S. Alfonso Maria de Liquori e il Crocifisso

B21-A5

Togliamo dal bel libro ascetico del caro Dottore della Chiesa, S. Alfonso, La via della Salute, alcune pagine riguardanti il Crocifisso.

« Agonizzante che parla col Crocifisso ».

Gesù mio Redentore, che tra pochi momenti mi avete ad essere giudice, abbiate pietà di me prima che arrivi il punto di giudicarmi.

No, che non mi spaventano i miei peccati, e il rigore del vostro giudizio, mentre vi miro morto su questa croce per salvarmi.

Frattanto non lasciate di confortarmi nelle angustie in cui mi trovo: i nemici vogliono spaventarmi con dirmi, che non vi è salute per me.

Ma io non voglio lasciar mai di confidare nella vostra bontà, dicendo: Tu però, o Signore, tu sei mio scudo, mia gloria.

Su, consolatemi voi, fatemi sentire che siete la mia salute.

Deh ! non siano perduti per me tanti dolori, tante ignominie da voi sofferte e tanto sangue sparso.

Specialmente vi prego, per quell'amarezza, che subiste quando l'anima vostra benedetta si separò dal vostro sacrosanto corpo, onde abbiate misericordia dell'anima mia, quando ella dal corpo uscirà.

È vero ch'io coi miei peccati tante volte vi ho disprezzato, ma ora vi amo sopra ogni cosa, v'amo più di me stesso; e mi pento con tutto il cuore di tutti i disgusti che vi ho dati, li detesto e li odio più d'ogni male; vedo che per le offese che vi ho fatte meriterei mille inferni; ma la morte amara che per me avete voluto patire e le tante misericordie che m'avete usate mi fanno certamente sperare che, nel comparirvi innanzi, mi darete il santo bacio di pace.

Tutto confidato nella vostra bontà, mio Dio, io mi abbandono sulle vostre braccia amorose.

Io, per le offese che vi ho fatte, tante volte mi sono meritato l'inferno, ma spero nel sangue vostro che già mi abbiate perdonato; e spero venire in cielo a lodare per sempre le vostre misericordie.

Io volentieri accetto tutte le pene che mi destinate in purgatorio; è giusto che il fuoco punisca in me tutte le ingiurie che vi ho fatte.

O carcere santo, quando mi troverò chiuso in te, sicuro di non potere più perdere il mio Dio?

Oh santo fuoco! quando mi purgherai di tante mie sozzure, e mi renderai degno di entrare nella patria dei beati?

O Padre eterno, per merito della morte di Gesù Cristo, fatemi morire in grazia vostra e nel vostro amore, acciocché venga ad amarvi in eterno.

Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte in vita e specialmente della grazia grande di darmi la santa fede, e di avermi fatto ricevere in questi ultimi giorni della, mia vita tutti i santi Sacramenti.

Voi volete la mia morte, e io voglio morire per darvi gusto.

È poco, Gesù mio Salvatore, che io muoia per voi, che siete morto per me.

Contento vi dico con S. Francesco: Morrò, o Signore, per amor del tuo amore, che per amor del mio amore degnasti morire.

Accetto con pace la morte e le pene che mi toccheranno soffrire; sino a che spirerò; datemi aiuto a soffrire con perfetta uniformità al vostro volere.

Io tutte ve le offerisco a gloria vostra, unendole alle pene che voi patiste nella vostra passione.

Eterno Padre, io vi sacrifico la mia vita e tutto me stesso; vi prego ad accettare, questo mio sacrificio per i meriti del gran sacrificio che Gesù, vostro Figlio, vi fece di se stesso sulla croce.

O Madre di Dio e Madre mia, Maria, voi mi avete ottenute in vita tante grazie da Dio, ve ne ringrazio con tutto l'affetto; deh! non mi abbandonate in questo tempo della mia morte, in cui ho maggior bisogno delle vostre preghiere.

Pregate Gesù per me, accrescete le preghiere, e ottenetemi più dolore dei peccati e più amore a Dio, acciocché venga in vostra compagnia ad amarlo per sempre, e con tutte le mie forze, in cielo.

In te, o Signore, ho sperato, non andrò confuso in eterno.

Maria, speranza mia, in voi confido.