Lodò l'amministratore disonesto
5-11-2004
1 - Il Signore ci sta facendo fare un cammino di guarigione interiore
2 - Lodò l'amministratore disonesto
3 - I figli della luce, di solito, sono meno scaltri
4 - Gesù ci ha rivelato che Dio Padre è Provvidente
5 - Qual è il tuo ideale?
6 - Amministratore infedele che è stato lodato
7 - Il Signore vorrà toccare il cuore
8 - Tutti i nostri cari che in questo momento sono in Paradiso
9 - Non vogliamo più che queste tenebre ci opprimano
10 - Gesù è stato tradito
11 - Ecco da dove nasce il tradimento
12 - Grazie Signore guarisci i nostri cuori feriti
Il Signore ci sta prendendo per mano e ci sta facendo fare un cammino di guarigione interiore, di edificazione, di ricostruzione di tutta la nostra vita.
La liturgia di oggi ci presenta questo brano del Vangelo di Luca, ma anche nella lettera di Paolo c'è qualche cosa di straordinario per ciascuno di noi questa sera.
Ma non solo per questa sera, da questa sera in avanti.
Intanto vorrei partire da questa frase che è veramente molto forte: il padrone lodò quell'amministratore disonesto.
Ma non perché era disonesto, leggete bene quello che c'è scritto, "lodò l'amministratore disonesto perché aveva agito con scaltrezza".
Cosa vorrà dire agire con scaltrezza? Una cosa molto semplice: avendo bene in mente quello che vuole raggiungere.
Allora una persona scaltra tra le tante altre cose ma quello che ci serve questa sera per la nostra riflessione è questo: una persona scaltra è una persona che sa dove vuole arrivare.
Ecco la prima domanda che il Signore ci pone questa sera: tu sei una persona scaltra o sei una persona tonta?
Io lo devo dire a me stesso e penso che qui in mezzo c'è qualcuno che lo dice a se stesso.
Siamo delle persone scaltre o siamo delle persone tonte? Perché è importante.
Voi capite che il Signore questa sera mettendoci dinanzi questa parabola ci fa capire una cosa importante: una vita che non ha un ideale è una vita tonta, cosa vuol dire tonta?
Vuol dire addormentata, insulsa, vuol dire che non ha senso, vuol dire che si spegne, che si disperde in tante cose che iniziano, finiscono, si lasciano a metà, non si conclude mai niente.
Una vita piena di insoddisfazione, una vita piena di non senso, una vita piena di vuoto!
E quindi la provocazione di Gesù questa sera è questa: ci pone dinanzi questo esempio e sapete perché?
Perché è un esempio che tutti possiamo capire, non solo perché possiamo vedere intorno a noi gente che agisce in modo scaltro in questo modo, ma forse perché anche noi siamo scaltri in quel modo lì, ossia tutti attenti alle cose di questo mondo.
Infatti se ricordiamo bene la lettura della lettera di S. Paolo ai cristiani di Filippi dice questa frase interessantissima: "Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi tutti intenti alle cose della terra."
Allora ciò che noi vediamo intorno a noi, ma forse anche dentro di noi, è che sulle cose del mondo noi siamo molto attenti a difendere i nostri diritti, e controlliamo tutto ciò che ci compete, e siamo scontenti se gli eventi cambiano e veniamo penalizzati in qualche cosa.
Ma il Signore dice anche questo: i figli della luce, di solito, sono meno scaltri per le cose del mondo.
Allora attenzione bene i figli della luce non sono i figli delle tenebre, non sono i figli del mondo, se sono figli della luce vuol dire che sono delle persone che hanno incontrato Gesù e che vogliono seguire Gesù in tutti i modi amen? Amen.
Allora dice Gesù che i figli della luce, cioè quelli che hanno veramente incontrato Gesù, e lo ripeto perché è fondamentale, quelli che hanno veramente incontrato Gesù, allora per le cose del mondo sono meno scaltri, ed è una cosa normale, perché è semplice quando tu hai già incontrato il tutto, sei continuamente alla ricerca di altre cose?
Hai già incontrato tutto.
Santa Teresa d'Avila diceva proprio questo: non lasciarti turbare da nulla, nulla ti turbi e nulla ti spaventi.
Chi ha Dio ha tutto e Dio solo gli basta.
Così sembra che le persone figlie della luce che hanno incontrato veramente Gesù, per le cose materiali siano un po' addormentati.
In realtà queste persone sanno molto bene che Gesù le ha liberate dai legami con la terra, perché , pensa a noi.
Dio mi ama per questo io sono tranquillo, perché Lui pensa a me.
Ora se io ho incontrato veramente Dio, resto sereno, perché io faccio tutto quello che mi compete e non mi agito alla continua ricerca delle altre sicurezze, non ho bisogno di andare a cercare delle altre sicurezze, perché io la mia sicurezza l'ho già trovata, e avendo trovato la mia sicurezza che si chiama Gesù, non mi lascio turbare.
Cosa vuol dire che chi ha incontrato Gesù non ha più delle difficoltà? Altroché.
Gesù non è una polizza di assicurazione che ti mette al riparo da tutti i rischi e da tutte le fatiche che la vita nel mondo lascia a tutti.
Però chi ha incontrato Gesù vive in una costante serenità.
Vi ricordate che è stato detto all'inizio della serata: Gesù ha detto che sarà con noi sempre fino alla consumazione dei secoli, e chi ha incontrato Gesù rimane nella pace perché non si sente mai solo.
Queste persone potranno subire delle ferite nella loro vita e anche delle ferite serie e dolorose ma non cadranno mai nella disperazione perché come è scritto nella lettere di Paolo di questa sera, la nostra patria è nei cieli, di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso.
Chi ha incontrato Gesù vive nel mondo tutto stupito per ciò che lo aspetta dopo, ma non è una persona disincantata che non sa destreggiarsi nel mondo, vive nel mondo ma non si fa dominare dal mondo.
Questo credo che sia il messaggio che il Signore vuole lasciarci questa sera. Sei scaltro? Per cosa? Hai un'ideale? Qual è?
Stasera il Signore chiede a noi, a tutti noi, specialmente ai giovani: hai un'ideale? Qual è il tuo ideale?
Che cos'è più importante per te? Quello che farai domani, che lavoro avrai, che lavoro troverai o sono importante io?
Fratelli e sorelle mettete alla prova Dio, che significa mettete alla prova voi stessi, perché Dio lo sappiamo è lo stesso ieri, oggi e domani, Lui non cambia, siamo noi che abbiamo bisogno di vedere se la nostra fede è riposta in Lui oppure nelle cose del mondo.
Per che cosa io mi preoccupo? Per la salute, per il conto in banca, per il lavoro ecc… o per l'anima?
Che cos'è che mi porta agitazione? Dove sta la mia sicurezza?
Quella che mi fa dire qualunque cosa succeda io ho la mia ancora di salvezza, che è il conto in banca, è così?
Spero di no, ma abbiamo bisogno di saperlo, Dio lo sa già siamo noi che abbiamo bisogno di sapere noi a che cosa ci siamo ancorati.
Noi pensiamo sempre a questo amministratore infedele che è stato lodato dal padrone della fattoria, però proviamoci un po' a metterci nel cuore di questo padrone di fattoria che scopre che il suo amministratore è stato infedele.
Che cosa avrà provato? Avrà provato delusione? Sconforto? Tristezza?
Provate ad immaginare di essere voi, che cosa faceva l'amministratore?
L'amministratore amministrava tutto, quindi il padrone di casa metteva nelle sue mani tutto, persino la sua vita, perché dall'amministrazione dipendeva il benessere della famiglia, quindi la vita possibile per tutta la famiglia.
E lui dopo aver concesso la sua casa, la sua amicizia, la sua fiducia; dopo molti anni viene a scoprire che questo amministratore lo ha sempre ingannato.
Provate ad immaginare che ferita ha ricevuto questo padrone.
Sarà caduto nello sconforto, avrà cominciato a dire da quel momento: "Non mi posso fidare di nessuno".
Non sarà mica che il Signore voglia guarire anche qualcuno tra di noi per delle ferite che ha ricevuto a causa dei tradimenti, tradimenti di ogni genere, tradimenti nel matrimonio, tradimenti nella famiglia, tradimenti negli affetti, tradimenti nella fiducia, tradimenti nel lavoro, tradimenti nella stima che tu avevi riposto in qualcuno; delusioni di ogni genere.
Fratelli e sorelle prepariamoci perché questa sera dopo la Divina Eucaristia pregheremo il Signore e gli chiederemo di stendere il suo braccio santo, di toccare le ferite di tutti coloro che soffrono ancora per aver subito dei tradimenti.
Sono delle cose piacevoli? Sono delle cose terribili, laceranti.
Ma il Signore guarisce chi ha subito il tradimento, ma questa sera vuole anche toccare il cuore di coloro che hanno tradito e che sono stati causa e origine di delusioni, di amarezza, di sconforto, dello spezzarsi di una armonia che prima c'era.
Il Signore vorrà toccare il cuore di coloro che hanno causato queste fratture, perché il Signore vuole la conversione del cuore non il castigo.
Quando il Signore vede un'anima affranta, umiliata, dispiaciuta per quello che ha fatto, il Signore cambia subito posizione da giustizia infinita diventa subito misericordia infinita, e più l'anima riconosce di fronte a Dio la propria fragilità e piccolezza e più Dio si dimostra Padre per quell'anima.
Più l'anima dice: ho peccato contro di te e più Dio dice: ma io ti amo, non stare a pensare a quello che hai fatto, pensa solamente che io amo te, che io voglio bene a te, è vero quello che tu hai fatto è sbagliato ma io ci vado sopra se tu ritorni a me.
Io dimentico tutto quello che hai causato, anzi ti guarisco, ti tolgo la tua amarezza, e vado a guarire il cuore di coloro che tu hai ferito, ma tu torna a me.
Ecco vedete la parabola di Gesù non ci parla di tutto quello che successe dopo, perché lascia aperte tutte le strade, lascia aperte tutte le possibilità.
Fratelli e sorelle approfittiamo di questo tempo di grazia meraviglioso e poiché siamo ancora vicini al tempo in cui tutta la Chiesa ha festeggiato i Santi e il giorno dopo ha commemorato i defunti.
Allora vorrei dire una cosa molto bella: tutti i nostri cari che in questo momento sono in Paradiso sono santi, perché non si entra in Paradiso senza essere santi.
Chissà quanti tra di noi abbiamo dei parenti, degli amici, dei conoscenti, dei famigliari che in questo momento risplendono di una splendida luce, riflettono la gloria di Dio.
Hanno visto la Madonna, hanno visto il volto di Gesù.
Ma ci pensate cosa significa poter mettere i nostri occhi dentro gli occhi di Gesù, vedere lo sguardo di Gesù.
Lui ci sta vedendo in questo istante.
Lui passa in mezzo a noi, Lui scruta i nostri cuori, vuole che noi lo cerchiamo.
Ma un giorno lo vedremo.
I nostri cari, qualcuno avrà il papà, la mamma in questo momento, in questo stesso momento stanno vedendo Dio e stanno cantando a Dio, lo stanno glorificando, lo stanno esaltando.
E pensate che il Signore gli fa sapere ai vostri cari, che sono in Paradiso, che voi siete qui adesso.
A me piace pensare che il Signore dica loro: "Guarda tu sei qui che stai lodando il nome del Signore, ma anche i tuoi parenti in questo momento sono in chiesa e stanno lodando il nome del Signore, quindi c'è unità perfetta, c'è solo un sottile velo che vi separa: quello del tempo. Hanno visto il loro angelo custode.
Noi tutti abbiamo l'angelo custode.
Quindi questa chiesa è piena di noi più tutti i nostri angeli, più tutti gli angeli che il Signore ha inviato perché dove c'è Lui c'è tutta la corte, quindi questo tempio è pieno della gloria del Signore e degli angeli che lo adorano, e quell'angelo è l'angelo che noi non abbiamo visto ma quando i nostri occhi si chiuderanno sulla scena di questo mondo ci prenderà per mano e porterà di fronte allo splendore di Dio, qualcuno potrebbe essere in una situazione in cui sta ricevendo la misericordia di Dio, è già salvo, ma non ne è consapevole.
Gesù è ancora dentro di noi, poiché ti abbiamo ricevuto nel sacramento eucaristico e desideriamo farti spazio nel nostro cuore e nella nostra mente perché siamo venuti come un popolo di ammalati, siamo lebbrosi nello spirito, veniamo a Te perché abbiamo bisogno di Te, Tu sei veramente la nostra luce.
La luce che splende nelle tenebre della nostra vita, noi non vogliamo più che queste tenebre ci opprimano, vero fratelli?
Allora ti apriamo la porta del nostro cuore Signore.
Ti vogliamo invitare ad entrare nei meandri più nascosti della nostra storia, di portare la Tua luce, perché tu questa sera ci guarisca e ci liberi da tutte le ferite che sono venute in noi a causa dei tradimenti, tradimenti che abbiamo subito nelle amicizie, nelle fiducie riposte, nella famiglia, nel matrimonio, nell'ambiente di lavoro, ma anche tradimenti che noi abbiamo causato per la nostra vigliaccheria, per la nostra paura, per il giudizio degli altri. Signore noi ti invochiamo, abbiamo bisogno di Te.
Gesù ha sperimentato la mancanza di lealtà.
Gesù è stato tradito. Gesù conosce quale tipo di sofferenza è il sentirsi traditi.
Ha sentito il tradimento e il rinnegamento da parte di coloro che amava, aveva messo la sua vita nelle loro mani.
Lui si fidava di loro. Persino uno dei suoi preferiti, un discepolo di nome Giuda.
Era stimato da Gesù gli aveva addirittura affidato il fondo cassa della comunità.
Eppure quel Giuda che aveva ricevuto grandi attestati di stima, andò dai sommi sacerdoti.
Perché Giuda aveva un'idea di come doveva essere Gesù, di come doveva fare Gesù, lui voleva che Gesù facesse certe cose, e allora andò dai sommi sacerdoti, dicendo che se io lo metto nell'occasione Lui agirà, dimostrerà la sua potenza, e diventerà il Re di Israele, e noi regneremo con lui.
Dalla separazione. Quando si spezza qualcosa dentro.
Quando non si è più uno, ma si diventa due.
Giuda aveva spezzato l'armonia e non vedeva più le cose come le vedeva Gesù e non sentiva più le cose come le sentiva Gesù.
Giuda non vedeva più Gesù davanti ai suoi occhi, Giuda vedeva una corona, un regno, una potenza.
Gesù vedeva il cuore degli uomini da riempire di amore e Giuda vedeva un trono. Non c'era più l'unità.
Forse stai entrando in questo vortice, forse non c'è più unità in casa tua.
Forse hai perso di vista il centro. Forse le cose sono diventate più importanti della tua casa, più importanti di Gesù.
Ma Gesù questa sera tocca il tuo cuore e ti dice: "Ritorna a me.
Guarda quella persona con gli stessi occhi con cui la guardo io.
Non guardare le cose, le soddisfazioni, i piaceri, la vittoria, non guardare quello.
Guarda al dopo, guarda a me.
Ho squarciato il mio cuore per te, perché ti amo, lasciati guarire dal mio amore"
Apriamo il cuore a nostro Signore, lui ha vissuto in prima persona il tradimento e sa quanto sia lacerante, gli ha prodotto il cuore squarciato.
Dio può ancora salvarci. Pensate che anche attraverso un'esperienza disastrosa come questa il Signore può cambiare totalmente la nostra vita.
Se tu hai tradito, il Signore ti fa entrare nella verità.
Guardala in faccia quella verità e chiama le cose con il suo nome.
Egoismo dove c'è egoismo, peccato dove c'è peccato, grazia dove c'è verità.
Grazie Signore guarisci i nostri cuori feriti per i tradimenti che abbiamo subito e per quelli che abbiamo dato agli altri.
Gesù parla all'anima: "Mio amato apri il cuore a me, io conosco le tue sofferenze, io conosco le ferite sanguinanti del tuo cuore e so come ci si sente quando si è traditi.
Non far finta che tutto vada bene.
Non stare sulla difensiva, apri il tuo cuore lo voglio riempire.
Vieni lascia che io mi prenda cura di te, del tuo cuore ferito, lascia che io ti porti aldilà dei tuoi sentimenti, lascia che io guarisca le tue delusioni, i tuoi sogni infranti, la tua depressione, lasciati guarire da me.
Lascia che io guarisca la tua insonnia, la tua disperazione, entra nella mia verità e io ti dirò chi sei.
Tu sei stato tradito? Tu sei con me sulla croce.
Tu sei il traditore? Sei come il sodato Longino, che quando sentì la sua lancia entrare nel mio cuore, ne fu sconvolto; e morì per me, come martire.
Io non ti abbandonerò, non ti respingerò mai.
Ti attirerò al mio cuore. Sei nel deserto? Sei nella aridità?
Questa sera io parlo a te, non ti lascerò solo nella tua disperazione.
Non ti lascerò solo mentre tu vedi il tuo mondo crollare intorno a te.
Io sono il tuo rifugio. Io sono la tua roccia di salvezza.
Entra per la ferita del mio cuore. Entra nel mio cuore e lasciati guarire da me."