stava morendo di collasso, diceva: Padre perdona loro che non sanno quello che fanno.
In quel momento non c'era nessuna gioia, se non una gioia spirituale che supera i sensi umani, che sono i sensi sensibili e psicologici.
A lungo termine, questa offerta di Gesù Cristo ha guadagnato tutti noi e Gesù Cristo è felice quando si spalanca la porta del Paradiso ed entrano centinaia di suoi figli che hanno beneficiato del suo perdono, l'hanno accettato, e hanno camminato nella redenzione, cioè nel perdono di Dio.
Le porte del Paradiso sono continuamente aperte e in ogni istante di questa apertura migliaia di persone entrano continuamente e il Signore è felice di poter accogliere questo fiume di persone che ha accolto il suo perdono.
Quindi la sua aridità, diciamo così, di quell'istante ha prodotto delle conseguenze straordinarie, si sta riempiendo lo spazio infinito del Paradiso per questa sua azione.
Avrebbe potuto dire: non vi perdono, brutte belve cosa mi avete fatto? Invece no!
E la conseguenza a lungo termine ha prodotto il popolamento di tutto il Paradiso.
Attenzione i credenti sono sciocchi, perché si sono lasciati riempire dallo spirito di questo mondo e si sono lasciati ingannare dal serpente antico, che gli fa credere che il Paradiso sia su questa terra, invece non è qui; qui ne abbiamo solo un antipasto, un assaggio.
Come è bello che i fratelli stiano insieme, dal libro dei salmi, da come vi amate crederanno nel mio nome, dal Vangelo.
Allora attenzione bene, la Chiesa è l'anteprima del Paradiso.
Infatti la Chiesa è il corpo di Cristo, la Chiesa è nel cuore di Dio, la Chiesa è nel sogno di ciascuno di noi.
Ma dimentichiamo una cosa, che la Chiesa oltre che dal capo del corpo di Cristo che è Gesù Cristo stesso, la Chiesa è composta da dei "poveracci peccatori che desiderano diventare santi".
Tutti desiderano diventare santi? Tanti non lo sanno, perché non hanno capito cosa significa essere cristiani, questo è il vostro compito di catechisti!
Quindi attenzione bene, in pratica la Chiesa è fatta di poveri peccatori che dovrebbero diventare santi.
Questo "dovrebbero" ci fa capire che non lo siamo, e vuol dire che il sogno di Dio che abbiamo dentro di noi è l'ideale che vogliamo raggiungere e per raggiungere quest'ideale ognuno dovrebbe fare la propria parte.
Questo significa che nel cammino per giungere alla santità noi ci troveremo a combattere all'esterno contro il mondo dominato dal potere delle tenebre, il cui capo è satana o lucifero.
È buffa questa cosa che il capo del potere delle tenebre si chiami "lucifero" portatore di luce.
E anche altrettanto curioso che tutto l'ateismo e la rivoluzione contro il mondo spirituale e contro la Chiesa sia iniziato nell'Occidente in seguito a un movimento che si chiama Illuminismo, che propugnava il lume della ragione.
E tutte le persone che fanno riferimento alla nuova era con tutto il marasma che fa parte della nuova era, sono stati iniziati in questo cammino da una casa editrice che si chiama Luciferiana, Luciferi Antras. Ci sono delle cose che chi non vuole vederle non le vede.
Lucifero è geloso, perché tra noi e lui c'è una sola differenza, noi siamo amati da Dio e Dio ama anche lucifero, noi possiamo dire a Dio: ti amo, lui no.
E lui è geloso di questo fatto, che noi possiamo dire, pur nella debolezza, nell'incapacità, nell'ignoranza, possiamo guardare Gesù e dirgli ti amo; possiamo pensare a Dio Padre e dirgli ti amo, possiamo adorare lo Spirito Santo e dire ti amo.
Lui non riesce a dirlo, neanche pensarlo, perché si è ribellato e nell'aldilà non si può far finta, c'è solo la verità.
Se lui veramente si pentisse Dio lo reintegrerebbe subito nella sua situazione di prima della caduta, solo che il pentimento deve essere autentico, cioè totale, cioè con una totale comunione con Dio.
Se lucifero si convertisse dovrebbe dire: ho capito la verità, io ho sbagliato, rifiuto tutta la mia concezione di prima chiedo perdono a Dio nel senso che voglio di nuovo aderire totalmente al pensiero di Dio, completamente dall'inizio alla fine senza neanche un velo di discrepanza.
Se tu sei in comunione con Dio sei in Paradiso.
Il mistero dell'iniquità è difficile da capire e non possiamo intuire noi con la nostra piccola mente e la nostra breve esistenza su questa terra, come facciamo a capire come mai l'angelo Lucifero, portatore di luce, il più luminoso, il più splendido, il più intelligente di tutti gli angeli che Dio aveva creato, che vedeva Dio continuamente come è possibile che si sia ribellato?
Noi non possiamo capire che cosa sia passato per la mente di lucifero.
Sta di fatto che è così; per noi è una cosa pazzesca e assurda.
Se ci interesserà ancora, Dio ce lo spiegherà quando saremo nell'aldilà; non lo so se ci interesserà.
Quando devo consolare qualche persona disperata dico: quando sarai nell'aldilà, se ti interesserà ancora chiedilo al Signore che te lo spiegherà.
Però sicuramente quando vedrai il Signore non ti interesserà più niente delle sofferenze avute sulla terra.
Succede che le persone che hanno avuto una grave malattia, di colpo guariscono; dopo poco tempo non si ricordano più della sofferenza che hanno passato, la rimuovono, è un meccanismo psicologico che rimuove tutte le cose di sofferenza.
Così accade spesso che le persone che fanno un'esperienza di premorte, raccontano testimonianze sempre positive: una grande luce, una grande pace, ecc. evidentemente hanno fatto un'esperienza così terrificante che la propria psiche rimuove tutto questo.
Però le persone cambiano, come mai? Attenzione bene.
Quando tu ha superato un momento difficile della tua vita, facilmente viene dimenticato, sei nella gioia infinita.
La parabola del ricco epulone e Lazzaro è molto significativa su questo punto.
Il ricco epulone dice ad Abramo, che rappresenta Dio, manda qualcuno, e Abramo dice no, se non hanno creduto a Mosè e ai profeti, non crederanno a nessuno neanche ritornasse dai morti.
Cosa significa? Che il ricco epulone sa quello che succede là, ma non può vedere, non può comunicare se non attraverso Abramo.
Questo significa che i nostri cari che sono nell'altra vita, hanno una conoscenza mediata di quello che ci riguarda, di più non oso esprimermi.
Tuttavia il dato biblico ci fa camminare su questa direzione cioè a dire: i nostri cari che sono nell'aldilà sanno tutto di noi?
No, solo Dio sa tutto di noi. Neanche gli angeli custodi che stanno continuamente accanto a noi sanno cosa c'è dentro di noi, perché solo Dio legge i cuori.
Quindi se gli angeli che sono continuamente al nostro fianco, di noi sanno tutto ciò che si vede e si sente, non ciò che pensiamo.
Tuttavia la verità profonda di noi stessi la conosce solo Dio, dunque se la conosce solo Dio non la conoscono i nostri cari.
Dio può permettere ai nostri cari che conoscano qualche cosa? Si, può permetterlo, perché c'è comunione per la edificazione.
Come noi possiamo pregare per i nostri cari che sono in Purgatorio, così loro possono pregare per noi che siamo ancora su questa terra; però loro non possono pregare per se stessi.
Questo significa che il Signore può permettere che ci ricordiamo dei nostri cari in qualche modo?
Sì; quindi il Signore può permettere ai nostri cari di ricordarsi di pregare per noi?
Sì, di più è fantasia, non è dottrina e io non la dico.
Le esperienza di premorte non sono una vera morte, perché o la persona è viva o è morta, tuttavia noi non possiamo sapere quando l'anima si stacca.
E cosa sappiamo noi in che modo agisce la grazia di Dio?
In un istante Dio può prendere una frazione di secondo e dilatarla quanto un'intera vita; in quella frazione di secondo l'anima può fare la sua scelta di aderire a Dio oppure no, perché?
Perché Dio è l'eterno e quindi se l'eternità entra in una frazione di secondo, quella frazione diventa grande quanto l'eternità, pur restando una frazione di secondo.
In quella frazione di secondo mentre il suicida sta morendo, cosa può succedere? Di tutto.
Per questo noi non possiamo dire chi è all'Inferno, possiamo dire chi è in Paradiso.
La Chiesa non ha mai dichiarato nessuno perduto, neanche di Giuda si dice.
Troveremo delle grandi sorprese nell'aldilà.
E la grazia di Dio agisce in una maniera straordinaria, che noi non sappiamo come.
La grazia agisce per vie che noi non conosciamo, se no come faceva la grazia a salvare gli egizi o gli ittiti o gli uomini primitivi?
Attenzione bene, noi andiamo sulla linea di quello che è l'insegnamento, poi l'azione della grazia supera l'insegnamento, perché Dio è più grande.
Come è distante il cielo dalla terra così sono distanti i miei pensieri dai vostri pensieri.
La nostra capacità di pensare qui sulla terra è estremamente limitata; se davvero dovessimo immaginare l'universo come una piccola biglia nella mano di Dio, che è già sbagliato, perché Dio è molto più grande di questa immagine di Dio in forma umana, ci rendiamo conto di che cosa significa?
Ci siamo immersi in una visione stratosferica e infinita di quello che è il mistero che ci pervade; noi siamo una favilla, un istante, brilliamo per qualche istante, 80anni e poi dopo ci incendiamo d'amore di Dio per tutta l'eternità.
Questo è considerare in maniera saggia le conseguenze, preventivare la vita in funzione delle conseguenze cioè del fine che si vuole raggiungere.
Quando devo parlare di queste cose in maniera semplice faccio l'esempio delle vacanze estive; tutte le persone si progettano le vacanze estive: andrò qui, farò quello, quell'altro; ora se tu ti progetti l'estate, perché non ti puoi progettare l'eternità?
Pensiamo che sia troppo lontano, magari usciamo ci cade la neve sulla testa ci fa un buco e siamo già dall'altra parte!
Va ben, c'è un ordine naturale delle cose, la vita sulla terra fa parte dell'ordine naturale delle cose, questo vuol dire che l'ordine naturale fa riferimento alla legge naturale e la legge naturale è una legge che ha inventato Dio, quindi non c'è da stupirsi che ci sia l'istinto di conservazione, perché è una legge che ha inventato Dio, sulla legge naturale si inserisce la legge della sopranatura attraverso il battesimo.
Quindi noi siamo nuove creature, le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove che vuol dire definitive in virtù della grazia dello Spirito Santo che agisce in noi.
Ed ecco di fronte a noi un orizzonte infinito che ci aspetta; camminare attraversando una porta continuare a camminare in questo orizzonte, la vita di natura la vita di sopranatura, la vita terrena la vita eterna.