Opera dei "Piccoli rosarianti" di S. Massimo

B10-A4

( Relazione d'un Socio Effettivo ).

Fino a tutto il 1917

Continuando l'Opera del Rosario vivente tra i fanciulli della Parrocchia di S. Massimo, si cercò di darle la forma d'una vera organizzazione per potere più facilmente arrivar ai fini prestabiliti, cioè alla S. Comunione mensile e alla recita quotidiana della diecina di corona.

Si diressero i migliori elementi a diventar col tempo i più assidui cooperatori nell'Opera tanto gradita alla Vergine SS. e incoraggiata dal regnante Pontefice coll'autografo, qui trascritto, mandato al Superiore dei Rosarianti l'11 ottobre 1917: « Benediciamo di cuore i " Piccoli Cavalieri di Maria SS. del S. Rosario " augurando di crescere in numero e più ancora nella Pietà » Benedetto XV.

Per riuscire a sviluppare un'Opera così bella si scelsero i seguenti mezzi:

a ) Regolare consegua delle immagini dei Misteri ed esatta registrazione delle presenze alle funzioni mensili.

b ) Riunioni trimestrali e straordinarie degli Zelatori per attuare le iniziative dei medesimi e procurare il miglioramento della sezione.

c ) Relazioni frequenti con la Direzione centrale per tutte le modificazioni di maggior importanza per l'Associazione.

d ) Compimento dei drappelli quindicina e miglioramento di quelli difettosi specialmente per parte dei singoli Rosarianti.

e ) Aiuti e incoraggiamenti, anche materiali, ai Piccoli Ascritti per riuscire ad affezionarli all'Associazione.

I risultati corrisposero al lavoro, benedetto da Dio; si ebbero 13 quindicine con un totale di 195 Rosarianti, ai quali si distribuirono nel corso dell'anno 2340 immagini-misteri.

Stando allo spirito del Regolamento, ogni Piccolo Rosariante deve recitare una diecina di corona tutti i giorni ( pratica che si raccomanda sia in privato sia in pubblico ); perciò ognuno dei 13 drappelli recita il Rosario intero di 15 misteri, onde si ha un complesso di 15 Rosari interi al giorno e quindi 4.735 Rosari nel corso dell'anno: totale che, anche non raggiunto esattamente, rappresenta sempre un bene reale fatto dalla Sezione di San Massimo.

Nell'anno 1917 si tennero le regolari funzioni la terza domenica d'ogni mese, più alcune straordinarie ( Appello del S. Padre ai bambini d'Italia, quello di S. Em. il ns. Cardinale, festa dei Ss. Pietro e Paolo, festa della Madonna del Rosario ), nelle quali i Piccoli Rosarianti raggiunsero una media mensile di 93 presenze con un totale di 1109 nell'anno.

Il numero può considerarsi sodisfacente, se si tiene conto che nelle vicinanze, di S. Massimo ci sono oratorii è diversi istituti di educazione che trattengono molti giovani nei loro locali.

Il giorno 10 giugno si prese parte in corpo al solenne giubileo Sacerdotale del Molto Rev. P. Bianchi, Promotore e Superiore Generale di tutti i Piccoli Rosarianti.

Le feste giubilari si svolsero nell'artistica chiesa di S. Domenico in Torino.

Là, ricevuto il Pane dei forti, i piccoli cavalieri di Maria SS. ringraziarono Iddio di aver dato loro a guida un cosi degno Ministro e lo pregarono, perché facesse scendere sopra di lui le più elette benedizioni.

Uno dei primi ascritti alla Sezione di S. Massimo espresse a nome dei Rosarianti e di tutta la Sezione sentimenti di filiale devozione all'amato Superiore, il quale ebbe la bontà d'inviarci, di poi, un suo prezioso scritto in cui caldamente ringraziava.

Nella triste circostanza in cui un uomo, esaltato quale grande poeta, osò insultare il più augusto mistero della nostra santa Religione, la Sezione di S. Massimo promosse una solenne ora di adorazione riparatrice.

All'appello accorsero con pietà e fervore i nostri Piccoli Rosarianti, dimostrando che dal Cuore Immacolato di Maria avevano imparato ad amare Gesù, al quale offrirono il loro cuore innocente come vittima riparatrice.

Il giorno 8 luglio ebbe luogo una ben riuscita gita al colle di Superga.

Lassù, nel Santuario della vittoria e della liberazione di Torino, si cantò l'inno dei Rosarianti e altri di circostanza: dopo la visita al sepolcreto reale, ci recammo nelle vicinanze della Basilica a una modesta refezione, trascorrendo dipoi indimenticabili ore liete.

La giornata splendida e le innocenti note infantili concorsero a rendere più simpatica la festa.

Verso sera si fece ritorno a Torino, ringraziando il Signore.

Un importante lavoro è quello ultimamente intrapreso per la formazione degli Zelatori, della Sezione.

A tale scopo fu compilato un regolamentino apposta approvato dal Superiore dei Rosarianti.

In questo piccolo regolamento, dopo esposto lo scopo degli Aspiranti Zelatori, si propone, in pochi articoli, la vita cristiana più fervente e, in ultimo, s'impegnano a ascriversi come Soci Aspiranti alla pia unione dei SS. Crocifisso.

Ciò che più importa per ora, come disse il Direttore Generale, è il buon esempio che questi Aspiranti devono sempre dare ai più piccoli in ogni manifestazione religiosa.

Benedica la Regina del S. Rosario quest'Opera; benedica il Promotore, il nostro amatissimo Parroco, gli Zelatori, le Zelatrici e in special modo le anime dei Piccoli Rosarianti, affinché crescano, secondo le parole del Sommo Pontefice, in numero e più ancora nella pietà.