Nella nostra Sede Principale

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Relazione dell'anno 1929, letta alla presenza di Mons. L. Benna, Vic. Capitolare di Torino.

Signori, quindici anni fa, quando eravamo all'inizio della nostra cara Associazione, il tempo ci pareva lungo.

Oggi invece, che possiamo ammirare con riconoscenza il graduale e sensibile sviluppo dell'Opera di Gesù Crocifisso, siamo incalzati dalla velocità del tempo.

L'anno 1929 se sarà memorabile per i fausti avvenimenti che rallegrarono la S. Chiesa, l'Italia nostra e il mondo intero, non è certamente trascorso invano per l'Unione del SS. Crocifisso, che, seguendo il suo cammino ascensionale, ha assicurato le sue posizioni, e preparato nuovi e fecondi campi di bene.

Prima di iniziare questa relazione dell'opera nostra, sentiamo il bisogno di aprire una pagina assai bella e consolante, quella che, ricordandoci i nostri cari trapassati, ce li mostra nella gloria del Paradiso da essi conquistato.

Prima fra tutti, per affetto e gerarchica dignità, ci si presenta la patema e dolce figura di Sua Eminenza il Cardinal Giuseppe Gamba, nostro veneratissimo Arcivescovo.

La vita dell'Eminentissimo Presule che « pertransiit benefaciendo » lasciò anche nella nostra piccola opera l'impronta luminosa del sacerdotale e pastorale suo zelo e della sua santità.

Noi fummo i suoi Catechisti, e, per quanto indegni, ammessi alle sue più intime confidenze.

« Va bene, ci disse un giorno, va bene; si vede proprio che Gesù vuol formarvi Lui, fatevi sempre più buoni ».

Ci benedisse e furono per noi le sue ultime parole.

Ma altri lutti, o meglio altri felici transiti si annoverarono nell'Unione in quell'anno.

L'ottimo zelatore Sig. Marocco Giuseppe, che fin dall'inizio sposò la nostra causa e che tutto si dedicò allo sviluppo della Scuola Arti e Mestieri, perché la sapeva e la credeva sorta dal Cuore Sacratissimo di Gesù Crocifisso, anche Lui è scomparso.

Amorevolmente assistito da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Pinardi e dalla sua famiglia, non ebbe durante la sua breve malattia che infuocati accenti di amore per Iddio, di predilezione per la Scuola che fu la vita dei suoi ultimi anni.

Un altro zelatore ricordiamo ancora, Antonio Cocchiarella di Benevento, che, dopo un'esistenza tutta data ad amare il suo Crocifisso e la sua casa, si spense in armonia perfetta ai voleri di Dio.

E tu, o piccolo fiore dell'Unione nostra, Secondo Bosio, Aspirante Catechista di Poirino, quanti santi e profondi insegnamenti ci lasciasti nel breve volgere della tua malattia e della tua santa morte!

E lo colse la Vergine benedetta, nel giorno sacro al suo Immacolato Concepimento, proprio come Madre che si rapisce il figlio prima che il mondo ne offuschi l'anima bella.

Ricorderemo ora il lavoro svolto dall'Unione nell'anno 1929 che, in sintesi, possiamo enunciare nei tre punti programmatici di spirito di pietà, di spirito di riparazione e di spirito di zelo.

Spirito di Pietà

Diremo per primo della pietà e diremo poco, perché, quanto più le cose sono belle, tanto più difficile riesce esporle.

Passiamo rapidamente in rassegna i mezzi fornitici per vivere una vita di vera pietà.

Senza parlare di un regolamento che ci indica ora per ora le pratiche più adatte alla nostra condizione, e che ci addestra a mirare nella SS. Eucaristia, come a faro luminoso della nostra vita e a centro dei nostri più santi e infuocati affetti, ricorderemo gli Esercizi comuni, che più si adattano a una rassegna della attività sociale.

Noi troviamo per primi gli Esercizi Spirituali annuali e i ritiri mensili.

Gli Esercizi Spirituali di sette giorni li passammo nella ospitale Casa della Pace di Chieri, dove il Rev. Sig. Gavotti trasfuse in tutti i 18 esercitandi i più santi propositi di pratica religiosa.

I ritiri mensili, con una media di 25 frequentanti, sono come le piccole oasi che il Catechista del SS. Crocifisso trova nel deserto della vita, i richiami che presentano la facile occasione di dissetarsi con la preghiera e colla riflessione all'unica sorgente di luce, di forza e di vita vera.

L'esperienza di questi quindici anni sta a dimostrare il valore degli esercizi spirituali annuali e dei ritiri: perché soltanto chi li frequentò con amore e con impegno, imparò ad apprezzare l'Associazione e per essa a perseverare nell'amore a Gesù Crocifisso.

Ed eccoci alle adunanze periodiche serali di preghiera e di studio, principalmente a quella generale del sabato, dove i trenta e più frequentanti, dopo la consueta recita della Divozione gustano nella spiegazione dell'Epistola e del Vangelo le parole di Gesù nostro Maestro e nostro Modello.

Un'altra adunanza, settimanale che riveste il carattere formativo è quella del martedì sera, dove preso lo spunto dai fervorosi scritti di Fra Leopoldo Musso, ispiratore dell'Unione, ci addentriamo nella intima comprensione della nostra Regola che ci deve portare alla più alta perfezione evangelica.

Ma se questi mezzi di santificazione sono indicati a tutti i Catechisti nelle adunanze comuni, già fin dall'anno 1927 si iniziò un vero e proprio noviziato domenicale di Catechisti, in cui, nell'anno scorso, cinque giovani trovarono ogni settimana un loro Confratello più anziano che li esperimentò nello spirito della nascente opera e li temprò a una più intensa vita interiore.

L'orario festivo per questi giovani, che furono assidui per due anni continui, va dalle sette del mattino alle sei della sera, alternando agli esercizi di pietà e di studio quelli di sollievo fisico, quali i giuochi e gli esercizi ginnastici.

Se si tiene conto del programma proposto a giovani quasi tutti sui vent'anni, alla libertà con cui si è lasciata loro la scelta e alla costanza dimostrata da essi, fra cui alcuni in due anni non ebbero neanche un'assenza, possiamo registrare con sicurezza un trionfo della grazia operato da Gesù Crocifisso in quelle anime.

Quello poi che più ci consola è il vedere che oggi un altro gruppo di Novizi si ripromette la sua formazione sulla stessa strada è coi medesimi mezzi.

Proporzionalmente poi all'età, l'Unione curò i piccoli Aspiranti ancora alunni delle Scuole Cristiane e dei Catechisti, che frequentarono le adunanze domenicali e specialmente i loro ritiri mensili ridotti.

Il quadro numerico dei Membri della Sede Principale, essendo aumentato di nuovi consacrati nell'anno 1929, è il seguente:

Catechisti effettivi N. 13

Catechisti anziani N. 19

Aspiranti ammissibili N. 9

Aspiranti N. 30

È bene però che a questo nucleo della Sede principale, noi aggiungiamo l'elenco dei Catechisti di altre Sezioni che s'ispirano allo stesso programma e seguono gli stessi mezzi:

Sez. del ColI. S. Giuseppe N. 20 Aspiranti

Sez. della Scuola La Salle N. 18 Aspiranti

Sez. di Poirino N. 18 Aspiranti

Sez. di Altessano N. 6 Aspiranti

Sez. di Genova N. 32 Aspiranti

Sez. di Tripoli N. 20 Aspiranti

Sez. di Bengasi N. 18 Aspiranti

Per lo più le suddette Sezioni sono dirette dai Fratelli delle S. C. e alcune dagli stessi Catechisti Effettivi, essendo sorte all'ombra delle loro opere Parrocchiali; ma: tutte hanno lo stesso regolamento e devono esplicare le loro attività secondo l'esempio della Sede Principale di Torino.

Spirito di Riparazione

Lo stesso nome « Unione del SS. Crocifisso » parla di riparazione, anzi dobbiamo dire che, avendo l'Unione avuto per causa prima della sua esistenza la Divozione a Gesù Crocifisso, per vivere ha bisogno di riparare e per riparare di vivere.

Nell'odierna indifferenza in cui agonizza la società moderna paganeggiante, è necessario un richiamo potente alla vera pietà, che riporti l'umanità alle sorgenti genuine del Cristianesimo, quali sono predicate dalla Chiesa di Gesù Cristo.

Questo potente richiamo lo troviamo nella divozione a Gesù Crocifisso, che, nata col Cristianesimo, ha in se i principi fondamentali della vita cristiana.

Ecco perché il Signore nel 1906 suscitò Fra Leopoldo Musso dei Minori, affinché lo aiutasse nella riconquista delle anime colla devozione a Gesù Crocifisso, per diffondere la quale Gesù stesso ordinò al venerato e umile cuoco di S. Tommaso di affidarne la propaganda ai Fratelli delle Scuole Cristiane, i quali, seguendo quelle direttive, nel 1914 fondarono l'Unione nostra col precipuo scopo ch'essa fosse focalare d'amore a Gesù Crocifisso.

E poiché l'eloquenza delle cifre dimostra, più che la vanità delle parole, lo sviluppo dell'opera del Crocifisso, diremo che nell'anno 1929 si stamparono 105.800 foglietti della divozione, raggiungendo così la cifra di 3.270.480 foglietti sparsi in tutto il mondo, in dodici lingue ( latina, italiana, spagnola, portoghese, francese, tedesca, ungherese, inglese, rumena, polacca, greca e araba ).

Questa divina semenza è un principio, e soltanto Iddio conosce il limite posto a questa pianta gigantesca, che dovrà stendere i suoi rami in tutto il mondo.

Noi fortunati che fummo chiamati a questa missione, Voi specialmente, Zelatori nostri, a tradurla in pratica con la costanza e virtù dei santi, sostenute dalla grazia e onnipotenza del Signore.

E prima consacriamo con spirito di umile riparazione i nostri cuori a Gesù Crocifisso, e poi attiriamo le anime alle piaghe del nostro Salvatore.

A questo scopo l'Unione organizzò nel 1929 le prime giornate in onore del SS. Crocifisso, e precisamente nelle chiese di S. Cristina e San Carlo.

Nelle stesse oltre a distribuire a tutti i fedeli la Divozione, che si recitò in pubblico, i fedeli furono infervoratì dai RR. Predicatori a seguire la pia pratica e farsene zelatori.

Così l'Unione iniziò l'accensione di quel fuoco di amore a Gesù Crocifisso, che passando da chiesa a chiesa in tutte le Parrocchie e Rettorie della città porterà molte anime a Gesù Crocifisso.

Altre funzioni riparatrici l'Unione predispone per i Catechisti colla pratica del 1° Venerdì di ogni mese, col pellegrinaggio mensile al Santuario della Consolata e con quello annuale di S. Pancrazio.

Tutti frequentati da buon numero di partecipanti, i quali provarono i salutari effetti della preghiera umile e riparatrice.

Questa offerta continua di preghiere, unite a quelle pratiche individuali di pietà che ogni Catechista è tenuto per Regola a compiere e a quelle dei 25.000 e più Zelatori e Ascritti che ogni giorno recitano la Divozione, sarà incenso di gradito profumo al trono di Dio che, riguardando propizio alla povera umanità, le concederà il suo abbraccio di perdono e di pace.

Infine, quale coronamento a questo secondo punto della nostra relazione, notifichiamo che, per sempre maggiormente favorire lo sviluppo di questo spirito di riparazione e di amore a Gesù Crocifisso, si iniziarono le adunanze mensili degli Zelatori e delle Zelatrici, e quelli che volessero parteciparvi, non avrebbero che a manifestare il pio loro desiderio.

Spirito di Zelo

« Venni a portare il fuoco sulla terra e che voglio io se non che vi si accenda? » ( Lc 12,49 ).

Così parlò Gesù a tutti, ma specialmente così parla ai Suoi Catechisti, ed è perciò che, dopo accurata formazione spirituale e dottrinale, nell'anno 1929 conseguirono il diploma di abilitazione: all'insegnamento del Catechismo, otto giovani dell'Unione.

Nell'anno 1929 troviamo i Catechisti nelle Parrocchie della. SS. Annunziata, di S. Francesco da Paola, N. S. delle Grazie, S. Giulia, Patrocinio di S. Giuseppe, di N. S. della Pace, di Altessano, di Poirino, con un complessivo numero di 400 ragazzi istruiti nel catechismo, sotto la diretta dipendenza dei RR. Parroci.

Ma anche altre opere di maggior importanza si continuarono nell'anno 1929, cioè l'aiuto prestato ai benemeriti Fratelli delle Scuole Cristiane nella loro Scuola Serale e l'apostolato nella scuola professionale di Poirino e di N. S. della Pace in Torino.

Mentre solo di passaggio diremo che ogni sera i Catechisti si dedicarono a insegnare il Catechismo ai 220 giovani dai 15 ai 20 anni della detta Scuola Serale, riuscendo felicemente a portarli alla gara catechistica svoltasi fra le classi di pari grado professionale e commerciale, ci soffermeremo di più e meglio sul lavoro compiuto nella Parrocchia di Poirino e in quella di N. S. della Pace.