Il Battesimo
23-10-2004
1) Il fonte battesimale e l'acquasantiera
2) Alcuni modi di concepire il sacramento del Battesimo
3) La balaustra intorno al presbiterio
4) Modo di partecipare all'Eucaristia
5) I gesti liturgici se sono fatti solo per tradizionalismo
6) Ti ringraziamo per questo servizio sacerdotale
7) Nell'antichità il luogo del Battesimo era addirittura un luogo a parte
8) Il Battesimo era fatto per immersione
9) Il Battesimo per martirio e il Battesimo di desiderio
10) Il Battesimi erano fatti in quegli anni nel tempo della quaresima
11) Nell'antichità il battesimo veniva considerato come coronamento di un cammino di fede e di conversione
12) Oggi quasi tutti veniamo battezzati senza avere la fede
13) La questione riguardante i padrini e le madrine
14) Il senso del Battesimo è innanzitutto l'incorporazione a Cristo
15) C'è uno sfaldamento di tutti quelli che sono i valori
16) In merito al 9° e al 10° comandamento quale differenza con il 6° e il 7°
Il fonte battesimale trova un suo corrispettivo nell'arredamento delle chiese?
Nell'ingresso delle chiese e si chiama Acquasantiera.
Assomiglia al fonte battesimale? Assomiglia abbastanza.
Ma il fonte battesimale è generalmente molto più curato, perché è il luogo della nascita nuova, e l'acquasantiera dove si trova generalmente? All'ingresso.
Perché? Perché è il segno visibile che ci richiama direttamente al battesimo, cioè entro nell'edificio chiesa che mi richiama il Corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Nel Corpo di Cristo che è la Chiesa come sono entrato io? Mediante il battesimo.
Quindi l'edificio di mattoni mi richiama il mistero della Chiesa, dunque io tutte le volte che entro nell'edificio rinverdisco dentro di me la mia appartenenza a Cristo attraverso il sacramento del battesimo, quindi intingo la destra nell'acquasantiera, non nel fonte battesimale, e poi traccio su di me il segno della croce, che rappresenta i due misteri della fede: unità e trinità di Dio; passione, morte, resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
Per questo nell'arredamento delle chiese vi è sempre un bacile particolarmente curato, che però non è più prezioso del fonte battesimale ma che me lo richiama, in cui viene conservata l'acqua benedetta.
In tutte le chiese c'è, in molte chiese sono vuoti.
Abbiamo qualche cosa da riprendere dall'ultima volta che ci siamo incontrati?
Avevamo affrontato il battesimo ora con voi dobbiamo riprendere i sacramenti.
Avete domande da porre?
Vi ricorderò che ci sono alcuni modi di concepire il sacramento del battesimo.
So che per comodità, purtroppo, alcuni hanno concepito di spostare il Fonte Battesimale vicino al Presbiterio, nel Presbiterio, soprattutto in vista e in funzione delle celebrazioni comunitarie del sacramento del battesimo.
Cosa sono le celebrazioni comunitarie?
Vuol dire che in una unica celebrazione molti bambini vengono battezzati insieme.
Allora per comodità è cominciato l'uso di utilizzare dei fonti battesimali volanti, che poi sono diventate delle bacinelle più o meno belle, ma posticce, non solide, e dunque si sfasa un po' quello che è il simbolo che il rito stesso prevede.
Addirittura, se voi prendete il ritualino del rito del Battesimo, voi vedrete che viene specificato: in un luogo adatto, in un luogo preciso, che può anche essere il classico Battistero che si trova in tutte le chiese antiche.
Vi ricorderò che in epoca paleo-cristiana i battisteri erano dei veri e propri edifici che venivano costruiti al di fuori delle chiese.
In molte chiese è rimasto ancora a Roma ma anche in Germania molte chiese, che furono costruite molti secoli dopo, è rimasto l'uso di dividere l'edificio sacro della chiesa con una cancellata, il famoso Pronao che era il luogo in cui i catecumeni partecipavano alle funzioni religiose senza però partecipare direttamente all'assemblea liturgica, c'era una cancellata che li divideva, da una parte vi erano tutti battezzati che partecipavano a pieno titolo a tutte le celebrazioni liturgiche, dall'altra parte vi erano i catecumeni, i quali assistevano, guardavano, ascoltavano però essendo ancora catecumeni, quindi non ancora battezzati, non potevano partecipare alla pienezza della comunione delle funzioni liturgiche.
Qui ci sono i pareri discordanti di molti liturgisti ma pare addirittura che quella che è considerata la balaustra intorno al Presbiterio, altro non sia che un rimasuglio di questa cancellata che suddivideva i fedeli battezzati da quelli non battezzati.
Naturalmente nel corso dei secoli la balaustra ha avuto un altro significato: cioè il partecipare all'unica mensa di Cristo.
Credo che molti di voi ricorderanno nelle chiese, in molte chiese questo è rimasto ancora, come, specialmente nelle solennità, le balaustre vengono ricoperte con tovaglie ricamate, con pizzi ecc… ecc… perché un tempo, voi lo ricorderete tutti, la Comunione si faceva alla balaustra inginocchiati e la balaustra, nelle grandi feste, era coperta da una tovaglia riccamente adornata perché rappresentava la mensa di Cristo, quindi era come una tavola addobbata.
Per inciso vi dirò che nel documento che il Santo Padre ha promulgato l'anno scorso sul modo di partecipare all'Eucaristia, si dice che ci si può accostare all'Eucaristia anche alla balaustra, anche in ginocchio.
Quindi tutto dipende dagli usi e dai costumi che si sono ingenerati nel corso del tempo, però non è stato abolito questo modo di accostarsi all'Eucaristia.
Anzi è stato caldamente sottolineato che ogni fedele prima di accostarsi alla divina Eucaristia compia un atto di riverenza, ossia o ci si inginocchia prima di ricevere l'Eucaristia oppure si compie un gesto di riverenza con il capo.
Quindi voi come catechisti, come educatori nella fede quindi anche nel retto modo di partecipare alle celebrazioni sappiate indicare alle persone questo atteggiamento di devozione e di rispetto, come pure la necessità di non dimenticare che nel momento della consacrazione, se non si hanno problemi di salute, ci si inginocchia.
Chi ha problemi di salute il Signore lo sa, allora in quel caso farà un gesto di riverenza nel momento in cui il sacerdote fa la riverenza o si inginocchia.
Se uno non ha problemi di salute non è lecito non piegare le ginocchia di fronte al mistero di Cristo poiché sta scritto: "Nel nome di Gesù ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra, sotto terra."
Ora se si inginocchiano i diavoli non vedo perché non possiamo inginocchiarci noi. Giusto?
Se si inginocchia la Madonna non vedo perché non dobbiamo inginocchiarci noi, a meno che siamo migliori della Madonna.
Io sono parroco e vedo come funzionano le cose nelle parrocchie.
Però, attenzione, i gesti liturgici se sono fatti solo per tradizionalismo non servono a niente, ma come educatori voi dovete spiegare il perché ci si comporta in un certo modo come pure l'alzarsi in piedi al Mistero della Fede, ci si alza in piedi, non si sta in ginocchio, anche se i libri liturgici dicono che è permesso; chi lo fa lo faccia, chiaro però che il significato principale è: passione, morte e risurrezione.
Annunziamo la tua morte, proclamiamo la Tua resurrezione.
Proclamare la resurrezione non si fa in ginocchio. Giusto?
Quindi ci sono gli atteggiamenti e nei vostri fogli dovrei avervi dato anche in piedi, seduti, in ginocchio, tutto scritto secondo la celebrazione liturgica.
Ci si inginocchia nel momento clou della discesa dello Spirito Santo, lì sta avvenendo la transustanziazione quindi si è tutti partecipi del mistero che Dio sta compiendo.
Poi si proclama il mistero della fede, che è passione, morte e resurrezione, e il fedele si rende attivo, infatti il sacerdote dice: "Ti ringraziamo per questo servizio sacerdotale" che è sia sacerdozio ministeriale, del ministro ordinato, sia il sacerdozio comune dei fedeli i quali sono chiamati a rendere sacra la realtà che vivono, sacra la famiglia, sacro il lavoro, sacra la socialità, sacro il divertimento, quindi il sacrificio dei fedeli laici, non ordinati, è quello di rendere sacre tutte le attività e gli ambiti in cui essi operano.
Quindi di far diventare la profanità, la mondanità in un luogo ripieno di Dio.
Allora tutto questo è la conseguenza dell'epiclesi cioè la discesa dello Spirito Santo sulle Sacre Specie ma vi ricordo che il sacerdote dando la Comunione a ciascuno dei fedeli che cosa dice? Il Corpo di Cristo.
E che cos'è il Corpo di Cristo? Corpo, sangue, divinità e Chiesa, quindi vuol dire che tu sei anche corpo di Cristo.
Il corpo di Cristo opera ovunque si trovi, opera veramente la presenza di Gesù.
Dunque ritorniamo al nostro famoso battesimo.
Nell'antichità il luogo del battesimo era addirittura un luogo a parte.
Sono famosi alcuni battisteri che sono dei monumenti dell'arte: Pisa, Duomo di Novara che ha un antichissimo battistero proprio di fronte, un battistero paleo-cristiano, mi pare del IV secolo; e così in antiche cattedrali, antiche chiese si trova spesso nelle cripte il luogo del battistero, anzi molte cattedrali sono state costruite sul luogo della prima chiesa che si era costruita intorno al battistero.
Dunque nell'antico battesimo i candidati.
Perché si chiamavano candidati? Perché erano quelli che erano chiamati ad indossare la veste candida.
La veste bianca.
Si radunavano in questo battistero generalmente rotondo e vi era una vasca nella quale scendevano perché il battesimo era fatto per immersione.
Vi erano tre scalini, generalmente anche molto profondi, e il diacono era già nella vasca ad aspettare ciascuno dei futuri cristiani, i quali lasciavano i vestiti all'inizio della discesa, entravano e venivano battezzati in una forma triplice, ossia l'acqua arrivava generalmente fino verso la vita e il diacono senza spingere, perché è un gesto liturgico, accompagnava il battezzando perché si immergesse per tre volte, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in questa acqua, quindi era un po' come essere sepolti nell'acqua, nella morte di Gesù Cristo dalla quale si usciva nella vita nuova.
Quando uscivano c'erano altri due diaconi che li rivestivano con queste tuniche bianche, e se voi andate a Ravenna o in altri luoghi, voi vedrete dei mosaici anche rappresentati questi momenti in cui i nuovi battezzati sedevano, il vescovo era al centro poi c'erano i diaconi e dopo di loro vi erano tutti questi candidati, rivestiti di vesti candide.
Se qualcuno ricordasse il famoso inno Te Deum in latino, si diceva: te martirum canditatus, candida schiera di martiri.
Perché candida schiera? Perché hanno lavato le vesti nel sangue dell'Agnello, richiama l'Apocalisse.
Quindi vi era il battesimo per martirio e il battesimo liturgico chi moriva oppure non moriva ma per il nome di Cristo era automaticamente battezzato.
Il battesimo di desiderio è ancora un'altra cosa: tu magari eri una catecumena, non eri ancora battezzata perché il cammino del catecumenato era un cammino molto lungo, durava molti anni, soprattutto dopo il primo secolo, e intanto scoppiava una persecuzione contro i cristiani, tu non eri battezzata però vieni considerata una cristiana perché gli altri pagani dicono: sono tutti la stessa roba, allora vai nell'Arena la tigre ti ferisce ma non ti uccide, quindi tu sei mezza moribonda ma ti riprendi.
Cosa fanno ti debbono battezzare perché tu sei solo una catecumena?
No, perché tu hai già versato il sangue per il nome di Cristo, quindi questa era già una forma di battesimo per il sangue.
Perché il battesimo esprime la volontà della persona di essere con Cristo, per Cristo e in Cristo una sola cosa e chi versa il sangue per il nome di Cristo esprime in maniera visibile questa partecipazione al mistero di Cristo.
Dunque il candidato usciva, generalmente i battesimi erano fatti in quegli anni nel tempo della quaresima e per quaranta giorni coloro che avrebbero ricevuto il battesimo vivevano con il vescovo, partecipando a tutte le funzioni, purificazioni che erano necessarie, voi capite che i tempi di allora non erano i tempi di adesso e la notte di Pasqua venivano battezzati nel Battistero al di fuori della cattedrale e dopo il rito continuava nella cattedrale.
E dal giorno dopo per tutto il tempo di Pasqua i nuovi battezzati stavano con il vescovo in presbiterio, con le tuniche bianche.
Finito il tempo di Pasqua loro esercitavano le loro funzioni normali come tutti gli altri fedeli però era un tempo in cui loro erano, per così dire, coccolati nella preparazione immediata, la preparazione prossima, la celebrazione del rito è il tempo di Pasqua in cui loro vivevano a stretto contatto con il vescovo e con il clero.
Nell'antichità il battesimo veniva considerato come il coronamento di un cammino di fede e di conversione ossia tu ricevi il battesimo dopo che hai fatto un cammino di fede.
Nella Scrittura si dice coloro che crederanno e saranno battezzati saranno salvi.
E quindi c'era un tempo di preparazione che poteva durare anche degli anni, perché bisognava alimentare il dono della fede, si cresceva nel dono della fede, fino al giorno in cui in quella particolare Quaresima si veniva introdotti con la professione del Padre Nostro, il simbolo ecc… ecc… adesso non stiamo ad analizzare la storia del sacramento, si giungeva poi alla celebrazione del sacramento del battesimo ma oggi non è più così.
Oggi quasi tutti veniamo battezzati senza avere la fede.
Allora che cosa significa? Quando accadeva un tempo che qualcuno veniva battezzato senza aver la fede, anche oggi si dice così "in articulo mortis" cioè in pericolo immediato di morte.
Allora quando al S. Anna un bambino sta per morire e qualcuno vuole il battesimo, viene dato subito il battesimo, perché ogni battezzato in articulo mortis può dare il battesimo, ecco il bambino riceve il battesimo e rimane battezzato se poi non muore e vive ancora dovrà essere riportato in chiesa per completare tutto quello che non è stato fatto: l'unzione con il sacro crisma, l'esorcismo ecc… ecc… tutto quello che fa parte del rito del battesimo, per completare il rito.
Ma noi possiamo dire che nella nostra situazione il battesimo ci viene amministrato ma ci mancano delle cose importanti, ossia tutta quella che è la preparazione prossima che è il cammino di fede, allora non si può scindere il battesimo dal cammino di fede e il pericolo e la difficoltà che noi constatiamo in tutti questi anni che abbiamo migliaia di persone sacramentalizzate però non sono credenti, è vero o no?
Questo è un problema di pastorale che esige la ricerca continua per trovare nuove forme nuove soluzioni per affrontare il problema di una religiosità tradizionale che però nasconde il vuoto della fede.
Non bastano i riti, non basta due gocce d'acqua sul capo di una persona e dire che essa è battezzata perché questa sia un credente e i fatti dimostrano la verità di tutto questo.
Dunque nella celebrazione del battesimo noi non solo siamo impegnati a rendere una creatura figlia di Dio ma a far si che l'esperienza di questa creatura sia quella di essere figli di Dio.
Ogni elemento che fa parte della celebrazione liturgica ci parla di misteri importanti, quindi la prima cosa che noi conosciamo gli elementi, la struttura dell'odierna celebrazione del sacramento del battesimo, perché su ogni elemento di questa celebrazione si basa una possibile comunicazione di realtà di fede.
… La questione varie volte è dibattuta anche nell'ambito della CEI.
Lo diceva anche il nostro vescovo ausiliario, uno dei due, a una riunione che abbiamo avuto per il Clero ad Ivrea, che non manca volta in cui i vescovi della CEI discutano sulla necessità o meno dei padrini e delle madrine.
In ambito protestante hanno fatto che abolirli, sapete perché?
Perché i Protestanti che volevano dei padrini e delle madrine sceglievano sempre dei cattolici.
E quindi i protestanti hanno detto basta.
Nel nostro ambito invece purtroppo la scelta dei padrini e della madrina ha assunto un valore quasi famigliare.
Quindi non vi è proprio più un significato di trasmissione di garanzia, di ortodossia della comunicazione della fede.
Quindi è un problema dibattuto di pastorale e si vedrà, probabilmente sarebbe più opportuno parlare non tanto di padrini e madrine ma di accompagnatori nella fede che non debbano essere necessariamente delle persone della famiglia, quindi il tuo catechista, la tua catechista potrebbe essere il tuo punto di riferimento spirituale nell'aiutarti ad accompagnare tuo figlio, tua figlia nel cammino della fede.
Per quello che riguarda le persone che chiedono il sacramento del Battesimo per i loro figli ma loro stessi sono in una situazione in cui non potrebbero, non faranno e non garantiranno una formazione cristiana, questo è un ambito ancora tutto da studiare, ancora da vedere ma si tratta di pastorale, quindi decisione pratiche da dover affrontare per risolvere dei problemi concreti.
Allora il senso del Battesimo è innanzitutto l'incorporazione a Cristo.
L'incorporazione a Cristo non è solamente un'incorporazione fisica deve essere anche una incorporazione integrale della persona, come quello che abbiamo affermato all'inizio nella cappella e ridetto prima secondo cui abbiamo molti sacramentalizzati che continuano ad essere non credenti.
Allora il cammino battesimale vede sottolineata la sua importanza in molti momenti della vita della Chiesa e credo che sia necessario che noi non perdiamo mai occasione per sottolineare il valore di quello che Dio ha fatto di noi attraverso questo sacramento.
In fondo il sacramento del Battesimo è un sacramento che è offerto e non è imposto a nessuno però chi lo desidera deve sapere che è chiamato a un certo tipo di cammino, a un certo tipo di decisioni che lo vincoleranno per tutto il resto della vita.
Sicuramente nella nostra epoca, nel nostro tempo tutte le persone hanno paura degli impegni che esigano una certa forma di disponibilità lo confermate?
Perché l'individualismo giunge a queste forme esasperate in cui le persone ambiscono, desiderano sopra ogni cosa essere libere.
C'è da farsi molte domande: che cos'è la vera libertà, perché si desidera questa libertà ecc… ma sono ambiti che noi non possiamo affrontare ma sono dei problemi reali.
In primo luogo noi siamo stati in grado di comunicare la vita cristiana come una forma di libertà, oppure la vita cristiana appare anche ai nostri occhi come un'insieme di regole che noi dobbiamo vivere?
Questa è una domanda che io pongo a voi.
Secondo voi la vita cristiana ci appare come una forma di libertà oppure ci appare ancora come un insieme di regole morali, religiose a cui dobbiamo sottostare?
C'era il cardinale Biffi, quando era arcivescovo di Bologna, che spiegava la scelta del celibato per quanto riguarda i sacerdoti cattolici ( sapete che c'è una grande polemica nell'ambito laico diciamo più laicista sulla necessità che i sacerdoti si sposino ) sapete che lui era molto arguto quando parlava la sua lingua tagliava e cuciva e parlando con un suo amico diceva: "Ma senti tu ti sei sposato, vuol dire che hai rinunciato a tutte le donne meno che a una, e io ho rinunciato anche a quella perché ho fatto un altro tipo di scelta."
Allora credo che, probabilmente, la difficoltà dei nostri giorni sia quella di fare delle scelte, una grande indecisione per cui si vuole la botte piena e la moglie ubriaca, oppure le mogli ubriache perché a questo punto bisogna anche vedere se c'è l'intenzione di avere una scelta con le sue conseguenze.
Ci sono le non scelte che sono le scelte dell'anarchia, la libertà intesa come libertinaggio cioè faccio quello che ho voglia, è un'anarchia, è una forma di immaturità.
Però è anche più di una immaturità e quando questa forma di immaturità viene proposta come modello per uno Stato, noi ci rendiamo conto che c'è uno sfaldamento di tutti quelli che sono i valori: lo sfaldamento della famiglia, la dignità della persona, la diversità e la complementarietà dei sessi, la dignità della vita nascente, della vita morente, dunque la persona è diventata semplicemente uno strumento di sfruttamento: tu servi a me, io faccio di te quello che mi pare. Non sei sano? Ti trito.
Sei anziano, sei ammalato? Ti uccido, perché tu mi sei scomodo.
Non mi va una moglie? La cambio, ne prendo un'altra.
Non mi vanno le donne? Vado con gli uomini.
Questo significa l'anarchia assoluta. ( domanda: tritare? ) voi tutti sapete che una delle tecniche dell'aborto è quella di aspirare e di tritare; sono cose terrificanti ma sono cose che accadono.
C'è una videocassetta del Movimento per la vita: "L'urlo" dove è filmato veramente quello che accade durante una di queste cose, voi restate agghiacciati quando vedete quella piccola bocchina che si apre in un urlo che non ha suono perché sta per essere aspirata.
Sono cose filmate, il medico che ha filmato queste cose da acceso abortista è diventato difensore della vita, però queste cose certamente i Radicali non le vogliono sapere e vogliono che nessuno le sappia.
Avete delle domande?
(…a proposito del 9° e 10° comandamento quale differenza con il 6° e il 7°?)
Ecco c'è forse una piccola differenza: nel non desiderare, Dio invita le persone anche a non coltivare l'invidia, cioè a non guardare i doni degli altri senza renderti conto dei tuoi, perché l'invidia nasce da questo: guardi gli altri e non vedi i doni che hai tu.
Nel non rubare invece significa prendere a Dio ciò che è suo e farlo diventare tuo.
Quindi non commettere adulterio significa rubare ciò che non è tuo, quella creatura di cui tu usufruisci come se fossi sposato non è una tua creatura perché non c'è stata nessuna benedizione da parte di Dio che abbia detto: da questo momento tu appartieni a lei e lei appartiene a te, non appartenete a voi stessi, siete un dono reciproco.
Allora da quel momento non è più furto ma da prima di quel momento è furto, ed è furto non solo nei confronti della persona ma soprattutto nei confronti di Dio il quale ha versato il Suo sangue e a Lui apparteniamo a causa del sangue che ha versato.
Quindi la condanna da parte della Chiesa dei rapporti prematrimoniali non è perché la Chiesa è bacchettona, non capisce niente di come funzionano le cose in questo tempo, perché credete che nel 1800 le cose non funzionassero nello stesso modo?
Solo che non se ne parlava, adesso la pubblicità ha amplificato il fenomeno e lo ha divulgato molto di più ma le cose che accadono oggi accadevano anche 500 anni fa, però 500 anni fa tutti sapevano che questo era furto adesso viene detto a tutti che questo è un diritto, che è tutta un'altra cosa.
Allora il furto nei confronti di chi?
Nei confronti della persona, si anche ma soprattutto nei confronti di Dio perché noi non ci apparteniamo.
Poiché siamo battezzati siamo redenti e apparteniamo a Gesù Cristo che ha versato il suo sangue per noi.
Però voi vi rendete conto che quando si dovesse spiegare il sesto comandamento, quindi l'adulterio e tutto ciò che comporta l'ambito della sessualità, io vi chiedo: avete mai sentito parlare che questo abbia un riferimento diretto a un furto fatto a Dio?
Perché questo è un furto fatto a Dio, quella creatura non ti appartiene tu ne usufruisci di quella persona come se fosse tua, ma non ti è stata donata, perché non siete marito e moglie, quindi se non siete marito e moglie tu non gli appartieni, lei non ti appartiene, state facendo un gioco con le cose degli altri è come se tu andassi a prendere le chiavi della macchina del tuo vicino e andassi sulla macchina del tuo vicino perché ti piace quella macchina lì, ma tu hai la tua, pensa alla tua macchina, allora quando tu rubi le chiavi dell'auto del tuo vicino è chiaro a tutti , ma quando tu rubi una persona solo perché l'hai rubata a Dio non è più chiaro?
Il senso del sesto comandamento è quello amici cari, anche nei confronti di se stessi perché noi apparteniamo a Dio e quindi non abbiamo il diritto.
( domanda: indipendentemente dall'aspetto sessuale… )
Di altra persona che non ti sia data da Dio, certo.
Questo naturalmente lo strumentalizzazione di un'altra persona sotto tutti gli ambiti, chiaro.
Condizionare le menti delle persone va contro il 9° comandamento.
Far desiderare alle persone quello che vuoi tu, creare delle leggi inique per svilire la dignità della persona va contro al 9° comandamento, anche.