Relazione decennale dell'Unione del SS. Crocifisso

B28-A2

1924

Eccellenza Rev.ma, Signore, Signori,

La nostra Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, alla distanza di un anno ci ha nuovamente chiamati a raccolta, perché insieme vediamo quale sia il cammino fatto, quali le opere compiute e i rinnovati propositi per l'avvenire.

Prima però d'iniziare questa relazione, è doveroso ricordare che l'ultima nostra Assemblea era presieduta dal compianto Cardinale Agostino Richelmy, chiamato poco tempo dopo dal Signore alla eterna ricompensa.

A Lui che tanto prediligeva la nostra Unione, il memore e riverente nostro pensiero.

Al nostro nuovo Arcivescovo, mandato dal Vicario di Gesù Cristo a reggere la Chiesa di S. Massimo e che onora oggi la nostra Unione con l'ambita sua presenza, i nostri più umili e filiali omaggi.

Grazie, o padre amato, dell'alto onore che concedete in questo momento all'Unione del SS. Crocifisso Io vi manifesto i sentimenti di riconoscenza dei soci, delle zelatrici e degli zelatori, delle ascritte e degli ascritti qui presenti.

E Vi ringrazio pure, Eccellenza, a nome di quanti appartengono alla pia Unione e che, sparsi in ogni parte d'Italia e fuori, non hanno potuto intervenire oggi ma sono qui col loro cuore.

Accettate l'omaggio che Vi rendiamo, che vuole significare la nostra gioia, la nostra sudditanza, il nostro filiale e devoto affetto a Voi che rappresentare il Vicario di Gesù Cristo, il Sommo Pontefice e in nome di Lui parlate.

Noi oggi, Eccellenza Rev.ma, intendiamo esporre il lavoro compiuto in quest'ultimo anno dall'Unione del SS. Crocifisso, e dare insieme un rapido sguardo alla sua azione dalla fondazione a oggi, che ha appunto compiuto il primo decennio di vita.

Infatti il 14 marzo 1914 alcuni giovani, chiamati da un Fratello delle Scuole Cristiane,1 decisero all'unanimità di tradurre in pratica la proposta che veniva loro fatta: Quella di fondare l'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Fu quello l'inizio della nostra Associazione.

Inizio molto modesto, come è, del resto, di tutte le opere buone che nascono per volere di Dio e non degli uomini e che debbono perciò apparire solo ai suoi occhi.

Il giorno 19 dello stesso mese il venerato Arcivescovo Card. Richelmy, d'indimenticabile memoria, erigeva canonicamente l'Unione e il 27 i primi 20 soci dichiaravano solennemente dinanzi al SS. Sacramento d'accettarne il regolamento.

Sono passati da allora, come si vede, già dieci anni di lavoro intenso è anche proficuo.

Prima però di parlare delle opere compiute, è doveroso elevare il nostro pensiero a coloro che, avendo appartenuto alla nostra Unione, sono già stati chiamati al godimento della felicità soprannaturale, frutto delle loro buone opere che furono per noi di esempio e di edificazione.

Primo fra tutti dobbiamo ricordare il vero campione del SS. Crocifisso: Fra Leopoldo Maria dei Minori volato al cielo il 27 gennaio 1922.

Non è possibile, in questa circostanza, rievocare la figura, le doti e le virtù di quell'umile figlio di S. Francesco la cui memoria è sempre scolpita nel cuore e nella mente di tutti.

Dirò soltanto che l'Unione del SS. Crocifisso e la pratica della Devozione sono state ispirate e volute da Lui, come pure per suo consiglio è sorto - sotto gli auspici di un benemerito Comitato - l'Istituto Arti e Mestieri diretto dai Fratelli delle S. C.

Vorrei avere il tempo necessario per ricordare la figura e le grandi virtù cristiane del nostro Leopoldo che ci fu maestro, guida e compagno; che ci chiamò sotto la bandiera del Crocifisso a operare e a pregare; che c'insegnò la diritta via del bene, che ci fece vivere momenti di Paradiso; che ci dimostrò come si possono compiere anche grandi opere nell'umiltà e nell'orazione, e che ci lasciò un retaggio a cui per quanto indegni, non vogliamo venir meno.

Il più bell'elogio di quella santa anima apostolica lo possiamo fare, servendoci, come già fece un nostro ottimo zelatore, delle parole della Scrittura: « Caro a Dio ed agli uomini, la sua memoria è in benedizione ».

E come non ricordare qui l'amico intimo di fra Leopoldo, il propagatore zelante della divozione a Gesù Crocifisso, il benefattore della Scuola d'Arti e Mestieri, il compianto Ingegnere Comm. Rodono Sella, che tanto amava la nostra Unione?

Santamente spirato, come santamente era vissuto, l'ing. Sella è un nuovo nostro intercessore presso Dio.

Ricorderemo inoltre i soci Bossù Mario, Brignolo Luigi, Toselli Bruno, Tiralongo Concetto, Gherra Cesare, Ardissone Edoardo, Cotti Galliano Anselmo.

A questi nostri consoci, che per volere divino ci hanno lasciati, noi preghiamo il riposo eterno.

Passando quindi alla storia della nostra Unione, dividerò questa relazione in tre parti principali: Opere di santificazione e perfezionamento dei soci; opere di apostolato diverse; diffusione della divozione al SS. Crocifisso.


1 Il quale, non fa bisogno dirlo, non attuava che l'ispirazione di fra Leopoldo Maria. ( Nota della direzione del Bollettino )